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CONTINUANO A BOICOTTARE I REFERENDUM ALL’ESTERO

Publie le sabato 7 giugno 2003 par Open-Publishing

COMUNICATO STAMPA DI ANTONELLA MORGA
SEGRETERIA NAZIONALE FP CGIL

CONTINUANO A BOICOTTARE I REFERENDUM DEL 15 E 16 GIUGNO

In occasione dei prossimi referendum del 15 e 16 giugno potranno esercitare,
per la prima volta, il diritto al voto i nostri connazionali residenti all’
estero.

Dopo aver gioito per il diritto conquistato, siamo costretti a sottolineare
che il primo voto degli italiani all’estero sarà esercitato in una
consultazione elettorale che sarà valida solo al raggiungimento del quorum.
Quindi I REFERENDUM DEL 15 E 16 GIUGNO VEDRANNO IL QUORUM AUMENTATO DI CIRCA
2 MILIONI DI VOTI.

Ma non finisce qui!

Il personale in servizio nelle Ambasciate e nei Consolati, circa tremila tra
uomini e donne, NON POTRANNO VOTARE perché la Legge Tremaglia non lo ha
previsto. Si verificherà, quindi, che il personale italiano di Ambasciate e
Consolati SARA’ PRECETTATO IN SERVIZIO per consentire l’esercizio del voto
agli italiani dell’AIRE, ma non potrà a sua volta esercitare il proprio
diritto costituzionale al voto.

INSOMMA

 GLI ITALIANI ALL’ESTERO VOTERANNO PER LA PRIMA VOLTA IN UNA CONSULTAZIONE
CHE NECESSITA IL QUORUM E CHE HA COME OGGETTO QUESTIONI CHE NON POTRANNO
RIGUARDARLI DIRETTAMENTE;

 SI E’ ALZATO PER LA PRIMA VOLTA IL QUORUM DI CIRCA DUE MILIONI DI VOTI;

 SI IMPEDISCE DI FATTO L’ESERCIZIO DEL VOTO A QUALCHE MIGLIAIO DI
CITTADINI ITALIANI CHE INVECE AL VOTO INTERESSATI SONO.

ABBIAMO MOTIVO DI SOSPETTARE UN BOICOTTAGGIO?

Io penso proprio di SI!