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Chi fermerà Grillo? La rete

par Piero Orsatti

Publie le venerdì 15 giugno 2012 par Piero Orsatti - Open-Publishing
13 commenti

Nato come fenomeno politico grazie alla Rete (almeno così dice), Beppe Grillo oggi nella Rete ha il suo più grande avversario. Proprio oggi che i risultati delle elezioni amministrative lo hanno premiato e i sondaggi lo posizionano come secondo partito se si votasse nelle prossime settimane, il feticcio di Internet rischia di smontargli la sua creatura, il Movimento 5 Stelle. Ha lavorato per anni il leader di M5S, con pazienza e determinazione, utilizzando la rete per avvicinare il disagio diffuso, e non solo fra i giovani, verso la politica tradizionale ormai implosa dopo un ventennio di berlusconismo diretto e indiretto. Avvicinare e poi incamerare in strutture apparentemente aperte ma invece fortemente identitarie, chiuse e controllate dal “centro”. Non da lui, o solo da lui.

Il controllo è esercitato dal suo editore e socio fondatore (per sua stessa ammissione) dell’M5S, Gianroberto Casaleggio, che del controllo attraverso gli strumenti informatici e la comunicazione in rete ne ha fatto professione con la sua Casaleggio associati, azienda specializzata in marketing virale, e-commerce e sistemi aziendali intranet e che da anni pubblicizza senza nessun pudore tecniche di controllo e di condizionamento dei flussi di consenso e di dissenso attraverso la rete. Per avere un’idea del curriculum di Casaleggio e dei suoi soci e delle tecniche da loro utilizzate e dei rapporti aziendali e con determinati salotti non certo marginali italiani e internazionali, basti leggere l’ampia inchiesta pubblicato su Micromega nel luglio 2010.

La loro tecnica di marketing politico, sconosciuta allo scenario politico italiano fino ad oggi, ha ottenuto il risultato in breve tempo di proporzioni inaspettate. Anche perché totalmente incontrastata e ampiamente sottovalutata. Rifiuto del dialogo, del riconoscimento dell’avversario, demonizzazione dello stesso attraverso una campagna virale di informazione tutta diretta all’interno della cerchia di attivisti. Unico terreno di comunicazione (non di scontro) la rete. Sulla rete e solo sulla rete c’è la verità, questo il loro messaggio. E chi fa la verità sulla rete attraverso l’indicizzazione e il posizionamento dei contenuti? Google e gli altri motori di ricerca. E quindi un meticoloso e massivo lavoro di Seo, (Search Engine Optimization), la moltiplicazione dei contenuti su ogni tipo di sito, blog etc etc, in maniera da tenere basse le altre notizie e tenere fra le prime venti le versioni del “movimento”.

Il caso della presunta soluzione islandese alla crisi ne è un formidabile esempio. Leggo in un articolo apparso in un noto giornale on line: Dire che “Gli islandesi… evitarono di svendere il loro paese e di metterlo sotto tutela del Fmi“, oltre ad essere ridicolo è platealmente falso, com’è falso scrivere che “Venne allora indetto un referendum che bloccò la nazionalizzazione (delle banche)”, visto che le banche islandesi sono state nazionalizzate senza colpo ferire e che il referendum aveva come oggetto solo il rimborso del debito estero cumulato da Icesave. Eppure si si mettono le parole “islanda+debito+FMI” su un motore di ricerca escono migliaia di voci in italiano che riportano questa bufalaccia, che da noi è particolarmente diffusa, mentre con ”iceland+debt+IMF” escono articoli e studi aderenti alla realtà, che è quella per la quale proprio il prestito del Fondo Monetario Internazionale è stato uno dei pilastri dell’azione islandese in risposta al fallimento delle proprie banche.

Provare per credere. E’ esattamente come riportato nel brano qui sopra.

