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Cercano di imprigionare il movimento anarchico in America Latina!
par Nando
Publie le venerdì 8 giugno 2012 par Nando - Open-Publishinggiovedì 7 giugno 2012
Cercano di imprigionare il movimento anarchico in America Latina!
da PortalOaca
TIPNISIl 29 maggio 2012 a La Paz, Bolivia, 10 attivisti sociali sono stati arrestati in relazione alle loro idee anti-autoritarie. Gli arresti e le perquisizioni sono state effettuate a seguito di un’inchiesta sugli attacchi contro gli sportelli automatici. La polizia giudiziaria della Bolivia sta cercando i responsabili di numerosi attentati alle istituzioni finanziarie da parte della Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale; questi ultimi sono un riflesso di insoddisfazione di un governo che risponde con la repressione violenta alla protesta sociale. Gli arrestati sono attivisti sociali e artisti legati alla lotta per Tipnis. L’incarcerazione e la criminalizzazione del movimento anarchico si espande anche nei governi, cosiddetti popolari, dell’America Latina.
Gli attivisti detenuti dopo tale data, sono Henry S., Nina Marcia M., Víctor Hugo G., Renato G e Mayron G. Alcuni degli arrestati erano attivisti della Coordinadora por la Autodeterminación de los Pueblos, mentre altri fanno parte dell’O.A.R.S. (Organización Anarquista Para La Revolución Social), di taglio piattaformista. Qua trovate il comunicato in spagnolo dell’O.A.R.S..
Gli arresti al movimento libertario sono in corso, e la criminalizzazione di esso rientra nelle nuove leggi anti-terrorismo proposte e approvate dai governi dell’UNASUR. Le persone detenute in Bolivia, sono accusate di atti terroristici e di associazione internazionale terroristica. Proprio come è successo con il "caso bombas" nel 2010, in Cile, e che aveva lo scopo di disarmare la protesta e giudicare colpevoli gli oltre 100 attentati avvenuti nella capitale di quel paese. Il 5 giugno 2012, sono stati assolti i cinque anarchici coinvolti nel montaggio da parte del governo contro gli squatter anarchici della città di Santiago
In Uruguay, dal 1° maggio, è stato arrestato David Lamarthé, anarchico che lavorava come tassista ed era membro del sindacato SUAT. E’ accusato di danni materiali durante la manifestazione della Festa del Lavoro, in quanto aveva risposto all’aggressione di un altro tassista che sgridava i lavoratori che erano in sciopero e, si suppone, che David lo abbia aggredito in macchina.
In Argentina, nell’aprile del 2010, cinque anarchici sono stati imprigionati nel carcere di Ezeiza. Rimasero 15 giorni di carcere, con l’accusa di "arroganza ideologica" e "Danneggiamenti" durante la partecipazione davanti all’ambasciata greca, in solidarietà con i combattenti di quel paese. Sono stati rilasciati in seguito, a causa della mobilitazione popolare. La figura della prepotenza ideologica si riferisce a quello che si vuole imporre un’idea con la forza, mentre lo Stato è colui che impone l’ordine con la forza.
In Bolivia, la detenzione di attivisti, si ritrova anche nelle proteste per la conservazione del Territorio Indígena Parque Nacional Isiboro-Secure, che si trova in Amazzonia, dove le comunità indigene e il loro ecosistema sono minacciati dalla costruzione di strade per lo sviluppo del piano IIRSA.
Nella persecuzione degli anarchici in Bolivia, vi è un motaggio, in cui vi è una supposta organizzazione internazionale. Ciò che i governi non capiscono è che gli atti di solidarietà tra le persone non hanno bisogno di burocrazia.
Conflitto sul Tipnis
Negli ultimi anni, la Bolivia ha mostrato grande resistenza alla costruzione di una strada che attraversa il territorio indigeno Isiboro-Secure (Tipnis), dove vivono 65 comunità indigene. Nel settembre 2011 i manifestanti a favore della conservazione della riserva, sono stati duramente repressi nel bel mezzo di una marcia pacifica.
Il piano IIRSA (Iniziativa per l’Integrazione dell’infrastruttura regionale), è un programma in cui si tiene conto dell’estrazione di risorse naturali nella regione. La strada che si deve costruire, parte dal Perù, attraversa la Bolivia e arriva in Brasile.
Criminalizzazione del movimento anarchico
Il 29 maggio, dopo diverse incursioni e arresti, i 4 attivisti sociali, impegnati nelle lotte femministe, nel proteggere la terra, nella liberazione animale, nella conservazione del Tipnis e nella diffusione delle idee anarchiche, sono stati accusati di terrorismo. I crimini imputati a loro sono: terrorismo, tentato omicidio e come prova hanno usato le pubblicazioni ideologiche, lettere personali, manifesti e bandiere, come nel caso del montaggio de il "caso bombas" in Cile.
Intervista con Simplicio sull’anarchia nell’attualità
In un’intervista con il giornalista e attivista sociale Simplicio, sopra le idee anarchiche, ha detto che ci sono molte forme di anarchismo e di anarchici, ma l’Anarchia è una tensione costante contro l’autorità e l’oppressione, piuttosto che una forma di realizzazione
Poi ha commentato che la solidarietà nel movimento anarchico, è una delle più grandi armi che hanno per combattere la criminalizzazione dei governi e dei media. Questo giornalista ha anche commentato che la solidarietà internazionale è essenziale per i paesi che agiscono impunemente contro il popolo ribelle.
Poi ho chiesto a questo combattente per la libertà di ogni giorno, come pensa che avrebbe dovuto agire per cambiare lo stato attuale della repressione e l’impoverimento del popolo. Simplicio ci ha detto che ci sono migliaia di modi e metodi che potrebbero essere perfettamente combinati tra loro, attività di diffusione miscelati con azioni pacifiche e violente, biblioteche, organizzazioni di quartiere e gruppi di discussione di genere. Ci sono migliaia di modi di agire nella quotidianità contro ciò che ci opprime, che ci rende una esistenza miserabile e ci priva della vita. L’ultima domanda era se credeva nell’organizzazione e ha detto che l’organizzazione si ha quando più persone spontaneamente si riuniscono, con uno scopo particolare; se tale scopo non è più l’organizzazione, vanno via per non creare burocrazie e dirigenti.(tradotto da NexusCo)
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Pubblicato da Nexus Co.
http://ienaridensnexus.blogspot.it/2012/06/cercano-di-imprigionare-il-movimento.html