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Botta e risposta
Parole e immagini di Bologna
di Patrizio Paolinelli
Tempi duri per Guazzaloca
Per il Sindaco di Bologna le ultime due settimane sono state un vero calvario. Ecco una breve
rassegna sul tema traffico. 1) La Soprintendenza ai Beni architettonici boccia il progetto per la
realizzazione di un parcheggio dedicato ai motorini nel sottopassaggio della centralissima via Ugo
Bassi e che in origine aveva lo scopo di permettere ai bolognesi di ammirare meglio il nascente
mausoleo denominato infobox con cui propagandare i progetti vecchi e nuovi della giunta di
destra-centro. 2) La Commissione Edilizia del Comune di Bologna ha valutato gli Orti di Via Orfeo <luogo di
alta valenza storico-culturale ed ambientale> e ha negato il via libera al progetto di parcheggio
sotterraneo. 3) Un parte dei commercianti di Via Zamboni sono in rivolta contro l’ipotesi di
chiuderne al traffico un tratto. Che ricordiamo era stata riaperta alla circolazione veicolare dalla
Giunta Guazzaloca con una retorica da conquista coloniale. 4) Sulle strade di Bologna e
dell’hinterland si continua a morire come mosche in incidenti stradali tanto da suscitare appena il clamore di
un giorno. Ormai i bolognesi si sono adeguati ad una logica di guerra: uscire per strada significa
rischiare la vita. Nel frattempo cosa fa la Giunta Guazzaloca? Studia. Studia un possibile
pedaggio per accedere al centro storico. Affida una succosa consulenza per il problema buche nelle
strade. Per fortuna che tra circa un anno ci saranno gli esami sotto forma di elezioni amministrative.
Come dice Guazzaloca i cittadini giudicheranno dai fatti. Non abbia alcun dubbio Signor Sindaco.
Tempi duri per Raisi
Premessa: se non fosse perché i problemi sociali si aggravano sempre di più si potrebbe concludere
che Bologna è una città assai noiosa. Da una vita si parla sempre delle stesse tre cose: traffico,
inquinamento, degrado. Grazie al cielo c’è la giunta di destra-centro che ci impedisce di
sbadigliare. Ascesa al governo della città in nome della lotta al degrado ha ricevuto alcuni giorni fa un
durissimo colpo d’immagine dagli abitanti di Via Petroni scesi in strada dopo l’ennesima rissa
contornata con rapina tra spacciatori e gestori extracomunitari di alcuni negozi. Non contenti un
paio di giorni dopo gli abitanti di Via Petroni insieme ad altre
inscenato una rumorosa protesta sotto il portico della Questura. Non è mancato il funzionario d’altri
tempi a redarguire sulla manifestazione non autorizzata. E per restare ancorati al passato non è
mancato l’Assessore don Raisi. Il quale ha espresso tutta la sua solidarietà ai contestatori. Ha
fatto le solite sparate su magistrati e polizia come fattori decisivi per combattere lo spaccio di
droga e per nascondere una chilometrica coda di paglia ha mimato Berlusconi: se la lotta alla
microcriminalità è stata un fallimento la colpa non è della Giunta comunale ma della Regione. Insomma
pure lui non lo fanno lavorare. E’ vero: c’è da chiedersi cosa fa da anni il locale leader di
Alleanza Nazionale. A dargli manforte c’era nientemeno che l’ex Assessore Giovanni Preziosa,
proveniente direttamente dalla Questura di Bologna e che agli esordi della Giunta Guazzaloca doveva rendere
sicura la città. Cari abitanti di Via Petroni, il massimo che potrete ottenere è di spostare in
un’altra strada un problema che non si risolve con il manganello.