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Cerco pesci durante il giorno e americani durante la notte
Publie le sabato 30 agosto 2003 par Open-PublishingDi giorno a pesca, di notte a caccia di americani
Un’immagine del pescatore-guerrigliero che si fa
chiamare
Saladino
BAGHDAD (CNN) — Una giornata tipo di "Saladino".
Dall’alba al tramonto in
mezzo al mare tra reti e pesci, quando giunge la
sera, posati gli arpioni,
imbraccia le armi da fuoco. Trova un convoglio
americano, lo colpisce con
una granata e poi scappa più veloce che può.
"Cerco pesci durante il giorno e americani durante
la notte. E beccare i
secondi è assai più facile che non i primi".
Il suo vero nome, ovviamente, lo tiene ben nascosto.
Preferisce farsi
chiamare Saladino, come il liberatore musulmano del
dodicesimo secolo,
questo pescatore che quando arrivano le tenebre si
trasforma in guerrigliero
e con la sua banda, costituita da sette persone, dà
luogo ad attacchi
regolari contro le truppe Usa.
Niente fedeltà a Saddam, né alcuna forma di
integralismo islamico, ci tiene
a sottolineare Saladino.
"La mia è stata una
reazione a come ho visto
trattare i civili iracheni dalle truppe americane
durante le operazioni
anti-guerriglia. Gli americani dicono sempre di
essere contro il terrorismo,
ma in Iraq sono loro a comportarsi da terroristi".
Il pescatore-guerrigliero snocciola i suoi attacchi
ai convogli americani, a
partire da aprile. Molte delle cose che racconta
trovano riscontro
immediato, il comando americano è costretto
addirittura ad ammettere un
attacco che era stato tenuto nascosto.
Qualche altra avrebbe bisogno di verifiche. Lui si
dice sicuro che gli
americani stanno subendo molte più perdite di quante
non dichiarino e che
seppelliscano segretamente alcuni soldati nel
deserto.
Saladino ha incontrato la troupe della CNN
all’angolo di una strada, bardato
in un abito tradizionale bianco. Non si è lasciato
riprendere, ovviamente,
se non con il volto coperto.
Dal comando americano affermano che sono tanti i
gruppi di "insospettabili"
come quello del pescatore ad alimentare la
guerriglia irachena. Così come
sempre di più sono i rinforzi che arrivano
dall’estero.
"Ho sentito anch’io che ci sarebbero molti che
vengono a combattere
dall’estero - ha detto Saladino - ma non ne ho
ancora incontrato uno".
E secondo il pescatore la resistenza in Iraq è in
crescita. "Nascono nuovi
gruppi di giorno in giorno. Questa resistenza non è
una semplice reazione
alle provocazioni americane, come alcuni analisti
credono. È la lotta di
principio per cacciare l’invasore".