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DIAVOLI E UNIONI CIVILI

par Lucio Galluzzi

Publie le domenica 24 gennaio 2016 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

"GUAI A VOI FALSI E IPOCRITI"

“Un ginecologo le ha estirpato il figlio e lo ha buttato via”, scriveva Dreyfus sulla prima pagina di Libero il 18 febbraio 2007. “Lei proprio non voleva, si divincolava… Aveva gridato invano: ‘Se uccidete mio figlio, mi uccido anch’io’”
La realtà era che la ragazzina tredicenne, tossicodipendente, rimasta incinta, aveva firmato, con la madre, la richiesta di poter abortire.
Dreyfus è melodrammatico, compulso nell’immaginare scene mai viste che però descrive come ne fosse il primo testimone.
Il Dreyfus del 2007, nel 2004 era Betulla e nell’estate di quell’anno, sempre su Libero, racconta un’altra allucinazione sua: “Verso le 18 di giovedì, alla scadenza dell’ultimatum, Enzo viene bendato…Baldoni si strappa la benda, getta la kefiah palestinese che gli avevano messo indosso. E si batte… mentre Enzo si contorce e grida, gli sparano alla schiena, alla testa”
Dreyfus, alias Betulla, descriveva così la morte di Enzo Baldoni, giornalista rapito e ucciso in Iraq il 26 agosto 2004.



Come nella prima "visione", il veggente racconta di contorcimenti e del divincolarsi di qualcuno.
Il racconto sulla morte di Enzo Baldoni, fatto da Betulla-Dreyfus è completamente inventato.
Ma c’è di più. La scena è costruita ad "arte", ordinata dagli uomini che dirigevano il SISMI, per dimostrare che i Servizi Segreti Militari Italiani erano sul punto di liberare Baldoni, ma lui aveva tentato una fuga ribellandosi e rovinando tutto.
Il Sismi di 11 anni fa era quello di Nicolò Pollari e Pio Pompa e in quei giorni del rapimento di Baldoni, aveva messo in giro la falsa voce che esisteva un video nel quale si vedeva quella scena.
Era tutto falso. Si chiama ’intossicazione informativa’.
Ad Al Jazeera, dai rapitori, non era stato mandato alcun video, come millantato dal Sismi, ma solo un fotogramma con Enzo morto.
Baldoni fu ucciso due volte: la prima dai terroristi dell’esercito islamico dell’Iraq.
La seconda da chi ha scritto, su Libero di Vittorio Feltri, di Enzo come "un pirlacchione", un fannullone amante delle emozioni forti, sbattuto in prima pagina sotto il titolo "VACANZE INTELLIGENTI".
Morto a causa della sua stoltezza ed impulsività.
La realtà è che Baldoni era stato rapito mentre si trovava dentro un convoglio della Croce Rossa, fin a quel momento considerata bandiera sicurissima in zone di guerra.
La vicenda di Baldoni, inventata da Betulla-Sismi è solo la più sconcertante della "carriera" del già Dreyfus.
Il 17 febbraio 2003, a Milano, agenti della Cia rapiscono l’Imam Abu Omar e la Procura di Milano apre un’inchiesta su alcuni "giornalisti" troppo vicini al Sismi.
Il più vicino di tutti è Dreyfus, collaboratore di Pollari e Pompa, con il nome in codice "Betulla", talmente fedele da meritarsi 30 mila euro come compenso; ma era "solo un rimborso spese".
Betulla si vanta di aver dato una mano ai Servizi Segreti nella liberazione di italiani rapiti dopo la morte di Baldoni: nel 2004 Simona Pari e Simona Torretta, nel 2005 Giuliana Sgrena.
Quali sarebbero i magici contatto che Betulla ha?
Un giornalista della TV araba Al Jazeera, Imad El Atrache [nome in codice: "Cedro"].
Il "capolavoro" di Betulla è del 2006: la diffusione di una falsa notizia ispirata da Pompa [funzionario Sismi, nome in codice: "Shadow"], ombra di Pollari direttore del Servizio.
Romano Prodi, da Presidente della Commissione Europea, aveva autorizzato le "extraordinary renditions", i rapimenti Cia dei sospetti terroristi: non è vero, ma Pollari ordina e Betulla esegue e scrive.


