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Anche bambini nell’inferno di Guantanamo

Publie le venerdì 11 luglio 2003 par Open-Publishing

Ecco parte della lettera che spediremo a breve al pres. Bush:

AI è entrata in possesso di notizie secondo cui, tra gli oltre 600 detenuti
della base navale di Guantanamo Bay, si troverebbero anche alcuni minorenni,
di età compresa tra i 13 e i 15 anni, individuati dalle autorità
responsabili di Guantanamo.
Essi sarebbero stati trasferiti dalla base aerea di Bagram, in Afghanistan,
nel corso di quest’anno. E’ certo che un minorenne di 16 anni di
cittadinanza canadese, Omar Khadr, è stato trasferito alla fine del 2002
dall’Afghanistan a Guantanamo Bay. Siamo sconcertati per il fatto che lo
stesso governo del Canada abbia dovuto attendere sei mesi prima di poterlo
incontrare. Come agli altri detenuti, a Omar Khadr non è consentito di
ricevere assistenza legale o di vedere i propri familiari. ...

Ci disgusta inoltre sapere che i bambini detenuti sarebbero sottoposti a
interrogatori senza poter beneficiare di una rappresentanza legale, in pieno
dispregio degli articoli 39 e 40 della Convenzione dei diritti
dell’infanzia.
Gli Stati Uniti d’America hanno sottoscritto la Convenzione sui diritti dell
’infanzia nel 1995, obbligandosi in questo modo, sulla base del diritto
internazionale, a non porre in essere alcuna azione che contrasti l’oggetto
e lo scopo del trattato nel periodo che precede la decisione di ratificarlo.
Trasferire dei bambini alla base navale di Guantanamo Bay e tenerli in stato
di detenzione prolungata, a tempo indeterminato e senza processo, senza
poter adire una corte o avere qualcuno che li rappresenti, costituisce
un’enorme violazione del diritto internazionale e un oltraggio alla dignità
umana. ...

Amnesty International continua a nutrire preoccupazione per tutti i detenuti
di Guantanamo, detenuti senza poter avere accesso a un tribunale, a un
avvocato e ai familiari. Alcuni si trovano da oltre un anno in una sorta di
limbo legale, non sapendo se e quando verranno incriminati, processati o
rilasciati.
Siamo dispiaciuti per l’approccio selettivo del governo USA alle
Convenzioni di Ginevra e per il fatto che nessuno dei detenuti di Guantanamo
sia stato provvisoriamente considerato come "prigioniero di guerra" in
attesa di una decisione da parte di un competente tribunale, prevista nei
casi in cui tale status sia oggetto di contestazione. ...

Il che non basterebbe ancora per poter fare dei prigionieri ciò che si
vuole, visto che una recente delibera di un organo delle Nazioni Unite
stabilisce che pure il "non prigioniero di guerra" ha diritto ad un processo
veloce e giusto e a vedere riesaminata in tempi brevi la sua posizione.

...il governo USA ha respinto la decima richiesta di AI di visitare i campi
di reclusione di Guantanamo Bay...

Ci riproviamo.

Riccardo - Gruppo Amnesty Empoli