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Botta e risposta Parole e immagini di Bologna

Publie le martedì 10 giugno 2003 par Open-Publishing

dal quotidiano il Domani di Bologna dell’8 giugno 2003

Botta e risposta
Parole e immagini di Bologna

di Patrizio Paolinelli

Incompreso

Il caffè rende nervosi. Soprattutto se rischia di costare 50.000 euro. Cifra di indennizzo chiesta
da due esponenti sindacali che si sono sentiti apostrofare come dal Sindaco
Guazzaloca. Cosa è accaduto? Un mesetto fa Guazzaloca è stato avvicinato dai sindacalisti e da un
gruppo di dipendenti comunali mentre stava placidamente seduto in un bar di Piazza Maggiore a
sorseggiare il suo pomeridiano caffè. Tra i dipendenti c’era agitazione per le prossime scelte
dell’amministrazione e così i due rappresentanti dei lavoratori hanno scambiato alcune opinioni con il
Sindaco sedendosi al suo tavolo. A un certo punto ecco che dalla bocca del primo cittadino escono le
offese. Segue da parte degli offesi una richiesta scritta di scuse. Richiesta ignorata. Prossima
tappa: querela. Guazzaloca era già stato beccato in precedenza nello stesso bar mentre in Consiglio
si discuteva. Poteva cambiare locale. E soprattutto: poteva chiarire che per lui nella
definizione l’offesa non sta nella parola ma in .

La guerra dei numeri

Grande scoperta scientifica: i cani sanno mentire. Un salto evolutivo che avvicina i simpatici
quattrozampe all’essere umano. Non c’è bisogno di complicati esperimenti per verificare la notizia.
Basta interpellare Carlino, il fedele barboncino nero che segue, accompagna e abbaia le gesta di
Guazzaloca. Come tutti sanno Carlino tiene un quotidiano diario fatto di elogi solenni alla giunta
di destra-centro. Ora, finché Carlino manipola l’informazione, riduce i problemi sociali a fatti di
colore, criminalizza i poveri, devia l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri problemi della
città e dà sempre ragione a don Raisi fin qui siamo alla ninna nanna con cui i bolognesi sono
mentalmente cullati da lunghi anni. Ma quando tutti, proprio tutti i quotidiani titolano che i primi
sondaggi danno vincente Cofferati su Guazzaloca, nel caso l’ex leader della Cgil si presentasse alle
prossime elezioni amministrative, e Carlino in prima pagina afferma il contrario, bene qui siamo
ad una svolta della specie: il barboncino sa scrivere e mentire. Il prossimo ostacolo è:
insegnargli a leggere.

Ottusità istituzionale

Il 9 maggio 2003 nasce Chourmo. E’ uno spazio occupato da studenti medi e universitari. Il locale
è un ex officina di 3.000 meri quadri, inutilizzata da anni e non interessata da progetti. Il 4
giugno Chourmo è sgomberato dalla polizia. In meno di un mese questo spazio autogestito ha coinvolto
in una serie di brillanti iniziative centinaia di studenti, intellettuali e docenti universitari.
In proporzione Chourmo ha prodotto culturalmente più di quanto abbia fatto la Giunta Guazzaloca in
questi anni. Tanto che si è costituito persino un composto da avvocati e
parlamentari per avviare un confronto con la proprietà dello stabile. Niente da fare. In ossequio
alle città-caserma che piacciono tanto ad An la violenza delle istituzioni si fatta subito sentire
per stroncare sul nascere un’iniziativa che viene dal basso. Si è fatta sentire anche la coltre
d’ignoranza di queste istituzioni. Che sono chiuse alla società civile e che la società civile dovrà
aprire alla cultura di una democrazia sostanziale.