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Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!»
par M.P.L. - Movimento Popolare di Liberazione
Publie le sabato 7 luglio 2012 par M.P.L. - Movimento Popolare di Liberazione - Open-Publishing8 commenti
L’8 luglio il Movimento dei Forconi siciliano attraverserà lo Stretto di Messina. Si bloccherà la Salerno-Reggio Calabria? Sarà bloccato lo stretto? Dipenderà da diversi fattori, due su tutti: dalla forza d’urto che i Forconi sapranno mettere in campo e dalla reazione del governo Napolitano-Monti.

Una delegazione del Mpl sarà coi Forconi, nella modestia delle nostre forze, a dare manforte. Tra i primi, nel gennaio scorso, tentammo di contrastare la miserabile campagna di diffamazione che fu orchestrata per metterli in cattiva luce. Erano mafiosi, ricordate? Quelle calunnie caddero presto, anche grazie alla potenza che i Forconi seppero mettere in campo e, successivamente grazie alla limpida tenacia con cui hanno tentato di tenere accesa la loro fiaccola. Una fiaccola che si è tentato di spegnere, senza successo, con una spietata congiura del silenzio.
Se il Movimento dei Forconi è ancora vivo non è solo per la generosità di un pungo di uomini coraggiosi come Ferro e Scarlata. Il Movimento è tenuto vivo dal sostegno ampio di buona parte del vessato popolo siciliano.
L’8 luglio e i giorni seguenti i Forconi si giocano molto. Forse si giocano tutto. Di contro alla lenta agonia a cui li ha condannati la grande coalizione destra-centro-sinistra che di fatto ha scelto di stare dalla parte del regime, i Forconi hanno scelto la battaglia, deliberatamente lanciando il guanto di sfida.
Sappiamo, sanno, che da soli non possono vincere. La loro azione, agli occhi dei più che ogni giorno subiscono supinamente le angherie e le ingiustizie, può sembrare folle e disperata. Ma una lucida follia, quelli di uomini semplici che gettano se stessi nella mischia proprio per svegliare siciliani e italiani, per spingerli alla sollevazione.
Noi ci saremo, poiché ci sono momenti in cui stare alla finestra non è essere neutrali, ma complici della banda di malviventi che governa questo paese.
O la va o la spacca.
M.P.L. - Movimento Popolare di Liberazione
http://sollevazione.blogspot.it/2012/07/se-questo-paese-deve-saltare-che...
VIDEO :
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=wHw7VK5AzxE
Forconi a Messina. Annunciato rallentamento dei trasporti sullo Stretto
E’ passata da poco a Messina la carovana di automezzi del Movimento dei Forconi con a capo Mariano Ferro. I Forconi hanno attraversato la città dello Stretto e si sono diretti verso la Prefettura per una lotta che il leader del Movimento definisce “un’azione per riscattare la dignità di un popolo e di una terra”. La carovana equipaggiata di megafoni, e bandiere della Trinacria vuole sensibilizzare l’opinione pubblica.
La prossima "battaglia" si terrà a Villa S. Giovanni. Mariano Ferro ci da un’anteprima: “Chiederemo agli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che incontreremo fra poche ore, di raggiungerci al presidio di 5 giorni che si terrà in Calabria per aiutarci a bloccare le auto Fiat, provenienti dalla Polonia, e che vogliono raggiungere la Sicilia. E’ vergognoso -prosegue Ferro- che la Fiat abbia chiuso solo in Sicilia; ci sarà un rallentamento dei trasporti da Villa S. Giovanni verso l’Isola”.
La carovana il 28 giugno è partita da Gela, nei pressi del petrolchimico Eni, raggiungendo Agrigento, il giorno successivo Marsala e Trapani. Giorno 30 giugno ha sostato a Capaci per commemorare il giudice Falcone. E poi via, di nuovo in auto fino a Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Catania, Enna. Ed oggi è stata la volta della città dello Stretto. Prossime tappe: Termini Imerese e Villa S. Giovanni.
“Domenica prossima ci riuniremo , alle 10.00, alla stazione marittima di Messina per poi traghettare verso Villa San Giovanni, dove organizzeremo un presidio di cinque giorni – ci conferma Mariano Ferro - . Con lo sciopero di gennaio non abbiamo ottenuto nessuna risposta dal governo nazionale, anzi la situazione è peggiorata.” Non a caso la prossima tappa dei Forconi è appunto Termini Imerese. La grave situazione degli operai dello stabilimento Fiat è, secondo il leader del Movimento, un esempio della cattiva gestione politica dell’Isola, e dichiara che “gli operai dello stabilimento Fiat sono stati presi in giro ed abbandonati al loro destino. Contro questo governo nazionale e locale che ci sta prosciugando da ogni nostro legittimo diritto e che continua a restare attaccato tenacemente alle poltrone del potere, siamo disposti ad usare tutte le armi, anche le loro stesse armi se è il caso: non escludiamo, tuttora, la nostra entrata nel campo della politica”
“La Sicilia sarà coinvolta il meno possibile – prosegue Ferro, riguardo al presidio in Calabria - ci saranno solo dei rallentamenti nella circolazione stradale, per consentire i volantinaggi. Cominciamo di nuovo la guerra e vedremo come andrà a finire". In questo momento la carovana di auto si sta dirigendo verso i comuni del litorale tirrenico per raggiungere entro stasera Termini Imerese
http://calabria.indymedia.org/article/6658
VIDEO :
http://www.youtube.com/watch?v=ILMo4lIZFgk&feature=player_embedded
Messaggi
1. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 8 luglio 2012, 16:13, di Giulia
Ci vuole coraggio, in Sicilia ed in genere al Sud, per fare quello che stanno facendo i Forconi.
