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Caso Bolzaneto, indagati due agenti sindacalisti

Publie le domenica 22 giugno 2003 par Open-Publishing

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=582#

Inchieste G8. I poliziotti, esponenti di Silp Cgil e Uilps, accusati di
abuso d’autorità sugli arrestati detenuti nel carcere provvisorio
Caso Bolzaneto, indagati due agenti sindacalisti
"Blocco nero": dopo sette mesi la Cassazione annulla gli arresti dei no
global siciliani
L’agente Aldo Tarascio del Silp Cgil
Genova. Due poliziotti sindacalisti
 Aldo Tarascio del Silp Cgil,
Franco Valerio dell’Uilps - indagati
per le denunciate violenze e abusi
nel carcere provvisorio che era stato
allestito nella caserma del VI reparto
mobile della polizia, a Bolzaneto.
Ai due agenti, difesi dall’avvocato
Stefano Sambugaro, viene
contestato l’abuso di autorità (Tarascio),
l’abuso e lesioni a Valerio.
I due sono già stati ascoltati dal pm
Ranieri Miniati, respingendo tutte
le accuse.
E per due no global, arrestati il
4 dicembre del 2002, si sono riaperte
le porte della libertà dopo
sette mesi di provvedimenti restrittivi.
La Cassazione ha annullato
i loro arresti del dicembre 2002,
per mancanza di esigenze cautelari.
Gli agenti sindacalisti indagati
 
La vicenda dei due agentisindacalisti
indagati rappresenta
una svolta clamorosa nel quadro
investigativo anche se potrebbe
trattarsi di un loro coinvolgimento
in seguito ad un riconoscimento
indiretto da parte di alcuni dei 274
arrestati che passarono per il carcere
provvisorio speciale. L’abuso
di potere si sarebbe concretizzato
nell’avere costretto parte degli arrestati
a rimanere in piedi per ore,
faccia al muro, a gambe divaricate.
La figura più nota tra i due agenti
sindacalisti è Aldo Tarascio:
«sono rimasto due ore a Bolzaneto,
ho la coscienza a posto perché in
quel periodo non è successo nulla.
Ci sarà stato chi ha sbagliato - dice
 Ma ci sono stati colleghi della polizia
di altri corpi che hanno dato
le loro razioni, i loro panini agli arrestati
». Tarascio si dice amareggiato:
«E’ una botta pesante per il
mio impegno, per quello del sindacato,
per gli sforzi che, per mesi e
mesi, abbiamo fatto e stiamo facendo
per combattere la violenza,
dialogare, cercare di capire, di essere
capiti». Gli indagati complessivi
per il caso Bolzaneto sono oltre
100, ma solo per una trentina sembra
certa la richiesta di rinvio a
giudizio.
I no global in libertà - La Cassazione
ha infatti annullato con rinvio,
per mancanza di esigenze cautelari
(pur a fronte di un grave
fronte indiziario), l’ordinanza di
custodia cautelare per Carlo Arculeo
e Vincenzino Valguarnera. E il
Tribunale del Riesame di Genova
ha avallato di conseguenza la scarcerazione.
«Sono i primi e gli unici per i
quali viene riconosciuta la insussistenza
delle esigenza cautelari»
spiega l’avvocato Roberto Lama,
spezzino, che assiste i due no global:
«Segno che, purtroppo a distanza
di mesi, qualche giudice ha
riflettuto sulle decisioni della Procura,
del Gip e del Riesame di primo
grado». Arculeo - poi volontario
(dopo il G8) con l’esercito in
Bosnia dove è stato decorato dagli
americani, era finito in carcere e
poi agli arresti domiciliari per sette
mesi. I due restano indagati per
devastazione e saccheggio nell’ambito
della maxi inchiesta su
cosiddetto Blocco Nero.
Marco Menduni
Marcello Zinola