Home > FALLUJA
NOTIZIE SU FALLUJA
Le notizie che riceviamo da Falluja sono sicuramente più rassicuranti di
qualche tempo fa. Le forze di polizia irachena detengono il controllo della
città, mentre le truppe militari americane sono presenti solo all?esterno
dei confini cittadini. Le condizioni di sicurezza sembrano ripristinate,
e molte famiglie ? che durante il conflitto erano convogliate a Baghdad
? hanno preso la via del ritorno per Falluja. Più dell?80% degli sfollati
presenti a Baghdad e nelle aree periferiche di Falluja, si sono spostate
di nuovo a Falluja.
Lo sceicco della moschea di Al Zafaraniya, che durante il conflitto, aveva
organizzato un centro di accoglienza per circa 7000 persone, ci conferma
che più del 70% delle famiglie sono ritornate a Falluja. Alcune volte, però
sono solo visite di perlustrazione, per verificare l?entità dei danni, e
soprattutto l?integrità delle loro proprietà (case, macchine, ecc.).
Nelle zone più colpite dal conflitto, come Jolan, Al Naizal, Al Askary (zona
industriale), sono più visibili i danni causati dai bombardamenti: circa
450 case danneggiate e più di una cinquantina totalmente distrutte. Ma per
ragioni anche culturali, la gente, le famiglie stesse, preferiscono non
spostarsi dalle loro case, anche se totalmente distrutte, e organizzano
ripari di emergenza, in attesa, che prima o poi, qualcuno le ricostruisca.
E su questo punto, gli americani, hanno fatto già circolare da una settimana,
un volantino, che invita la gente, a presentare alle forze di comando militari
americane, tutta la documentazione necessaria per richiedere il risarcimento
dei danni.
Nel frattempo, nuove organizzazioni umanitarie stanno emergendo anche dalla
stessa Falluja, che collaborano assieme alle organizzazioni internazionali
nella gestione degli interventi di emergenza e garantiscono la effettiva
distribuzione delle donazioni alle famiglie in necessità.
INTERVENTI A FALLUJA
La gran parte delle organizzazioni internazionali presenti a Baghdad, sono
molto impegnate a garantire assistenza alle famiglie colpite dal conflitto
armato. Gli interventi di emergenza in atto riguardano soprattutto la fornitura
di acqua potabile, di contenitori per la raccolta dell?acqua, di alimenti,
e di altri generi di prima necessità. In molti casi, ci sono famiglie, che
hanno perso tutto delle loro proprietà, e per molti avere una macchina,
significava lavoro, e quindi un?entrata economica sicura per il sostentamento
della famiglia. Molte di queste famiglie, al momento, dipendono direttamente
dalle moschee, anche economicamente, e ricevono con una certa regolarità
una sorta di contributo alle spese economiche quotidiane.
UN PONTE PER? continua, oramai da più di tre settimane, la distribuzione
dell?acqua nelle zone più colpite dal conflitto. L?intervento è realizzato
in collaborazione con la moschea di Al Zafaraniya e in stretto coordinamento
con l?UNICEF e con le altre organizzazioni internazionali (NCCI). Le 3 autobotti,
partono tutte le mattine da Baghdad, e continuano la fornitura dell?acqua
fino alla sera tarda. Le autobotti vengono nuovamente riempite, durante
la giornata, presso la fonte dell?acqua di Abu Ghraib e di Al Asrakhia,
vicino Falluja, e dove è anche presente un ufficio dell?UNICEF.
Allo stato attuale, riusciamo a coprire circa il 75% della popolazione di
Falluja.
Al momento UN PONTE PER? e UNICEF sono le uniche organizzazioni impegnate
nella distribuzione dell?acqua a Falluja. L?attività è monitorata anche
dai nostri ingegneri, che si recano quasi regolarmente a Falluja, per verificare
le condizioni delle centrali di potabilizzazione dell?acqua, danneggiate
durante il conflitto.
L?attività di monitoraggio è documentata con fotografie digitali e rapporti
in lingua inglese, che vengono automaticamente inviati all?NCCI. Nei rapporti
dell?NCCI (purtroppo sono solo in lingua inglese) UPP è presente con gli
aggiornamenti sugli interventi di emergenza, e con delle brevi analisi sulla
situazione in atto.
NCCI
L?NCCI si riunisce regolarmente, 3 volte alla settimana, per il coordinamento
sull?emergenza. Alle riunioni partecipano anche rappresentanti dell?UNICEF
e della Croce Rossa Internazionale. Durante le riunioni, le organizzazioni
condivono i risultati delle indagini e degli interventi in corso.
L?NCCI centralizza tutte le informazioni, che poi vengono distribuite alle
varie organizzazioni internazionali. UN PONTE PER? gestisce soprattutto
il coordinamento sugli interventi delle acque.
DIRITTI UMANI
In queste due settimane è stata impostata una ricerca, che è cominciata
proprio questa mattina, finalizzata alla preparazione di un dossier sulle
violazioni e i crimini commessi a Falluja. Sono state incaricate due persone,
irachene, che hanno già collaborato in passato con l?Occupation Watch, membri
di una organizzazione irachena sui diritti umani, per la raccolta di documentazione,
testimonianze, sui crimini di guerra.
L?attività di raccolta dati e testimonianze, sarà facilitata, anche grazie
alla collaborazione del Centro Studi sui Diritti Umani di Falluja.
Manderò al più presto una scheda dettagliata su questa attività.
Purtroppo, non riesco per oggi a mandarvi gli altri aggiornamenti, che mi
auguro di farvi avere durante la giornata di domani.
A presto
Simona