Durante le indagini sul sequestro di Abu Omar, Betulla, su richiesta di Pompa-Shadow, entra in azione con una specialità sua: spiare i magistrati.
Va dai PM che stanno indagando, Armando Spataro e Federico Pomarici, chiedendo loro un’intervista.
Il suo vero intento era quello di scoprire che cosa quei magistrati sapessero del coinvolgimento del Sismi, per poi riferirlo a Pompa-Shadow e Pollari.
Pomarici e Spataro fingono di non capire, ma già avevano intercettato la telefonata nella quale Pompa-Shadow strapazzava Betulla facendogli ripassare la lezione, poco prima della falsa intervista.
Betulla viene poi intercettato subito dopo quella falsa intervista, mentre "relaziona" a Pompa ed è oltre la ridicolaggine cialtrona: "E’ stata un’ora di confronto durissimo... Ma io ho retto il colpo!..."
Per questa sua esibizione, Betulla viene accusato di favoreggiamento, processato patteggia una pena a sei mesi di reclusione.
La Legge vieta ai giornalisti di lavorare per i Servizi.
L’Ordine dei Giornalisti lo sospende per un anno.
L’Ordine Nazionale lo radia, ma lui se ve ne via prima.
Comunione e Liberazione a Rimini lo acclamano eroe. Il CentroDestra a Milano lo propone per il premio Ambrogino d’Oro, Berlusconi lo candida nel 2008 alla Camera e poi lo mette, insieme a Stracquadanio al Ministero dell’Istruzione, Consigliere di Fiducia della Gelmini.
Feltri lo tiene al Giornale e continua a farlo scrivere.
Stessa cosa fa Sallusti, piazzandogli in prima pagina le bugie sull’aborto della ragazzina e il giudice.
Sallusti viene poi condannato, proprio per le falsità pubblicate, si prende 14 mesi di carcere, la Cassazione conferma la sentenza [motivazione 41249] e scrive: "Spiccata capacità a delinquere, dimostrata da tanti precedenti e dalla“gravita della campagna intimidatoria e diffamatoria condotta nei confronti del giudice Giuseppe Cocilovo quando nel 2007 dirigeva Libero."
Napolitano poi lo grazia. 
Dreyfus/Betulla sono i nomi in codice di Renato Farina, nato a Desio, nella Brianza più tossica, il 10 novembre 1954. Nel 1978 comincia a scrivere sul settimanale di Comunione e Liberazione "Il Sabato" ed è lui per primo in Italia a informare sulle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Va a lavorare poi con Gad Lerner a "Milano Italia" e in seguito con Feltri [definendolo "un genio del giornalismo"] al Giornale e poi da vicedirettore a Libero.
Renato Farina non ha ancora smesso di sprecare carta del contribuente perché non può comprendere che la carta costa e continua a farla inchiostrate di porcherie.
E’ di oggi la sua ultimissima intuizione d’altissima teologia sociale, riportata dal solito gazzettino igienico ed è riferita alla Unioni Civili: "CI SONO COPPIE VOLUTE DA DIO [famiglia tradizionale, NdA] E ALTRE DAL DEMONIO".
Di certo, dopo questa puttanata, con il curriculum vitae che possiede, gli angeli custodi celesti di Comunione e Liberazione lo proclameranno subitissimo santo, da domani sarà nuovamente invitatissimo alla Zanzara di Cruciani e Parenzo per insegnare a quel pubblico il valore divino del pene inserito esclusivamente nella vagina e per fini strettamente procreativi, che il retto è veicolo di malattie diavolesche, vaso innaturale che gli infernali omosessuali adoperano per far piangere sangue a Madonnina di Civitavecchia, ai veggenti di Medjugorje e soprattutto a Paolo Brosio.
Benedetti siano i Demoni, semper.

Archivio: 

L’agente "betulla" e l’omosessualità: imbarazzante renato farina a "la zanzara" - 19 apr.2012


Piero Ricca contro Renato Farina (momento cult!)

Marco Travaglio contro Renato Farina


Annarella show contro Bossi e Farina


BALDONI: “UN COLPO IN TESTA AL GIORNALISTA CHE CERCAVA BRIVIDI IN IRAQ”

fonti: il fatto quotidiano, la zanzara-radio 24, youtube, wikipedia, La Stampa, Repubblica, Corriere della Sera, Il Manifesto


Lucio Galluzzi

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