Questo tipo di manipolazione dell’informazione sulla rete (non riesco a trovare altro termine) è ovviamente applicato a ciascuno dei temi più “urlati” dal movimento e in particolare a ogni posizione del megafono/leader. Se associamo poi il controllo formale di ogni lista e gruppo (il simbolo è solo di Grillo e non delle liste e lui, e solo lui grazie alle regole disegnate da Casaleggio, lo concede o lo ritira), le deroghe al cosiddetto non statuto (nessun politico da altri partiti e nessuno può fare più di due mandati) che ci si è ben guardati di rendere pubblici (caso Genova con il candidato Sindaco Putti del M5S già nei Verdi e candidato nelle precedenti amministrative con quel partito e caso Bologna con un consigliere M5S eletto in un municipio con due mandati precedenti già espletati sempre con i Verdi), l’onnipresenza di Casaleggio e dei suoi soci/dipendenti nel controllo del dibattito e dei commenti sui siti ufficiali (dal blog di Grillo all’ultimo dei Meet Up) è facile capire come sia stato possibile formare un gruppo di attivisti così coesi, omogenei e chiusi a ogni connessione con l’esterno per quanto riguarda il confronto e le acquisizioni di informazioni che non siano quelle ufficiali fornite da Grillo e Casaleggio.

In questa epoca dove attivismo e militanza sono diventati residuali, un gruppo così monolitico e strutturato e con una tale forza d’urto nella comunicazione in rete (e infatti qui finora si è giocata tutta la propaganda di M5S) e nella manipolazione dei flussi delle notizie ha gioco facile. E assorbe e attira il disagio diffuso verso il sistema politico e l’astensionismo. Ma la rete stessa ha i suoi anticorpi per svelare le manipolazioni. Un po’ lenti, finora, vista l’abituale e cronica pigrizia italiana, ma che da qualche settimana si sono accesi con il moltiplicarsi di domande (puntualmente senza risposta), commenti, notizie varie e rivelazioni su Grillo, Casaleggio e i criteri di selezione di liste e candidati e portavoce locali di M5S. Comincia quindi a fluire, in particolare dai social network, una versione molto diversa della creatura di Grillo & co.

E la reazione è stata scomposta e probabilmente controproducente per M5S. Ovvero la tempesta di insulti, tentativi ossessivi di cambiare discorso, spostare l’attenzione, fino a sfociare a deliri veri e propri, negazioni, balle, fino ad arrivare a tentativi di intimidazioni, calunnie e neanche troppo velate minacce. Centinaia, migliaia, decine di migliaia di commenti (prodotti fra l’altro quasi sempre dagli stessi soggetti spesso con identità multiple) che hanno inondato le pagine di chi ha fatto qualche domanda, abbia espresso dubbi, abbia descritto i rapporti Grillo/Casaleggio/M5S, etc.
Personalmente l’insulto più delicato che mi è stato rivolto è stato quello di essere uno “sciacallo”, l’insinuazione meno calunniosa quella di essere a libro paga del PD e il meglio è stato dato augurandomi una morte fra le peggiori sofferenze.

Il tentativo era quello di “sputtanare” gli interlocutori, i giornalisti, i blogger e chiunque esprimesse dissenso e dubbi. Una tattica antica, negli Usa in particolare, affinata da alcuni multinazionali dell’energia qualche anno fa per azzittire alcuni scienziati che parlavano di cambiamenti climatici. Essendo qui in Italia agli albori dell’uso della rete il tentativo è stato più goffo e controproducente. Controproducente perché si è schiantato nella libertà della rete, nella libera circolazione delle informazioni, nei rapporti liberi fra persone nelle reti sociali.

E Casaleggio & co se ne devono essere resi conto in fretta. E sono andati in affanno. Anche se l’offensiva dei presunti elettori qualunque (con 10 account a testa minimo) rimane invariata, la macchina della propaganda politica grillina si è rivolta a sistemi più tradizionale. I giornali. Anzi, un giornale. Il Fatto. E anche questo inzerbinarsi davanti a Grillo di Travaglio&co sta rivelandosi, ancora più velocemente, controproducente. E’ stata talmente sfacciata la partigianeria del quotidiano diretto da Padellaro (?) da essere segnata all’indice dalla comunità della rete in pochi giorni. E certo l’uscita dal giornale di Telese e la reazione stizzita e scomposta de il Fatto hanno fatto il resto.
Ecco. La tanta osannata rete diventa il principale ostacolo per Grillo e i suoi soci esperti di comunicazione virale. La rete non perdona. Soprattutto chi cerca di controllarla.

