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10 ottobre 2003
COMUNICATO STAMPA
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI di Milano e Provincia
Questa mattina, dopo aver chiuso per la prima ora di lezione numerose
scuole, più di 10mila studenti sono partiti in corteo da L.go Cairoli,
piazza storica del movimento studentesco.
Nonostante le intimidazioni ricevute dal preside Gallio, ad aprire il
corteo era l’Agnesi, dopo la mobilitazione nella scuola contro la
riforma Moratti il preside aveva infatti fatto girare una circolare che
difffidava gli studenti a prendere parte a mobilitazioni interne o
esterne alla scuola.
Il corteo, aperto da un coloratissimo strisione che recitava "LA RIFORMA
UCCIDE LE MENTI. L’ERBA NO", si è diretto come prima tappa verso la sede
dell’ Asssociazione Italiana Editori, responsabile dell’aumento
indiscriminato e illegale dei libri di testo.
Contemporaneamente a poche decine di metri la sede della SIAE veniva
imbrattata da palloncini di vernice gialla, una piccola sanzione dal
basso per chi controlla il copiright.
Il corteo ha sfilato per le vie del centro di Milano svegliando gli
intorpiditi lavoratori con la prorpia musica e il prorpio secco NO alla
riforma Moratti, al copyright, alla scuola privata, alle continue
negazioni di diritti, alle intimidazioni nelle scuole, per la
riappropriazione dei saperi e dei luoghi di cultura , per un futuro che
sia nostro e che sia deciso da noi e non imposto dall’alto da una
schiera di potenti asserviti a logiche neoliberiste, di guerra e mercato.
La fine del corteo era stata prevista all’università Statale, dove per
l’ennesima volta abbiamo trovato ad aspettarci davanti alle porte
d’ingresso le forze dell’ordine schierate.
Non possiamo tollerare che davanti a nessun luogo di libertà e cultura
ci siano sbirri a bloccarci il passaggio, non possiamo tollerare che
agli studenti venga negata la possibilità di fare assemblee dentro le
proprie università.
Dopo qualche tensione e molta pressione il blocco è stato sfondato da
una moltitudine di studenti armata solo dei propri corpi e dei propri
sogni, l’università è dei suoi studenti e nessun poliziotto potrà mai
impedirci di entrarvi.
Il cortile si è così riempito di studenti rendendo finalmente libero un
luogo che da troppo tempo ci impediscono di vivere, la musica ha invaso
la statale e le tristi mura hanno per un paio d’ore vibrato al ritmo
delle nostre voci e della nostra musica, festeggiando la nostra
vittoria contro chi ci vorrebbe a testa bassa, passivi davanti a riforme
che rovinano e dettato il nostro futuro.
Non tollereremo mai più queste logiche, non tollereremo mai più
operazioni come quella di pochi giorni fa al liceo Virgilio di Roma,
come le intimidazioni all’Agnesi, come gli sbirri nelle nostre scuole.
Saremo disobbedienti nelle piazze, disobbedienti nelle nostre scuole, il
futuro è nostro e lo decidiamo noi!
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI di Milano e Provincia