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Associazione per la Pace : la visita del presidente Bush
Publie le venerdì 21 maggio 2004 par Open-PublishingCOMUNICATO STAMPA
La battaglia, durata alcuni giorni, che i soldati italiani hanno dovuto
sostenere a Nassiriya e che è costata la vita a un giovane lagunare e ad un
numero imprecisato di irakeni (il numero dei morti irakeni in questa guerra
è sempre imprecisato) dimostra ancora una volta le menzogne del nostro
governo.
Berlusconi, Fini, Frattini, Martino continuano a parlare di “missione di
pace” negando perfino l’evidenza dei fatti e il Presidente del Consiglio è
andato a riferire in Parlamento solo dopo essere stato da Bush a prendere
ordini.
Il presidente statunitense Bush sarà a Roma il prossimo 4 giugno.
In quell’occasione le piazze di Roma e di tutta Italia dovranno mostrare,
ancora una volta, la nostra contrarietà alla guerra.
In milioni di balconi dovranno ricomparire le bandiere arcobaleno per far
capire, con un segno semplice ma visibile, che il popolo italiano “ripudia
la guerra”, come dice la Costituzione della nostra Repubblica.
I soldati italiani non sono in Iraq per una missione di pace ma sono
completamente dentro una guerra: guerra che il Parlamento italiano non ha
mai deliberato.
L’Iraq è occupato da eserciti stranieri, l’Italia a questa occupazione
partecipa a pieno titolo con propri soldati che possono essere uccisi ed
uccidono. Ritirare i soldati italiani, oltre a preservare le loro vite,
rappresenterebbe un atto politico di enorme rilevanza: vorrebbe dire sanare
lo strappo fatto alla nostra Carta Costituzionale e alla Carta delle Nazioni
Unite e, soprattutto, ridare dignità al popolo iracheno nel suo diritto a
decidere del proprio destino.
E l’auspicato intervento dell’ONU a questo, e solo a questo, dovrà essere
finalizzato.
P.Associazione per la Pace
Gianni Rocco