Home > Bergamo: Landini contestato dagli operai
Bergamo: Landini contestato dagli operai
par InfoAut
Publie le venerdì 22 giugno 2012 par InfoAut - Open-Publishing1 commento
Si è consumata nel pomeriggio di oggi a Bergamo la rottura tra base operaia e precariato sociale e segreteria nazionale FIOM. Al grido di "sciopero, sciopero generale!" il segretario Maurizio Landini è stato duramente contestato dagli RSU FIOM della Same di Treviglio, dagli operai della Piaggio di Pontedera, e della Fiber insieme a numerosi giovani precari e disoccupati. Più di una settimana fa infatti gli operai Same, fiutando l’importanza strategica dell’appuntamento, avevano lanciato per le 13.30 un presidio autonomo di contestazione davanti al teatro Donizetti all’interno del quale si sarebbe tenuta l’Assemblea Generale di Federmeccanica alla presenza dei segretari di Cgil, Cisl e Uil, del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e, soprattutto, del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.

Il silenzio ovattato ma pronto ad esplodere che accompagna l’iter di approvazione parlamentare della riforma del lavoro ha contribuito ad aumentare la rabbia di quanti in questi mesi con tutte le forze hanno cercato di opporsi a questa grande opera di smantellamento delle garanzie sociale e di impoverimento. La convocazione degli operai Same ha incontrato un’adesione ampia e condivisa e oggi Bergamo è stata scossa da un ulteriore momento di costruzione dell’opposizione alla riforma del lavoro.
I manifestanti hanno incontrato un ingente schieramento di forze dell’ordine nel vialone antistante il teatro ma, forzando il blocco, hanno costretto la polizia in assetto antisommossa a ripiegare davanti al teatro a difesa dell’ingresso. La pressione di un presidio numeroso ha costretto il ministro Fornero a scegliere un ingresso laterale.
Ma il significato politico della giornata si è profilato con chiarezza all’arrivo del segretario nazionale FIOM Landini. Questo è stato accolto dai fischi dei manifestanti ed è stato posto davanti ad una chiara alternativa: unirsi al presidio e seguire un concreto percorso di costruzione dell’opposizione alla riforma Fornero in sintonia con la volontà dei lavoratori oppure entrare nel teatro e continuare un’impossibile mediazione con le forze padronali per raccogliere le briciole nell’interesse della burocrazia sindacale piuttosto che della lotta e della dignità operaia.
Coerentemente con la linea politica di una segreteria nazionale ormai isolata nella propria autoreferenzialità Landini, accompagnato da Mirko Rota ed Eugenio Borella, delle segreterie regionali e provinciali, e da Giorgio Airaudo, segretario della Fiom piemontese, scortati da un doppio cordone di forze di polizia e subissati dai fischi hanno scelto di entrare nel Donizetti. I manifestanti gridano "venduto!".
La giornata di oggi ci fornisce una doppia indicazione. Da un lato, ormai, la distanza tra la burocrazia sindacale e le forze del lavoro vivo si è ampliata fino a consumarsi in uno strappo. L’esile filo che ancora teneva in comunicazione le segreterie sindacali con il desiderio di riscatto nei luoghi di lavoro si è sfibrato e logorato nelle lotte degli ultimi mesi: in ogni singola fabbrica dove le segreterie hanno lavorato per raffreddare l’iniziativa operaia inseguendo uno sterile attendismo concertativo, in ogni luogo in cui i lavoratori hanno cercato e costruito relazioni per produrre la resistenza allo sfruttamento e al declassamento sociale, incontrando nuove soggettività e ricomponendo l’attuale precariato metropolitano e il futuro precariato di fabbrica che invece, in una logica corporativa, le segreterie tendevano a dividere.
Dall’altro lato la giornata di oggi consegna completamente la possibilità di costruire e praticare lo sciopero generale all’autorganizzazione e all’unità dei lavoratori e del precariato sociale. Alla loro opera di relazione e conflitto che tanto oggi si è dimostrata potente nell’iniziativa autonoma lanciata dagli operai della Same.
Messaggi
1. Bergamo: Landini contestato dagli operai, 26 giugno 2012, 10:14
Quel video su Bergamo
La pubblicazione sul sito (della Rete 28 aprile) di un video girato a Bergamo durante la manifestazione promossa dalla Same per l’assemblea della Federmeccanica, ha suscitato disaccordi. Questo perché sul video compare anche una contestazione di un gruppo di operai a Landini. Dovevamo tacere il fatto? Secondo me no e non solo perchè quel fatto è avvenuto, ma anche perché era assolutamente imprevisto ed inaspettato. Sono arrivato a Bergamo al presidio Same dopo che la contestazione era già avvenuta e mi son subito reso conto che si era trattato di un evento improvviso e spontaneo, svolto da lavoratori che neppure si aspettavano di incontrare lì Landini. Sono sicuro che quella contestazione non rappresenta il sentire della grande maggioranza degli iscritti alla Fiom. Ma c’è stata. A me spiace, ma il fatto era rilevante ed è subito finito sulla rete, ove abbiamo preso il video. Noi l’abbiamo resa nota senza alcun compiacimento, anzi lasciando spazio a commenti duri contro di essa. Lo faremmo anche se capitasse qualche evento simile a chi si riconosce in questo sito. E questo può davvero accadere perché con questa sconfitta che avanza, con la cancellazione dell’articolo 18 che ne rappresenta il simbolo, la serenità si perde. E’ la realtà in cui viviamo oggi, dove non ci sono complotti, ma sofferenza e rabbia.
Giorgio Cremaschi
Il video in questione:
http://www.contropiano.org/it/archivio-news/portale-video/item/9823-bwergamo-landini-e-la-contestazione