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COORDINAMENTO LAVORATORI E DELEGATI RSU

Publie le lunedì 22 settembre 2003 par Open-Publishing

comunicato stampa 20-09-03

A tutti gli aderenti al COORDINAMENTO LAVORATORI E DELEGATI RSU E DI ZONA
EMPOLESE VALDELSAA tutti gli aderenti al COORDINAMENTO LAVORATORI E DELEGATI
RSU E DI ZONA EMPOLESE VALDELSA

In data 17 settembre 2003 si è tenuta ad Empoli presso il Circolo ARCI
Cascine una assemblea pubblica cui hanno aderito le RSU o singoli delegati
di alcune importanti realtà produttive (Sammontana di Empoli, Stilnovo di
S. Miniato, Comune di Empoli, Liceo Scientifico "Pontormo" di Empoli,
Mostardini di Empoli, ditta Borri di Barberino val d’Elsa, Scotti Veicoli
Industriali di Empoli, ecc..). E’ stata avviata una riflessione sulla
"salute" del movimento dei lavoratori, sia a livello nazionale che a livello
locale, dopo il risultato del referendum sull’art. 18 dello Statuto dei
lavoratori.

Come sintesi del dibattito è emersa l’esigenza di dar vita ad un
coordinamento di delegati RSU e lavoratori con un duplice obiettivo.

1) dar vita ad un organismo all’interno del quale potranno essere
socializzate la pratica e l’esperienza sindacale maturate dai singoli nella
propria realtà di lavoro, uno strumento ulteriore (e non contrapposto)
rispetto agli strumenti tradizionali, a disposizione di tutti i lavoratori e
delegati sindacali della zona;

2) inoltre (e così ci si ricollega alle motivazioni che hanno spinto tanti
lavoratori a sostenere il SI nel referendum per l’estensione dell’art. 18
St. Lav.) il coordinamento costituito si pone il compito di diffondere
materiale informativo e coordinare iniziative sulle seguenti tematiche:

· contro il Patto per l’Italia e contro la legge 30/2003, che hanno
estremizzato la flessibilizzazione e la precarizzazione dei rapporti di
lavoro, ed enormemente degradato le condizioni di lavoro e di vita di tutti
i lavoratori (con l’estensione del lavoro a termine, e del part-time
selvaggio, l’introduzione del lavoro a chiamata e a prestazioni ripartite -
paghi uno e prendi due - nonché l’abrogazione della legge anti-caporalato
n.1369/60);

· contro la prossima probabile trasformazione in legge del famigerato
848 bis, che contiene la disciplina transitoria di sospensione dell’art. 18
St Lav. e le norme sull’arbitrato (dopo il fallimento del referendum,
Berlusconi e compari passeranno al contrattacco);

· contro la imminente manovra sulle pensioni, che tutti gli organismi
nazionali e internazionali di tutela del padronato richiedono a gran voce, e
che porterà ad un ulteriore immiserimento delle condizioni di vita di
milioni di persone;

· contro il carovita e contro il declino industriale, due facce della
stessa medaglia: quella che rifiuta ogni strategia di sviluppo e
miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini, ma che al
contrario punta (in una situazione di crisi generalizzata) a garantire
esclusivamente sacche di speculazione parassitaria ai ceti che sostengono il
governo.

Il Comitato promotore