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«Cerco solo la verità»
«Credo di essere una libera cittadina e, per questo, di poter legittimamente
manifestare le mie opinioni anche sulla strage fascista del 2 Agosto. Anche
qui». Heidi Giuliani (nella foto a fianco), la madre di Carlo, il ragazzo
ucciso a Genova durante il G8 del 2001, sarà in testa al corteo del Bologna
social forum che, per l’occasione, sarà aperto da due striscioni: il primo
con la scritta ’Verità e giustizia’, il secondo (di 6 metri per 3) con i
nomi delle 148 persone uccise nelle piazze italiane dal 1948 a oggi e di
tutte le stragi (che il Bsf definisce di Stato), da piazza Fontana alla Uno
bianca, che hanno segnato la storia del Paese. A seguire sfileranno alcuni
ragazzi che avranno in mano dei cartelli con i nomi delle singole vittime e
delle 11 stragi. Tutti avranno la bocca coperta da una benda bianca, «a
simboleggiare - ricorda Heidi Giuliani - il tentativo di mettere a tacere
chi, come noi del comitato Carlo Giuliani, cerca la verità. Verità di cui a
questo punto mi accontenterei». Il riferimento della madre di Carlo è
all’archiviazione, definita da lei stessa ingiusta, dell’inchiesta sulla
morte del figlio.
Accanto alla signora Giuliani nella lotta per la verità ci sono anche i
Disobbedienti. «Il 2 Agosto - ha ricordato Gian Marco De Pieri - il nostro
sarà un assordante silenzio degli innocenti. Un silenzio che significa
indignazione verso chi aveva il dovere di aprire gli archivi per fare luce
sulle stragi e sui morti di piazza e, invece, si è reso colpevole di un
’omissis’ inaccettabile». Il Bologna social forum, a cui appartengono anche
i Disobbedienti, ha annunciato che abbandonerà la piazza dopo il minuto di
silenzio e il discorso di Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei
familiari delle vittime del 2 Agosto. Non assisterà, quindi, all’intervento
del ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu. «Non ascolteremo quel ministro -
ha spiegato Valerio Monteventi - che su questa, come su altre stragi, non ha
mai assunto una posizione chiara». Ma la rabbia indignata dei manifestanti
del Bsf, ha garantito De Pieri, rimarrà nei limiti della contestazione
pacifica e civile.
Deborah Dirani