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GAME OVER
par Augusto Illuminati
Publie le mercoledì 9 maggio 2012 par Augusto Illuminati - Open-Publishing6 commenti

1. Il corpo elettorale ha mostrato una mobilità inedita, rivelando tutto d’un colpo i processi che si erano sedimentati sotto pelle negli ultimi mesi. Processi molto scarsamente avvertiti dai sondaggi, o almeno nella tendenza ma non nella dimensione. Aggiungiamo che gli elettori sono stati ancora troppo buoni con gli attori della Seconda Repubblica. Arriveranno altri smottamenti di schede, poi fatalmente pure i "forconi".
2. La delegittimazione della democrazia rappresentativa dei partiti si è manifestata, oltre che con l’astensione, nella perdita di consenso dei grandi blocchi, impaludati per ragioni di sopravvivenza nella difesa del governo Monti e nella delega ai “tecnici” di quanto i politici non avevano il coraggio di affrontare. Inoltre nella crescita di forze che, in prima battuta, mirano a costruire un’alternativa dentro il sistema ai vecchi detentori del potere, come il Movimento 5 Stelle, che ostenta di non essere un partito per non screditarsi, ma si pone a tutti gli effetti come tale. La retorica ignobile sull’anti-politica, gestita in nome della tecnica e del buonvolere dei mercati, ha legittimato, per rabbia reattiva, qualsiasi opposizione, anche la più populista. Monti fa finta di niente, ma la campana ha suonato anche e soprattutto per lui.
3. In tale contesto i partiti della destra e l’infelice Terzo Polo sono crollati (ma la base sociale non ne è certo sparita), pagando gli effetti della crisi sul ceto medio e il prezzo delle pagliacciate di Berlusconi e Bossi. Il PdL corre verso la frammentazione, Berlusconi si defila e Alfano ha la lucidità del capitano Smith sul Titanic. Le scialuppe non bastano e Pisanu e Quagliarello se le sono già accaparrate. La Lega ha dimostrato, nella caduta e negli scandali, con la parziale eccezione veronese, la stessa mediocrità che ha avuto nell’esercizio del potere. Gli assassinii di migranti nel Mediterraneo e i guerrieri celtici con le corna si sono persi utilizzando i soldi pubblici per acquistare dentiere per Bossi e diplomi fasulli a Tirana .... alla faccia della vacanze caraibiche di Formigoni e delle olgettine di Arcore, roba di lusso almeno!
4. Il centro-sinistra – quello dell’usato sicuro bersaniano – non ha la minima intenzione di approfittare della crisi della destra per conquistare la maggioranza parlamentare con elezioni anticipate, rompendo con il governo Monti e prendendosi la responsabilità di una gestione diretta della crisi (neppure sulla stessa linea dei tecnici!). Con due conseguenze gravissime (per loro): di perpetuare un Parlamento che non corrisponde più alla composizione elettorale del paese, di perdere un’occasione irripetibile di sopravvivenza (elezioni a caldo con una legge elettorale ignobile ma estremamente favorevole, per insipienza calderoliana). Ribadiamo: per il primo aspetto screditando una logica rappresentativa e regalando i propri elettori a quella che chiamano “anti-politica”, per il secondo correndo diritti verso un destino tipo Pasok. Affari loro. Se non fosse che, con questo rinvio al 2013, si dà il tempo alla destra di prendere l’iniziativa di scaricare Monti (l’Imu è un’occasione troppo bella, con certa "sinistra radicale" incapace di cavalcarne il rifiuto per non rompere definitivamente col Pd) e di cercare di riorganizzarsi in altro modo. E il tempo ci dirà bene se ricomparirà solo in vesti qualunquistiche (anche grilline o simili) e non di Chrusì Aughì o di Front National.
5. L’esperienza del governo tecnico volge alla fine: sopravvive per la paura a cambiare dei partiti e dell’attuale composizione parlamentare, non certo per il consenso popolare rapidamente evaporato e per le coordinate europee che stanno mutando in fretta con la vittoria, comunque disarticolante per il blocco Bce/Fmi, di Hollande , con l’esito ingovernabile delle elezioni elleniche e le difficoltà interne della Merkel. Per non parlare di una crisi che dopo le elezioni greche picchierà ancora più duro. I partiti, che hanno approvato il fiscal compact e pochi giorni fa l’inserimento definitivo del pareggio di bilancio in Costituzione, non sanno come uscire dal conclamato fallimento su scala internazionale di entrambe le scelte. Chi avrà il coraggio di difendere il carattere risolutivo della riforma del mercato del lavoro? Con quale faccia continueranno gli incontri ABC o si vanterà la sforbiciata del 33% sull’ultima quota di rimborsi elettorali per zombies? Un’agonia atroce per la Seconda Repubblica (di cui non ci può fregare di meno) e purtroppo per le moltitudini impoverite e private di reddito presente e futuro. Auguriamoci che ci siano meno suicidi e più proteste, che la violenza si diriga contro le istituzioni e non contro se stessi o contro il primo che capita.