La Sicilia è stata munta per bene, la condizione del Sud è stata funzionale al sistema, si è voluto che restasse arretrato.
Il Sud ha sempre dato mano d’opera al Nord, e i soldi destinati al Sud, sono solitamente e ironicamente ritornati al mittente. Senza gli "omertosi terroni", i polentoni avrebbero le pance molto più sgonfie.
Tornando ai Forconi: esistono da poco più di un anno, sono l’unica voce popolare che si sta scagliando contro il sistema.
Forse non saranno loro a fare la rivoluzione, ma sicuramente sono un esempio e un precedente.
Giulia
1. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 8 luglio 2012, 21:28
DAL PRESIDIO DEI FORCONI A VILLA SAN GIOVANNI
Dalla delegazione del MPL :
http://sollevazione.blogspot.it/2012/07/dal-presidio-dei-forconi-villa-san.html
2. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 9 luglio 2012, 18:01
Movimento dei Forconi sbarca in Calabria: presidi e blocchi stradali
Bloccata Villa San Giovanni. Il presidio si e’ spostato dalla Sicilia, ma continua quella che i manifestanti siciliani chiamano "la lotta del popolo meridionale onesto contro un governo ladro e massonico".
Ingrandisci la foto
Il messaggio di uno dei manifestanti dei Forconi. Il presidente della Repubblica Napolitano che ha scelto Monti pe salvare l’Italia dallo sfascio.
Roma - Il movimento dei Forconi si e’ spostato dalla regione Sicilia di origine alla Calabria, ma la lotta dei manifestanti antigovernativi continua.
Come si legge su YouReporter.it, il gruppo di Franco Crupi, Mariano Ferro e Peppe Scarlata si e’ spostato in massa dalla Sicilia verso la Calabria, dove ha stabilito il suo presidio. La protesta ha provocato per ora qualche rallentamento per il traffico.
Fino al 12 luglio le proteste si terranno a Villa San Giovanni: "la lotta del popolo meridionale onesto contro questo governo ladro e massonico" continua, dicono gli organizzatori.
"Vogliamo attuare la nostra protesta - ha detto all’Ansa il leader del movimento, Mariano Ferro - senza provocare disagi. Un dato e’ certo, comunque: le nostre rivendicazioni per la Sicilia sono state tutte disattese".
Insieme al nutrito gruppo dei Forconi sono presenti anche membri del Movimento Onda Calabra, una delegazione del Movimento Popolare di Liberazione ed alcuni simpatizzanti del movimento laziale "Dignita’ Sociale" di Danilo Calvani.
3. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 10 luglio 2012, 11:13
Forconi terzo giorno di protesta, Ferro: "La rivoluzione gentile non esiste"
Pronti a bloccare tutto
10 luglio 2012 - Terzo giorno di protesta oggi per i Forconi. Continua, infatti, il presidio a Villa San Giovanni in Calabria dove un folto gruppo di Forconi sta continuando a rallentare il traffico dei traghetti e dei tir in marcia verso il continente: “Ad oggi – dichiara a BlogSicilia Mariano Ferro leader del Movimento – ancora nessuno si è fatto sentire, per questo forse da oggi stesso cominceremo a bloccare o quantomeno a rallentare almeno per mezza giornata il traffico. Poi in vista del week end il traffico dei mezzi pensanti aumenterà progressivamente. Insomma qui o si chiude tutto o se ne fregano tutti.
Qualcuno ci ha anche criticati, dicendo che il blocco dei traghetti sta causando dei disagi anche in Sicilia. Ma qualcuno mi vuole spiegare in che modo possiamo ribellarci al sistema? Attualmente non siamo in tanti, ma un numero sufficente per bloccare tutto”.
Domani, fa sepere Mariano Ferro, arriveranno degli autobus da Modica e Rosolini: “La rivoluzione gentile non estiste. Dobbiamo fare la guerra allo Stato. Sono tutti una massa di ladri, l’unica cosa che interessa al Governo e riempire le casse dello Stato. Siamo pronti a bloccare tutto”.
