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BUFALE, SOCIOPATIA E DISTURBO PSICHIATRICO

par Lucio Galluzzi

Publie le mercoledì 2 marzo 2016 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

Le raccontano ormai da tempo e sono sempre più grosse ed inverosimili; dagli aerei nemici che irrorano il cielo di scie chimiche per variare e controllare il clima fino a contenere sostanze che ci vaccineranno tutti ricadendo sui terreni ai virus inventati dalle aziende farmaceutiche per poter vendere più medicinali, dalle vaccinazioni che distruggono il cervello e il corpo dei bimbi agli extraterrestri che vivono con noi e sono i vicini di casa, dai gruppi superpotentissimi [è quasi sempre il Bilderberg o la Loggia Segreta Rockfeller/Banchieri Ebrei] veri Governi per tutto il Mondo al Nuovo Ordine Mondiale che con la telepatia maligna e i messaggi subliminali ha preso possesso del comportamento umano, macchine per il moto perpetuo, sfere per creare l’elettricità senza fili e trasmetterla gratuitamente nelle case dei cittadini...
Sono le bufale, un fenomeno sempre più in ascesa che ormai si è impadronito dei 3/4 di tutte le informazioni che circolano su Facebook.
Vuol dire che su quattro informazioni/notizie postate sul social network, tre sono panzanate inventate di sana pianta.


Un dato questo che riguarda Facebook e non per esempio Twitter.
Facebook ha dato voce, e continua a darla, al peggio dell’utenza internet, senza alcun filtro: tutti possono dire quello che vogliono, così aumentano a dismisura gli iscritti e di conseguenza i guadagni stratosferici del Gruppo Zuckerberg con la pubblicità globale, la vendita delle tracciabilità dei gusti e usi degli utenti alle aziende [altra pubblicità inviata a martello continuo nelle mails private e nei banners di navigazione.
Facebook è anche il luogo dove si concentra la maggior parte degli imbecilli, privi di qualsiasi cultura di base, discernimento logico, mente politica.
Insomma: è il Social Network dei disperati, delle madamine che a fine giornata si connettono un po’ per evadere dal marito-figli-cucina rassettata e si occupano solo di pubblicare per cucciolate da adottare, preghiere a Padre Pio, aforismi famosi, ricette evviva MasterChef e quel bonazzo della Fiction che tanto piace.
E’ palese che in una società virtuale fatta di deboli e descolarizzati, depressi e intellettualmente indifesi, prenda piede e abbia enorme successo ’la Setta’.
Perché quella dei bufalari è tale: una setta vera e propria composta a soggetti identici gli uni agli altri, che pensano le stesse cose, parlano allo stesso modo, hanno i medesimi interessi e sono chiusi in quella che gli studi recentissimi comportamentali chiamano "Echo Chamber".
l’Echo Chamber è il ’cerchio’/gruppo dove si ritrovano sia gli inventori delle bufale [Lo Sai, Informare per Resistere, ReteNews24, Il Fattone Quotidiano, Gazzetta della Sera, La Stella...] e i fruitori delle false notizie.
Questa catena è sul Social Network, pubblica e visibile a tutti, ma assolutamente impermeabile da ’estreanei’: i bufalari non condividono contenuti che non siano i loro o di quelli come loro, non pubblicano notizie se non provengono dai siti complottisti della disinformazione, non leggono i post altrui, non interagiscono con chi è al di fuori della loro Echo Chamber: in pratica si parlano addosso; convinti che l’altissimo numero di falsità [che loro scambiano per "La Verità"] circolanti su Facebook sia la legittimazione assoluta che loro stanno nella realtà e gli altri utenti [l’1 su quattro che posta informazione autentica] vivano nella menzogna e siano i servi ignari del Nuovo Ordine Mondiale.
Il Laboratory of Computational Social Science (CssLab) e l’Istituto di studi avanzati di Lucca e della Sapienza Università di Roma hanno analizzato i dati relativi a 39 siti che pubblicano bufale, 200 mila post, 6 milioni e mezzo di "mi piace", 836 mila commenti, 16 milioni di condivisioni per un totale di un milione di utenti e sono state individuate quattro aree di "interesse" disinformativo: geopolitica [tutto quello che riguarda il Nuovo Ordine Mondiale], clima [scie chimiche...], salute [vaccini e autismo, complotti farmacologici, rimedi miracolosi...] e diete.
I bufalari vivono come nell’antichità. 


Tanto tempo fa gli esseri umani non avevano le conoscenze per spiegarsi il fulmine, il terremoto, l’eruzione di un vulcano e attribuivano i fenomeni agli dei o esseri soprannaturali.
I complottisti proliferano in ogni scenario dove ci sia confusione nei processi di causalità.
La velocità delle informazioni fornita dal web e la non intermediazione delle notizie false [dalla fonte le bufale passano direttamente al bufalaro] hanno fatto sì che la dinamica della disinformazione condivisa sia amplificata a dismisura.
Gli utenti nei commenti e nei "mi piace" sono sempre gli stessi, al di là della categoria di appartenenza del singolo post: il 62.95% segue la "geopolitica", 18.39% il clima, salute 12.73%, diete 5.94%.
I post più persistenti nel tempo [analisi dalle date dei commenti] sono quelli "geopolitici"
Gli utenti delle pagine complottiste, al di là del tipo di complotto, sono sempre in gruppo chiuso e formano quello che gli analisti definiscono "cluster omofilo": gli iscritti che le seguono tendono a rimanerci e si informano solo da quelle.
Una cassa di risonanza, insomma: l’Echo Chamber.
Quando un utente "abbraccia" una delle aree complottiste, nel giro di breve tempo, diventa attivo anche nelle altre.
I siti che smontano le bufale, paradossalmente, riforzano l’Echo Chamber, perché i complottisti non leggono i vari articoli, non li vedono proprio, e se uno di loro ha l’occasione di imbattersi in un link che lo sbugiarda, gli altri del cluster omofilo sono immediatamente pronti a ’difendere’ l’attacco e rassicurare; è talmente smisurato il numero di boccaloni a scapito di chi fornisce informazione corretta che sbugiardare bufale diventa "pubblicità" all’Echo Chamber.
Infine, se poi un utente che si occupa di informazione corretta fa notare al bufalaro, direttamente sul Social, l’errore che sta postando, il complottista neppure risponde e il più delle volle "blocca" il ’pericolo’.
Insomma: una tristezza infinita.
Il pericolo oscurantista è serio e fino a quando i gestori dei Social e di Google non inizieranno a mettere filtri per fermare questa deriva squallida, poco noi utenti della rete possiamo fare.


 Lucio Galluzzi


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