Messaggi

  • Innanzitutta la cosiddetta "bufala" - che poi "bufala" lo è fino ad un certo punto - sull’Islanda non nasce sul sito di Grillo, loro l’hanno solo ripresa come tanti altri.

    E l’uscita di Telese dal"Fatto Quotidiano" - peraltro Telese entra e esce da organi di informazione ma anche da appartenenze politiche alla velocità della luce ormai da svariati anni, da portavoce di Bertinotti agli innamoramenti fascistoidi con "Cuori Neri", dalla collaborazione con Mediaset e col "Giornale" di Feltri all’antiberlosconismo "duro e puro" sul Fatto per non parlare delle giravolte su La7, dalla collaborazione con la "rossa" Costamagna a quella con l’iperliberista Nicola Porro - poco c’entra con il presunto appoggio, anche questo molto oltremisura enfatizzato da Orsatti, di questo giornale alla propaganda grillina ....

    Ma al di là di queste evidenti imprecisioni, per non dire peggio, chi è che ha aperto oceani sconfinati ed autostrade a 7 corsie a Grillo ?

    Fosse l’assenza di una sinistra degna di questo nome in Italia ?

    Fosse il fatto, come giustamente sottolinea il sindacalista Cremaschi in un altro articolo pubblicato ieri su queste pagine, che anche la cosiddetta "sinistra radicale" italica è di fatto paralizzata dall’illusione ( ma anche dalla mania "poltronistica" ) di poter fare ancora un qualche tipo di alleanze ( fossero anche solo locali) col Pd ?

    Basti guardare, roba di questi giorni, i cincischiamenti del neo-sindaco di Genova Doria - sostenuto elettoralmente solo pochi mesi fa da tutta la "sinistra radicale" ed anche da parte dei movimenti - rispetto al terzo valico della Tav ...

    Altri spazi sconfinati per Grillo, oltretutto nella sua città di origine e residenza, nella quale non era ancora riuscito a "sfondare" ....

    • I grillini sono fascisti infami.

      Chi li difende o li sostiene avrà una colpa gravissima.

      Sugli errori del passato nulla da dire.

    • Peccato che gli "errori del passato" siano in larga parte anche gli errori del presente ... l’esempio genovese docet.

      E comunque il "fascisti infami" mi sembra francamente una esagerazione ...

      Ed in ogni caso il fenomeno grillino, certamente al momento eccessivamente enfatizzato anche nei sondaggi, non si ridimensiona semplicemente abbaiando alla luna.

      Ma con atti pesanti e concreti, a partire dal rifiuto totale di ogni rapporto col Pd.

      Chissà com’è che che a Napoli con De Magistris e a Palermo con Orlando i grillini non hanno sfondato ?

      Fosse perchè certi spazi, senza e contro il Pd, erano già occupati ?

    • Non è a Palermo e Napoli ma in tutto il sud che i grillini non hanno sfondato.

      Sul caso di Genova Rifondazione ha deciso di dare il sostegno esterno solo dopo l’esito delle primarie alle quali non abbiamo partecipato.

      Sui rapporti con il Pd la linea è: unire la sinistra che sia alternativa la Pd e al governo Monti.

      Sui grillini, io li trovo molto pericolosi a partire dal loro statuto di stampo fascista. L’articolo poi parla di creazione di opinioni tramite l’utilizzo trol su internet e altre tattiche ampiamente testimoniate

    • beh, se "l’opinione creata tramite trolls" è il no alla Tav, il no all’Imu, la fuoriuscita dall’euro, la difesa pertinace dell’art.18, la contrarietà ad ogni forma di precariato, il no senza se e senza ma a discariche ed inceneritori e cose simili, viva i trolls ...

      cioè tutte cose sulle quali la "sinistra radicale" cincischia per non perdere completamente il rapporto col Pd ....

      e non vale solo per Vendola, a scanso di equivoci ....