10 Luglio
Loredana Ales
http://palermo.blogsicilia.it/forconi-terzo-giorno-di-protesta-ferro-la-rivoluzione-gentile-non-esiste/93252/
4. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 10 luglio 2012, 19:13
comunicato - stampa 10 Luglio 2012
Il Comitato Nazionale No Debito esprime la propria solidarietà al presidio di lotta in corso a Villa San Giovanni.
Siamo convinti di dover lavorare per unificare tutte le lotte per i diritti sociali e la democrazia, contro la politica dei sacrifici imposta dal governo Monti.
Comitato Nazionale No Debito
5. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 11 luglio 2012, 11:18
DAL PRESIDIO DEI FORCONI (2)
Siamo oramai giunti al terzo giorno del presidio dei Forconi a Villa San Giovanni. Sotto una calicola insopportabile, accentuata dal fatto di essere sull’asfalto, gli attivisti dei Forconi continuano generosamente la loro battaglia.
Come mostra il nostro video la modalità perseguita è di bloccare in modo intermittente il transito, dei mezzi pesanti e delle vetture. Si tenga conto che ciò avviene aggirando il diniego categorico delle forze di polizia le quali hanno detto chiaro e tondo che in caso di blocco totale sarebbero intervenute in maniera pesante. Così, non appena si forma una fila consistente di mezzi, i Forconi lasciano che gli automezzi defluiscano.
Ad ogni stop si discute coi cittadini, siano essi camionisti al lavoro o turisti. Si spiegano le ragioni della protesta. La simpatia è generale, quella dei camionisti è aperta solidarietà. Sono essi per primi a spegnere i motori contribuendo a fermare il traffico.
Questa vicinanza i Forconi l’avevano vista e sentita nel corso della carovana che ha attraversato la Sicilia e che ha preceduto il presidio.
Ma questa simpatia è restata una solidarietà a parole.
E’ triste dirlo, ma i Forconi sono soli, ostracizzati dai partiti, dimenticati dai media, abbandonati nel momento decisivo anche dai tanti siciliani che pur simpatizzano con la loro lotta. Ed essi sono i primi a rendersene conto. E di questo si discute, tra una pausa e l’altra del blocco, tra i Forconi venuti qui, a Villa S. Giovanni.
Che fare quando non si possiede la forza sufficiente per sferrare un colpo contundente al governo Monti e al sistema? Cosa fare per coinvolgere cittadini e movimenti? Un’altra domanda s’insinua: dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato, da gennaio in qua?
E’ evidente che dalla straordinaria battaglia dei blocchi di gennaio, passando per la grande manifestazione di Palermo a marzo, il movimento dei forconi ha conosciuto un riflusso. Il potere ha reagito come suo solito, con l’inganno, ostentando finte aperture alle loro richieste, e poi blandendo il bastone. Chiara era la tattica: non potendo portare un attacco frontale data l’ampiezza della rivolta siciliana, si era scelta la tattica di prendere il movimento per stanchezza e sfinimento.
Vorremmo sbagliarci ma l’impressione è che, per il momento, questa tattica, ha pagato.
Tra i militanti più in vista dei Forconi la riflessione è dunque aperta. Nessuno si nasconde che ci sono stati errori, che è stata sottovalutata la questione di dare una organizzazione più efficiente al movimento. Che c’è stato un eccesso di "movimentismo". Alcuni sostengono che si sarebbe dovuto battere il ferro quand’era caldo, che bisognava "alzare il tiro" quando il movimento aveva la massima forza.
Ci sarà modo di tirare un bilancio e di capire come andare avanti. Nel frattempo il presidio continua. S’è detta una cosa e s’ha da fare. Ragionare si deve ma senza mai arrendersi. Non fosse che per questo ci sentiamo di ribadire: Viva i Forconi!
http://sollevazione.blogspot.it/2012/07/dal-presidio-dei-forconi-2.html#more
ULTIMORA da #avolainlotta
Apprendiamo che i Forconi sono stati violentamente caricati da due veicoli intenti a tutti i costi a superare il blocco. Il risultato: due manifestanti sono stati soccorsi dall’ambulanza (vedi foto).
Così scrive Renato Chiarini sul suo profilo facebook
Mentre tanti farabutti scrivono male di noi due dei nostri vanno in ambulanza caricati da autisti con atteggiamenti mafiosi e violenti chissà chi ha ordinato il tutto!!!!
6. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 11 luglio 2012, 11:36
VIDEO a cura di Sollevazione :
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=jNzSO-HaYFY
7. Da domani coi Forconi - «Se questo paese deve saltare, che salti!», 11 luglio 2012, 19:20, di K.
Toh ... Repubblica si è accorta dei Forconi ....
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/07/11/news/tornano_i_forconi_sullo_stretto_e_minacciano_lo_stop_dei_tir-38898435/