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Dai girotondi: il 18,in piazza contro il Lodo Berlusconi

Publie le lunedì 16 giugno 2003 par Open-Publishing

Perché in piazza contro il "lodo Berlusconi"

L’ennesima legge che Berlusconi si sta ritagliando su misura segna un’ulteriore accelerazione nella strategia con cui il premier intende consolidare il proprio potere senza dover mai più rendere conto delle gravissime accuse che gli vengono mosse.

Le norme sull’immunità per le cinque più alte cariche dello Stato, che il Parlamento si avvia a varare, stabiliscono espressamente che - fino a quando resterà presidente del Consiglio o andrà a occupare un altro fra i massimi ruoli istituzionali - Berlusconi non potrà essere processato per nessun reato già commesso o che dovesse eventualmente commettere in futuro (quand’anche si trattasse dei peggiori delitti comuni). Il processo si celebrerà soltanto se e quando lascerà l’incarico: sempre che, nel frattempo, non passi a ricoprirne un altro, e che non siano state emanate altre leggi a suo favore.

Queste norme sull’immunità creano un pericolosissimo precedente e sono spudoratamente incostituzionali, perché fanno scempio dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, del diritto ad ottenere giustizia da parte di chi è stato offeso dai reati addebitati al presidente del Consiglio, del principio di ragionevole durata del processo (il suo è destinato a restare sospeso senza alcun limite di tempo) e dell’obbligatorietà dell’azione penale.

E’ il più grave schiaffo che mai sia stato inferto alla dignità di tutti i cittadini e alla Costituzione repubblicana: mai nessuno si era spinto tanto oltre nel piegare le istituzioni ai propri interessi. Ma vi è di peggio: proprio nel momento in cui perde consensi, anche sul piano elettorale, Berlusconi si assicura un formidabile strumento di conservazione del potere, giacché con questa legge si attribuisce il diritto di commettere qualsiasi crimine gli dovesse tornare utile per restare a palazzo Chigi, senza che nessuno possa neppure indagarlo.

In breve, con la legge in discussione Berlusconi innesca un terribile circolo vizioso: se resta al potere può commettere reati senza rischiare processi e, se commette reati, ha interesse a restare al potere per avvalersi dell’immunità. In uno scenario così cupo, suonano oggettivamente sinistre le parole con cui il premier ha pronosticato che l’opposizione resterà tale "finché campa".

Non possiamo stare a guardare lo spettacolo di un presidente del Consiglio che in pratica "grazia" se stesso. Non c’è tempo da perdere: vanno attivati tutti gli strumenti di partecipazione legale e democratica per dire NO a questa legge che ci espone allo scherno di tutti gli altri europei. Chiunque capisce, infatti, che con l’emanazione di quest’ennesima legge vergogna, l’attuale governo, oltre a pagare in termini di consenso interno, impone un prezzo altissimo al paese in termini di credibilità internazionale.

Tutti insieme
mercoledì 18 giugno alle ore 18.30
davanti a Montecitorio

mentre in aula la legge andrà al voto definitivo

Manifestazioni simili sono previste in parecchie città italiane:
http://www.igirotondi.it