      Grillo sarà pure di destra, del resto proviene dal Partito Liberale .... ma agita spesso i temi che la "sinistra" ha abbandonato o sui quali si dà ai peggiori contorsionismi ... sempre per il motivo che dicevo prima ....

      anche sta storia che si supplica Bersani di uscire dall’appoggio a Monti .... come se in Grecia Syriza chiedesse la stessa cosa al Pasok .... sai gli ortaggi che si prenderebbe .... se non peggio ....

    • K tu saresti pronto a sostenere alba dorata pur di andare in c... a rifondazione.

      Grillo non agita nulla contro l’articolo 18 o altro. Non esistono sul territorio, sono contrari alle proteste di piazza ecc.

      I troll servono a pompare il fenomeno mediatico Grillo.

      Cmq ance Tsipras disse al Pasok di rifiutare il memorandum, quando il Pasok era principale forza di governo. Mica poi si sono alleati. Un partigiano che chiedeva a un fascista di non sparare era forse un venduto?

    • No .... ti sbagli ...

      Parlo da profondamente deluso .... e da incazzato ....

      Grillo e "Alba dorata" non c’entrano una minchia tra loro ...

      E lo sai benissimo pure tu ... se proprio vogliamo fare una similitudine un pò forzata, Grillo può somigliare alla primissima Lega ...

      Ed anche lì, chi fu che lasciò spazi sconfinati al Bossi giovine ?

      Forse il Pci, poi Pds, che aveva abbandonato - in nome di una politica tutta salottiera e televisiva, oltre che del tutto subalterna ai "poteri forti" di allora - ogni agire politico nel territorio ?

      Quando lasci scientemente spazi, è normale che qualcuno li occupa ....

      Quando sei ambiguo sugli obiettivi, è fatale che qualcuno si appropria, anche solo strumentalmente, degli obiettivi sui quali non sei conseguente ...

      Che dice, ad esempio, Rifondazione sulla Ue e sull’euro ?

    • Sull’euro c’è un dibattito interno.

      Chi è più vicino alle posizioni espresse anche recentemente da Brancaccio, chi invece più verso quelle di Syriza.

      In Grecia credo che uscire dall’euro sarebbe stato un dramma, dato che il paese non produce alcun tipo di energia e avrebbe dovuto importarlo dall’estero. Anche in Italia io personalmente nutro dei dubbi relativi alla fortissima inflazione che ne deriverebbe, più altre problematche. Cmq converrai con me che il punto non è tanto euro si euro no ma è attuale sistema politico-economico-sociale si o no. Credo che molti conservatori europei e americano vedano di buon occhio l’implosione della Ue.

      Vai fuori dall’euro per fare politiche protezioniste e ultra conservatrici.... non risolvi granchè.

      Su grillo e Lega hai ragione ma la propaganda leghista non si discosta da quella di Le Pen in Francia (leggiti uno dei suoi ultimi comunicati sull’arrivo di disperati dall’Africa, altro che Bossi).

      Senza contare che la loro struttura interna è fascista, in quanto gerarchica in favore del leader migliore della massa.

    • "Senza contare che la loro struttura interna è fascista, in quanto gerarchica in favore del leader migliore della massa."

      Perchè questa cosa nella "tradizione comunista", anche italiana, non c’è mai stata .... l’uso del termine "il migliore" in politica chissà da chi deriva ?

      Per favore, non ci inventiamo assurdità ...

      Grillo si combatte facendo opposizione politica e sociale VERA, senza cincischiamenti col Pd, nemmeno sul piano locale, ed essendo presenti sul territorio ed esprimendo posizioni politiche nette e chiare ...

      Ad esempio, mandando a cagare Doria a Genova e la sua politica filo Tav ....

      Ed appoggiando apertamente, senza se e senza ma, i sindacati di base .... quando invece all’ultimo congresso Cgil ci si è addirittura schierati con la maggioranza e contro la stessa Fiom ...

      Ed anche su questa Europa, euro o non euro, più chiarezza .... il pareggio di bilancio obbligatorio, il fiscal compact, il patto di Lisbona tolgono ogni sovranità agli stati ...

      Lo si vuole dire con la necessaria nettezza .... e con la consapevolezza che questo significa una rottura netta col Pd ?

