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Comunicato stampa del network Telestreet

Publie le giovedì 25 settembre 2003 par Open-Publishing

Il 19 settembre 2003 i funzionari del Ministero della Comunicazione sono
andati a sequestrare gli strumenti di trasmissione di DISCO VOLANTE, una
televisione di strada di Senigallia. Per la cronaca aggiungeremo che, la
telestreet di Senigallia, è stata creata con l’aiuto di istituzioni
pubbliche locali ed é animata da portatori di handicap della costa
marchigiana.

Il 26 settembre 2003 i guardiani del monopolio Fininvest hanno annunciato il
loro intervento a Peccioli, un piccolo villaggio in provincia di Pisa, per
apporre nuovi sigilli. Ancora per la cronaca Peccioli Tv e’ una televisione
comunitaria ad accesso pubblico, allestita dall’amministrazione locale per i
propri cittadini.

Ma, non é proprio nostra intenzione fare del vittimismo.
Se c’é una vittima qua é il governo del dittatore-clown.
Sono alla frutta.

La banda che ha occupato illegittimamente i posti del potere con elezioni
truccate, da una comunicazione truccata,
ora tenta disperatamente di barricarsi dentro le stanze dei bottoni mentre
dall’intera società italiana sale ogni giorno più forte il disprezzo, la
rabbia il furore.

A compimento della occupazione privata di ogni spazio pubblico, il governo
si prepara a portare in parlamento una legge che prende il nome del
capomanipolo Gasparri ed é stata concepita dalla Cupola di Mediaset con lo
scopo di sancire forever l’occupazione del Mediascape.

Vogliono riempire i nostri occhi le nostre orecchie: le nostre teste con la
merda confezionata da un esercito di brunovespa.
Hanno licenziato chiunque avesse il coraggio di dire parole non omologate
dalla Cupola, ora aggrediscono quei pochi
giornalisti che cercano ancora di fare il loro mestiere, hanno sottomesso e
devastato la RAI, hanno convogliato il fiume dei danari pubblicitari verso
l’azienda del boss. Credono di dominare incontrastati l’Infosfera.

Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi.
Mentre i gasparri preparavano la blindatura nell’alto dei cieli televisivi,
sulla terra si moltiplicavano silenziosamente le telestreet. Prima una, poi
due, poi tre, poi sette, poi trentaquattro, poi ottantasei. Oggi sono più di
cento le televisioni di strada, che proliferano nei quartieri delle città
italiane.

Minuscoli vascelli dotati di telecamera, mediattivisti inarrestabili
registrano frammenti di vita quotidiana e ricompongono un patchwork di
comunicazione pubblica, che il regime credeva di aver cancellato e
dissolvono dal basso le fondamenta stesse del castello Berlusconi-Murdoch.
L’imperatore sbronzo e i suoi servizievoli vassalli dispongono di capitali
enormi, e danno ordine alle guardie di sequestrare tutte le fionde
televisive, che come funghi spuntano nel regno.

Ma sappiamo che, quando arriva Davide, Golia ha i giorni contati.
Ci vuole tempo, ma va sempre a finire così.

Telestreet Network

www.Telestreet.it

Giancarlo Vitali - 335/5735441