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Arriva Genuino Clandestino, basta consumare: meglio l’agricoltura sostenibile
par Nando
Publie le venerdì 25 maggio 2012 par Nando - Open-PublishingArriva Genuino Clandestino, basta consumare: meglio l’agricoltura sostenibile e autoprodotta
Basta con l’industrializzazione della produzione agricola. E via libera all’agricoltura finalizzata alla sostenibilità ambientale e all’autoproduzione sul territorio.
Il progetto della rete "Genuino Clandestino" arriva nella città della Disfida grazie al suo presidio barlettano rappresentato dalla "Giovane Compagnia Meridionale".
Lo studio e lo sviluppo del concetto di “rete sociale” sta cambiando il mondo. Basti pensare al successo planetario riscosso da quelle nate on line: Facebook e Twitter, e poi Google e You Tube, giusto per fare qualche nome.
Ma c’è chi invece il mondo lo vuole cambiare. Sfruttando proprio le potenzialità della “rete sociale”. Ma non nel mondo virtuale e digitale che viaggia sui bit, bensì in quello analogico costituito da elementi come l’aria, l’acqua e la terra. Con l’obiettivo di aggregare persone che condividano interessi quali la salvaguardia dell’ambiente e la riscoperta di legami sociali fondati sul rispetto, sul lavoro e la condivisione dei beni. L’uomo non più visto come consumatore, bensì come soggetto in grado di vivere del proprio lavoro, facendolo risultare utile alla collettività.
La stessa filosofia che muove la rete di Clandestino Genuino, alla quale aderiscono tante altre piccole ed efficienti reti distribuite sul territorio nazionale. Una di queste è nata anche a Barletta grazie a Polo Russo, romano trasferitosi in città da qualche anno.
Paolo ha fondato la “Giovane Compagnia Meridionale". Un gruppo di persone impegnato nel lavorare la propria terra a San Ferdinando, producendo olio, vino, ortaggi e frutta. E come vuole il progetto di Genuino Clandestino, anche i “contadini e artigiani” della Giovane Compagnia Meridionale sfruttano “risorse abbondanti come il tempo e il lavoro umano” per risparmiare “quelle preziose come l’acqua e la terra”.
Un progetto che può essere riassunto nella definizione di “agricoltura sostenibile”. Progetto dotato di una rete interna di controlli con l’obiettivo di produrre e vendere nel proprio territorio i frutti del proprio lavoro. Un’attività a chilometro zero che rappresenti anche un valore aggiunto per la collettività.
Domani quindi Giampiero Pinto di Genuino Clandestino, Tonino Mancino dell’Associazione “Michele Mancino”, Alessandro Zagaria del Collettivo Exit - associazione anch’essa organizzatrice dell’evento - e in fine Giuseppe De Marzo di Rigas, daranno vita ad un “incontro pubblico per riaffermare l’urgenza di un altro modello di giustizia e democrazia ambientale e sociale.” Incontro in programma alle ore 19.00 in via Nazareth. Serata che offrirà la possibilità di assaggiare il cibo della Giovane Compagnia Meridionale, il tutto accompagnato dalle note del gruppo di musica popolare barlettano “Terre di Musicanti” .
Quello in programma nella città della Disfida è solo il primo degli appuntamenti, grazie a quali “la campagna per la libera lavorazione dei prodotti contadini” di Genuino Clandestino farà il giro della Puglia, passando da Bari, Giovinazzo, Molfetta e Francavilla Fontana, ultimo appuntamento in programma il 28 maggio prossimo.
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