6. Non nascondiamoci che il crollo dei partiti e il declino dell’improvvida fiducia nei tecnici e nei mercati aprono grossi problemi anche per i movimenti, che non hanno giocato un ruolo risolutivo nella crisi attuale del sistema politico, che vi hanno certo contribuito a livello soprattutto locale (penso ai No Tav, agli scioperi della Fiom e dei sindacati di base, alle varie "occupy" ed anche ai "Forconi" siciliani ) ma senza assumerne la guida. In altri termini: il disincanto e la protesta non stanno passando per il terreno delle lotte sociali e questo disattiva il potenziale trasformativo e propositivo tipico dei movimenti. Se non si esce dalle due polarità dei suicidi (e consimili testimonianze esplosive) e della soggettività elettorale (su cui vince Grillo), l’orizzonte sarà tutt’altro che luminoso.
A proposito, non c’era uno sciopero generale, indetto dalla Cgil, a fine mese?
Che fine ha fatto?
Augusto Illuminati
8 Maggio 2012
Messaggi
1. GAME OVER, 9 maggio 2012, 20:23
insomma, in poche parole, dio è morto, marx pure ed anche io non mi sento tanto bene...
1. GAME OVER, 9 maggio 2012, 21:07
Non mi sembra che dica che Marx è morto ... anzi direi tuttaltro ...
K.
2. GAME OVER, 10 maggio 2012, 09:36
era ua battuta (anche abbastanza nota).... ma siccome sui santini non si scherza... comunque ti poso assicurare che la tomba l’ho vista, chi ci sia seppellito dentro allora non saprei... provo a sentire "chi l’ha visto?" allora ;-)
3. GAME OVER, 10 maggio 2012, 11:23, di Mirko P
Come ho già scritto al centro sud le cose sono andate in maniera molto diversa (Sicilia esclusa non solo per Orlando).
Al sud non solo non c’è stato astensionismo ma addirittura in molti contesti si è votato di più. Segno che nella crisi le elezioni sono un facile strumento di guadagno.
4. GAME OVER, 10 maggio 2012, 14:07, di Raf
Più che in generale al Sud, quello che dice Mirko ( cioè il mantenimento di una serie di equilibri partitocratici sia pure con la tendenza di più voti al Pd e meno al PdL) è avvenuto quasi solamente in Calabria ( dove evidentemente certi interessi ndranghetisti erano ben presenti nelle elezioni, a differenza del totale disimpegno invece di Cosa Nostra in Sicilia) e, in misura meno eclatante, in alcuni importanti comuni della provincia laziale.
Ma, al di là di questa precisazione, è evidente che invece nel centro-nord ( ed anche in Sicilia) è veramente passato uno tsunami .... e i comuni più importanti in cui si votava erano, a parte Palermo ( dove lo tsunami è stato ancora più potente), tutti situati al Nord.
Ritengo quindi che l’analisi di Illuminati sia sostanzialmente corretta.
Compresa la parte finale sullo scarso ruolo dell’iniziativa dei movimenti nel determinare questo tsunami ....
Anche se non sottovaluterei per niente l’influenza, in una certa area del Nord, non solo il Piemonte, del movimento No Tav e quella, nello specifico siciliano, dei cosiddetti Forconi.
Tra l’altro due movimenti di massa, pur con le dovute differenze tra loro ( anche se Perino dei No Tav e Ferro dei Forconi mi risultano, sotto l’egida del Mln cui tutti e due hanno aderito, essersi incontrati spesso negli ultimi mesi), assurdamente criminalizzati ed infamati, talvolta anche a sinistra e pure su queste pagine, nel recente passato ...
E che invece, insieme alla Fiom, hanno rappresentato le uniche serie sacche di resistenza sociale di massa ai provvedimenti ultraliberisti del governo della Bce e del Fmi diretto da Monti ...
5. GAME OVER, 10 maggio 2012, 18:56, di Mirko P
Mi spiace ma la situazione non si limita alla Calabria.
Purtroppo anche in Campania dove si votava in grandi comuni le cose sono andate così.
Ad Acerra hanno votato più dell’80%, a Ischia ha stravinto la coalizione PD-PDL. Stessa situazione in tutta la provincia di Napoli. Per non parlare del Casertano dove il PDL la fa da padrona. Ma le amministrative con preferenze qua sono così. Anche negli ex quartieri operai e rossi, i seggi sembrano dei mercati del pesce.