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Festa del precariato metropolitano 18-21 settembre 2003

Publie le giovedì 11 settembre 2003 par Open-Publishing

18-21 settembre 2003

Dalla ricchezza e dalla molteplicità di esperienze sociali, politiche, culturale nasce?

INCONTROTEMPO

festa del precariato metropolitano

Roma 18 - 21 settembre 2003

durante tutta la festa: Radio Precarix in collaborazione con Radio Onda Rossa - ANT TV ? Cinema ? Videoinchieste - mostre fotografiche - stand di comunicazione, ozio e controinformazione - Performance comunicative libere - trattoria sociale autogestita - campeggio libero

Giovedì 18 settembre

Dalle ore 16:00

. accoglienza

. preparazione stand e punti di contro informazione

. apertura campeggio libero

Dalle ore 18:00

Presentazione FAZ (Zone finanziariamente Autonome) l?uscita dalla precarietà attraverso una economia autogestita che crea ricchezza e distribuisce reddito di
cittadinanza ore 18:00

Dalle ore 21:00

 "L’Africa incontra il Mediterraneo" live music con M.Martino e M.Bignardelli
Teatro: "Parole, testi, musica e corpo contro la precarietà" di Triangolo Scaleno.
"Yes money Yes party - welcome cocktail night" music control FranziKo.

Venerdi 19 settembre

Dalle ore 15:00

Reddito e precariato.

?Tra le diverse declinazioni di precariato, la trasformazione del mercato del lavoro, dal controllo sociale alle diverse declinazioni per la rivendicazione di reddito?
Know how: streaming e comunicazione

Dalle ore 21:00

 Teatro: ?Don Chishock? a cura di Scacco Matto

 - Teatro: ?Autoginnastica? di e con Fabio Massi

 Dalle ore 22:00

 La notte delle autoproduzioni:

 Nella zona palco:

 - Beth + Rancore + R.U.N.I.

 Sabot

 Nella zona circuito :

 - B Team meets King Warriors

 - ZK techno sound

Sabato 20 settembre

Dalle ore 9:30 :

Incontro nazionale Rete per il Reddito Sociale

Dalle ore 11:00

Forme di resistenza e cooperazione sociale metropolitana.

?Dalla battaglia per la casa alle forme di condivisione del sapere, dalla produzione sociale altra alle battaglie deiprecari, dalle esperienze di comunicazione e informazione orizzontale alle rivendicazioni possibili?

Dalle ore 17:00

?Boicottaggio e consumo critico? a partire dalla campagna di boicottaggio della Coca Cola ?L?arte precaria?

?Migranti e bisogni? dal campeggio no border dell?estate 2003

Presentazione performativa del libro ?Lavorare stronca? di Tony Allotta edizioni Malatempora

Ore 19:00

Assemblea Pubblica

dalle ore 21:00:

 Presentazione videoinchiesta ?Dax odia ancora?

 Teatro: ?Parole, testi, musica e corpo contro la precarietà? a cura di Triangolo Scaleno

 Nella zona Palco :

 Spasulati Reggae Band + Rare Tracce + Baobab musica elettro afro e danza

 Radici nel cemento

Nella zona circuito :

KAOS KREW + Erba Pipa + ROOTSMAN

Domenica 21 settembre

Dalle ore 11:00

 Torneo di calcetto: ?dai un calcio alla precarietà? (iscrizioni nei giorni della festa)

 - ?Chill Out Sounday System? free style music selection

 Dalle ore 12:00

 Incontro autogestito: ?tempi di vita tempi di lavoro e precarietà?

Le proposte, le idee, le comunicazioni possono essere fatte a:

acrobaxproject@autistici.org

info@infoxoa.org

tel. 065582715

oppure iscrivetevi alla mailing list del sito:

redditodicittadinanza.org ( http://hypermail.redditodicittadinanza.org )

Questo è un invito alla condivisione, alla progettazione ed alla costruzione di un momento di riappropriazione, aperto e trasversale, un momento per essere e fare comunemente.

Un invito a respirare insieme.

Insieme, perché la sensazione che ormai ci pervade in questa epoca del dominio neoliberista e della "forza armata", è proprio quella di una precarietà permanente. Una precarietà che invade le nostre giornate, la nostra quotidianità, una condizione generalizzata comune a tanti e che attraversa tutti gli aspetti della nostra vita.
Viviamo vite precarie anche se ci sentiamo costantemente al lavoro, in produzione, numeri e carne utile al consumo.

Viviamo vite a tempo determinato perché la guerra permanente, il controllo sociale, la trasformazione del mercato del lavoro, ci rendono precari nel futuro, schiavi di chi domina la vita, con una vita che segue la triste cantilena di un produci-consuma-crepa che sembra non avere fine.

Perché il controllo e la frammentazione sociale tendono a rompere proprio quella cooperazione che possiamo definire ricchezza, sotto il ricatto di un salario qualsiasi.
Vite a tempo determinato dunque, che vogliono determinarsi perché è proprio il tempo che vogliamo riconquistare nella nostra vita. Un incontro con il tempo per andare contro tempo.

Quattro giornate che non vogliono essere solo un happening, ma un’occasione da vivere, cercando di confrontarci, riconoscerci, scambiare ipotesi di trasformazione dell’esistente.

Il desiderio è quello di costruire un free contest in cui le esperienze di lotta del precariato, le rivendicazioni sociali, i bisogni ed il desiderio di riappropriazione del tempo e del reddito, le pratiche possibile e diverse, si incontrino, a partire dalle proprie esperienze e difficoltà, dalle proprie aspettative e dai propri sogni.
Quattro giorni che siano un momento di condivisione sulla questione della precarietà, del tempo e del reddito in cui circolino esperienze passate, presenti o future delle rivendicazioni sociali, delle diverse esperienze territoriali, dalla lotta per la casa alla questione comunicazione e informazione, la formazione e il sapere diffuso, esperienze di una produzione altra.

Vorremmo che fossero giorni di festa.

Quattro giorni, dal 18 al 21 settembre fatti di incontri, storie, esperienze, autoproduzioni di quotidiana contrapposizione tra capitale e vita.
Per la costruzione di questi giorni non c’è un comitato promotore che decide i termini, temi, interlocutori, relatori.. è indispensabile e auspicabile che circoli più comunicazione possibile, più storie possibili. Dalla ricchezza e dalla molteplicità delle esperienze sociali, politiche e culturale nasce la festa.

Ci auguriamo quindi che arrivino proposte di workshop, seminari, dibattiti, incontri nazionali, territoriali, spettacoli o performance teatrali, installazioni video, proposte musicali stand di informazione e comunicazione. Creare un contesto quindi di chi sente forte la centralità di questi argomenti, di chi li vive, di chi subisce e rivendica una vita migliore.

Costruire uno spazio comune per svelarsi.

Sappiamo che la trasformazione può essere nelle nostre mani, per questo attraverso la socializzazione di questo articolato e festoso percorso, nella sua preparazione e nel suo svolgimento, non vogliamo delegare ad altri i nostri desideri; costruire e vivere insieme questo appuntamento significa scoprire la potenzialità della cooperazione sociale e probabilmente di percorsi di lotta possibili in grado di trasformare lo stato di cose presenti.

Tutto quello che ci auguriamo è che sia un momento consapevole e da attraversare consapevolmente, certi del fatto che nessuno di noi sa quello che queste giornate scaturiranno il giorno dopo, non si tratterà di sottoscrivere mozioni unitarie o documenti ufficiali, ma sarà già molto e importante, scambiarci i nostri indirizzi, per trovarci ancora, anche oltre il giorno dopo, oltre l’evento