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“CARAMELLE AVVELENATE”

Publie le giovedì 14 luglio 2016 par Open-Publishing

Il governo Renzi è un governo pericoloso. Pericoloso perché è segnato da un nuovo corso politico che segna effettivamente una discontinuità con i precedenti governi di unità nazionale, anche se formalmente ha la stessa maggioranza di governo, lo stesso Parlamento. La discontinuità sta nella ricerca di un consenso populista ad una politica lacrime e sangue contro i lavoratori e la maggioranza della società. Un’aspirante Bonaparte ,come noi abbiamo definito Matteo Renzi, che ha concentrato nelle proprie mani e nelle mani del suo staff tutte le leve fondamentali dell’esecutivo, che scavalca qualsiasi mediazione politica all’interno del Pd, all’interno della maggioranza politica che lo sostiene, nel rapporto con le rappresentanze sindacali, per cercare un rapporto diretto con l’opinione pubblica interclassista "io parlo al paese, alla pancia del paese". Cerca di vendere alla "pancia del paese", che in realtà bastona, le sue caramelle avvelenate come la svolta buona. Quello che sta avvenendo sul terreno sociale e sul terreno politico da parte del governo Renzi è veramente inquietante. Sul terreno sociale, dietro lo specchietto per allodole degli 80 euro in busta, che in realtà sono pagati dagli stessi beneficiari attraverso i tagli sociali, sì persegue uno sfondamento sul terreno della precarizzazione del lavoro. Parallelamente una riforma reazionaria della legge elettorale e dell’assetto istituzionale in direzione di un bipartitismo coatto che peggiora il quadro di riferimento della legge Acerbo dei fascisti del 1923 e che potenzialmente garantisce una piccola minoranza del 20% di prendere la maggioranza dell’unica camera con un Senato non abolito ma trasformato in un Senato di nominati come Camera dei Lords. In realtà custodia protettiva di una camera sotto il controllo di un partito padrone. Che un bel po’ di capitalisti saluti Matteo Renzi come l’uomo ritrovato della svolta italiana è del tutto comprensibile, che le sinistre italiane capitolano a Matteo Renzi, questo fa particolarmente specie.
Occorre una nuova direzione politica e sindacale del movimento operaio. Il Partito Comunista dei Lavoratori lavora, controcorrente, ogni giorno, a costruire questa prospettiva.

Partito Comunista dei Lavoratori
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