      Ste cose ormai le dice con estrema chiarezza anche Bertinotti ... ma Rifondazione no ....

      E Grillo ne approfitta .... e non è che dandogli del "fascista" si risolve il problema ....

      Ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire ....

    • K presumo sia male informato.

      Non è vero che all’ultimo congresso CGIL rifondazione ha sostenuto l’attuale maggioranza.

      Rifondazione è stata da sempre contraria a tutti i trattati europei da te citati.

      Sulle alleanze siamo contrari a qualsiasi accordo nazionale con il Pd. E cmq non credere che Grillo peschi tra i dissidenti di sinistra. In tal senso il caso di Parma è emblematico. Ma ognuno crede ciò che vuole. Poi non confonderei il livello locale con quello nazionale. A Torino non c’era nessuna possibilità di accordo con Fassino. A Genova abbiamo deciso per un sostegno esterno a seguito delle primarie.

      Sul m5s. Quando il padrone del movimento (punto 3 del loro statuto) ha il controllo totale sugli altri in base alle sue presunte massime qualità morali e politiche come lo chiami?

      Qui al sud fa un caldo che si muore: sarà colpa di Rifondazione?

    • Che all’ultimo congresso della Cgil Rifondazione abbia appoggiato la maggioranza non c’è dubbio alcuno ...

      Non a caso la corrente interna "Lavoro e Società", che a quel congresso faceva appunto parte della maggioranza Cgil, è anche una delle componenti della Federazione della Sinistra.

      Che poi molti compagni di Rifondazione abbiano ritenuto più coerentemente di schierarsi con la minoranza ( formata dalla Fiom, dall’allora dirigenza della Fisac dei bancari, e dalla corrente "28 Aprile" di Cremaschi) non cambia la sostanza del problema .... come non lo cambia il fatto che recentemente anche "Lavoro e Società" sia entrata in conflitto con la Camusso ....

      E questo è solo uno dei tanti contorsionismi opportunistici di Rifondazione ...

      A Parma, dove peraltro il candidato sindaco del centrosinistra era manco a farlo apposta un banchiere ( o banchieri o industriali o magistrati o ex democristiani, possibile che da queste categorie non si scappa quasi mai ?), i grillini hanno vinto drenando sì una parte significativa del voto in libera uscita dal centrodestra ma anche tantissimi voti di sinistra che non intendevano votare per il banchiere ...

      C’era poi tutta la questione della battaglia locale contro un inceneritore rispetto al quale sia il Pdl che il Pd avevano la stessa identica posizione favorevole ... e rispetto al quale i grillini invece vantavano una posizione storica nettamente contraria ....

      Ripeto, Grillo si combatte comprendendo gli errori che hanno portato a questo suo innaturale "allargamento" ..... non accodandosi alla campagna strumentale del Pd che lo dipinge di "fascista" ....

      Altrimenti questa campagna demonizzante diventa tutta pubblicità gratuita per lui ....

    • Sulla CGIL hai informazioni sbagliate. Rifondazione è sempre stata storicamente vicina alla mozione che presentava Rinaldini segretario generale. Tant’è che i rapporti con quest’ultimo sono ottimi e partecipa spessissimo alle nostre iniziative (ultima in ordine di tempo marcia e dibattito la settimana scorsa a Pomigliano, in occasione della festa provinciale di liberazione).

      Lavoro e società non è Rifondazione ma una componente ultra minoritaria della Federazione, cui non nascondo i problemi. Ma detto questo Rifondazione non si è mai schierata al congresso con la Camusso.

      Su Grillo a Parma. I grillini non erano (se non in minima parte) presenti alle proteste di piazza contro la precedente amministrazione. Quell’esperienza si è catalizzata attorno alla candidatura della Roberti, sostenuta anche da Rifondazione. I grillini hanno avuto vantaggio dalle performance ridicole del loro padrone Beppe Grillo.

      Hanno raccattato voti tra le file del centro destra e della lega, di cui ricalcano i discorsi (ultimo in ordine di tempo quello sugli africani che ci invaderanno a breve, di chiaro stampo xenofobo). Inoltre a livello nazionale sostengono sempre l’estrema destra che sia Casa Pound o Forza Nuova.