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FASCISTI DELLA PEGGIOR SPECIE!!!!
Oggi è il 25 luglio, sessanta anni fa cadeva il fascismo.
Che ci sia di nuovo la necessità di cacciare i fascisti da Bologna,
crediamo sia una delle priorità della nostra iniziativa politica.
Guardate cosa ha detto Enzo Raisi, parlamentare di AN, assessore della
Giunta Guazzaloca, rappresentante del Comune di Bologna alla Scuola di Pace
di Marzabotto, coordinatore provinciale del partito di Fini.
Questa perla di "sciaccallaggio nero" è stata proferita, davanti a 30
persone, ieri sera, a una manifestazione di AN contro la grazia ad Adriano
Sofri.
L’assessore-leader dei finiani in città, conversando coi giornalisti prima
dell’incontro, tenutosi nella Sala del Baraccano, ha avuto toni durissimi
verso verso la presenza di Haidi Giuliani per la manifestazione
nell’anniversario della Strage alla Stazione di Bologna: "non capisco cosa
c’entri con il 2 agosto e le sue 80 vittime la madre di uno ha cercato di
uccidere un carabiniere".
Non è un po’ forte questa affermazione, onorevole Raisi? (gli hanno detto i
giornalisti)
"E perché? Qualcuno deve spiegare cosa c’entri Haidi Giuliani. e ricordo a
tutti che il carabiniere Placanica è stato assolto".
Nella stessa giornata, sul giornale Obiettivo, diretto dal consigliere
comunale di AN Massimiliano Mazzanti, è uscita quest’altra perla:
(..)Sembra che la madre di Carlo Giuliani, per il prossimo due Agosto,
abbia chiesto agli amici no-global del figlio di sfilare a Bologna (...)
(...) Suo figlio, ucciso da un carabiniere al quale stava cercando di
togliere la vita fracassandogli il cranio con un estintore(...)
(...) Spiace sempre essere crudi, quando si parla di persone decedute, ma
non è possibile fare altrimenti, in questo caso. Carlo Giuliani non è una
vittima dello Stato o della polizia fascista di uno Stato repressore, ma
una vittima del raptus delinquenziale che lo colse quando, nel corso del G8
di Genova, assaltò la camionetta dei Carabinieri, sulla quale prestava
servizio insieme ad altri Mario Placanica. E’ tutt’altro che un eroe, è un
ragazzo che ha pagato - duramente, certo, ma non ingiustamente - i suoi
gravissimi errori...".
Non c’è bisogno di commentare con tante parole questo "linguaggio da
macelleria politica" dei camerati di partito di Fini e Ascierto, quelli che
erano nelle caserme dei carabinieri di Genova, mentre veniva ucciso Carlo
in Piazza Alimonda o si torturavano i compagni fermati nella caserma di
Bolzaneto.
La risposta migliore a questi tristi figuri è di essere in tante e in tanti
in piazza il 2 agosto insieme a Haidi Giuliani e alle associazioni dei
familiari delle vittime.
Prendendo, in questa circostanza, un "impegno concreto": cacciare al più
presto i fascisti da Bologna.
Bologna Social Forum