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G8, è già stato d’assedio

Publie le giovedì 29 maggio 2003 par Open-Publishing

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G8, è già stato d’assedio
Negozi chiusi a Ginevra

Fuochi sul lago di Ginevra, blocchi non violenti delle strade percorse dalle delegazioni che
puntano su Evian. Il Forum sociale europeo ci prova di nuovo. Tenta di far raccontare a tutte le
Tv del mondo il suo dissenso sul modello di globalizzazione che i paesi del G 8 incarnano e
rappresentano al massimo livello. Pesano sul vertice, che si riunirà dall’1 al 3 giugno, le stesse
incognite, o se si preferisce le stesse ipoteche, che avvelenarono il summit di Genova, ossia la
minaccia del terrorismo islamico e la presenza dei black bloc. Gli anarchici l’hanno annunciata ai
giornali locali. Gli emuli autoctoni, i "Petit gris", ovvero "piccoli grigi" di Annemasse, sono già in
ebollizione. I poliziotti svizzeri e francesi hanno ricevuto una lista di trecento indesiderati che
non potranno varcare le rispettive frontiere.
I rinforzi
L’Italia dà una mano. Un centinaio di uomini fra agenti e carabinieri è stato inviato in
Valle d’Aosta per irrobustire la vigilanza all’imbocco dei trafori del Monte Bianco e del Gran San
Bernardo.
Lo schieramento difensivo è impressionante. Sono stati mobilitati venticinquermila uomini,
quindicimila in Francia e diecimila in Svizzera. L’Alta Savoia è vigilata dall’alto da aerei radar
Awacs, da caccia militari e da elicotteri della gendarmeria. Sui picchi alpini sono state piazzate
batterie di missili "Crotale". Il lago di Ginevra sarà solcato in continuazione da mezzi delle
forze dell’ordine e scandagliato da uomini rana francesi. I barchini di Greenpeace potrebbero tentare
una sortita.
La Svizzera schiera diecimila persone, tutori della legge e soldati. I militari non saranno
impegnati in azioni di ordine pubblico. I cantoni di Losanna e di Ginevra sono stati costretti a
chiedere rinforzi.
All’appello sono mancati un migliaio di agenti. Berna ha chiesto un aiuto alla Germania che
ha provveduto a distaccare un centinaio di poliziotti. Ai germanici è toccato il compito delicato
di presidiare l’aeroporto internazionale di Cointrin. Il contingente, munito di idranti poderosi,
ha già preso posizione nello scalo.
Il quartiere internazionale di Ginevra è disseminato di transenne. Il Palazzo
dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), sul lungolago, è difeso da imponenti volute di filo spinato.
Nel centro, attorno al Jardin Anglais, dal quale partirà la grande manifestazione no global di
domenica, negozi, gioiellerie e banche hanno chiuso i battenti e sono già protetti da pareti di assi
dipinte di giallo. Molti commercianti hanno chiesto ufficialmente al cantone di risarcire gli
eventuali danni non coperti dalle assicurazioni. Tutti i bancomat sono già vuoti, a scanso di sorprese.
Il ponte Monte Bianco è pavesato di bandiere della pace, un gesto distensivo della municipalità.
«Coprifuoco»
Diverse imprese hanno deciso di non riprendere l’attività fino al tre giugno. Aziende e
sindacati del settore metallurgico hanno raggiunto un accordo. Nel comparto dell’orologeria si tratta
ancora. I rappresentanti dei lavoratori contestano il "sacrificio" di due giorni di ferie.
Anche Losanna, sede delle delegazioni dei paesi invitati al summit ha adottato misure
preventive. Il McDonald’s che si affaccia sulla piazza della stazione ha fatto sparire l’insegna. La
Nestlé ha chiuso. La città ospiterà oggi la manifestazione di apertura del controvertice non global,
quella sui diritti umani. Sabato sera, dopo le 21, i contestatori del modello dominante di
globalizzazione accenderanno falò su tutte e due le sponde del Lago Lemano. Rinverdiranno in questo modo
la tradizione dei fuochi con i quali gli abitanti di una sponda avvertivano i dirimpettai di un
pericolo imminente. Domenica, giorno di apertura del vertice ufficiale, piccoli gruppi di attivisti
tenteranno di impedire in maniera pacifica l’arrivo delle delegazioni a Evian. Nella stessa
giornata due grandi cortei partiranno alle 10 da Ginevra e da Annemasse, in Francia, e si
ricongiungeranno sul confine a Thonex. Gli organizzatori considererebbero un mezzo fiasco la partecipazione di
trecentomila persone. Da oggi fino a sabato a Ginevra si riunirà il "Il tribunale internazionale
per la riduzione del debito dei paesi più poveri".
La pop star Bob Geldof ha già messo in mora l’Unione Europea. Dopo aver incontrato il
presidente dell’Etiopia Melles Zenawi ha definito "patetici e orripilanti" gli interventi decisi finora
dal Vecchio Continente per combattere la fame. Bush ha dato il via a una campagna anti Aids in
Africa e nei Caraibi che vale 15 miliardi di dollari. Il grande circo del G 8 e il corollario della
contestazione vanno a incominciare.

di Lorenzo Bianchi