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CANCUN E’ FALLITA, E ORA?

Publie le sabato 20 settembre 2003 par Open-Publishing

Carissimi lillipuziani,

Stavolta possiamo proprio dirlo: un altro mondo è possibile. Anzi, il mondo sta già cambiando. Nonostante le riflessioni del dopo-vertice comincino ad assumere un tono meno trionfalistico e a fare, giustamente, qualche distinguo, è innegabile che si è aperta una nuova stagione nei rapporti internazionali. Un fallimento così netto va oltre le migliori aspettative, che fino all?ultimo nessuno ha osato manifestare. Dalla presentazione della seconda bozza di accordo, il sabato mattina, già si parlava di un possibile cedimento o spaccatura all?interno del G21, dopo le aperture europee sull?agricoltura. Tra i nuovi temi (cari soprattutto all?UE e al Giappone) la bozza imponeva Appalti pubblici e Facilitazione al commercio, mentre sugli investimenti si lanciavano ufficialmente i negoziati, nonostante l?opposizione esplicita di ben 70 paesi in via di sviluppo e nemmeno si parlava della questione del cotone, che tanto premeva ai paesi africani. E qui arriva il colpo di scena. Mentre Sudafrica, Brasile e India non escludevano un compromesso, a puntare i piedi sono stavolta i governi di Africa, Carabi e Pacifico (ACP), che rifiutano in blocco i nuovi temi e si allontanano dall?aula, facendo fallire l?accordo. Esce per primo il rappresentante keniota, applaudito dai paesi ACP e accompagnato da canti africani, come raccontano gli amici delle Campagna QMNV a Cancun. Poco dopo Kenia, Senegal e Uganda annunciano nella hall del centro congressi il fallimento del vertice. I paesi poveri si sono organizzati e hanno alzato la testa. Da questo momento USA ed UE non potranno più continuare a stabilire da sole le regole del commercio internazionale. E? questa la vera novità di Cancun.

In tutto questo il ruolo della società civile internazionale è stato importante. Movimenti e ong erano presenti fuori e dentro il vertice, hanno sostenuto e affiancato i paesi in via di sviluppo in tutte le fasi dei negoziati e hanno continuato la pressione verso quelli sviluppati, mentre gli stessi pvs hanno trovato nella società civile un prezioso alleato. Anche in Italia la mobilitazione è cresciuta a macchia d?olio e il contributo della Rete Lilliput - una volta tanto dobbiamo dirlo ? è stato determinante. Abbiamo lavorato tanto e bene. Nella giornata del 13 sono nate iniziative in 50 città, di cui la metà promosse direttamente dai nodi locali e molte altre dalle botteghe del mondo. All?interno della campagna Questo Mondo non è in Vendita abbiamo prodotto e distribuito gran parte del materiale, mettendoci risorse e competenze ? e colgo qui l?occasione per ringraziare in particolare Roberto Meregalli ? e, naturalmente, tanti week end e altrettante serate. Le poche persone del glt e i tanti nodi (tutti volontari) non si sono risparmiati, a partire dalle decine di incontri in giro per l?Italia.

Diverse associazioni lillipuziane hanno poi lavorato direttamente nella Campagna, oltre che attraverso la Rete, mettendo a disposizione persone e strutture. Ottima anche il lavoro stampa e il coordinamento Cancun-Italia nei giorni del vertice. Non si tratta di celebrare i nostri meriti, ma di prendere coscienza del percorso fatto e questo, per me, è anche il pretesto per ringraziare tutti ? compresi i Gan, visto che non l?ho ancora fatto, per le due belle azioni di Riva, esempi di nonviolenza attiva - di un lavoro che, almeno all?inizio, non si prospettava per niente facile. La Campagna QMNV, nel frattempo, non ha smesso la pressione sulle istituzioni. Per la prima volta sono state presentate e discusse in Parlamento due mozioni sul Wto, a distanza di pochi mesi, sostenute da un ampio ventaglio di forze dell?opposizione e una decina di enti locali (tra cui Genova e, pochi giorni fa, la provincia di Piacenza) hanno formalizzato la loro opposizione al Gats.

E ora? Bè, intanto riposiamoci un po?. Certamente non sarà la sconfitta di Cancun a fermare il Wto, benché pesante e già la seconda in pochi anni. Teoricamente tutte le strade sono aperte. Con molta probabilità i negoziatori troveranno il modo di riorganizzarsi e rilanciare i negoziati, pur tra mille difficoltà, e le lobby ricominceranno a lavorare sodo. Per quanto riguarda il ruolo della Rete e del Glt Commercio vanno considerati due aspetti.

1 - Il primo riguarda il futuro della Campagna Questo Mondo non è in Vendita. Personalmente sono convinto che la presenza di una Campagna, ossia di un coordinamento di associazioni che lavorino stabilmente sul Wto in Italia sia necessaria, pur con modalità operative diverse a seconda del momento (ora potrebbe essere di semplice monitoraggio). In questi mesi abbiamo acquisito nuove competenze ed è cresciuto tra i nodi e nella società civile l?interesse a mobilitarsi sul Wto, mentre si allarga la collaborazione con le istituzioni locali. E? un patrimonio prezioso che non va lasciato cadere, tanto più che stiamo entrando in una fase molto delicata dei rapporti commerciali internazionali e molti varchi restano aperti, qualunque sia la forma che assumerà il Wto. Credo che questo possa essere l?impegno del Glt Commercio.

2 - Il secondo aspetto riguarda, appunto, il Glt Commercio. Diciamo subito che siamo troppo pochi e se non si allarga la partecipazione, a partire dai nodi e dalle associazioni, non vedo molte prospettive, a meno di ridurre drasticamente l?attività (un lavoro come quello svolto finora, per intenderci, non è sostenibile). Per questo ci appelliamo a tutti i nodi e le associazioni interessate, perché non lascino cadere un?esperienza che si è già rivelata preziosa per decine (centinaia?) di gruppi in tutta Italia. Non occorre alcuna competenza specifica, ma solo la disponibilità a prendersi qualche incarico, in base al tempo e alla voglia di ciascuno. Niente di più.

Tra qualche giorno manderò un altro messaggio con qualche ipotesi di data per la prossima riunione del glt, che ragionevolmente non sarà prima della metà del mese prossimo. Intanto chiederei a tutti i nodi, singoli, associazioni, di mandare riflessioni e suggerimenti sull?esperienza fatta e su un possibile piano di lavoro/modalità di azione/cambiamenti del Glt per l?anno che abbiamo di fronte.

A presto, un abbraccio,

Roberto Cuda ? ref. glt commercio

02.26145820 - 340.2204686