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Antefatto: nell’ultimo numero del periodico dell’Amministrazione Comunale di Origgio, distribuito a tutte le famiglie del Comune, al termine di un inserto di 16 pagine nel quale vengono esposte le proposte dei privati per costruire un albergo nel Bosco del Conte, il Sindaco esprime (finalmente?!) la sua opinione, con un articolo dal titolo "Il mio pensiero".
Ebbene, noi Amici del Bosco vogliamo ribadire "Il nostro pensiero"…
Il nostro pensiero
Il Bosco del Conte è unico. Impossibile acquistarne un altro.
Svolge una funzione ambientale insostituibile, salvaguardando la qualità dell’aria in tutto il circondario.
Aria che respiriamo tutti.
La proposta di "sacrificare" una parte del bosco per costruirvi un albergo, in cambio dell’acquisizione al patrimonio comunale del resto del bosco, differisce dalle precedenti proposte, già respinte, solo per la quantità di cemento che verrebbe utilizzata e di alberi che verrebbero abbattuti.
Perché costruire lì significa mettere cemento al posto delle piante.
L’amministrazione comunale evidenzia il "guadagno" che la comunità trarrebbe dall’acquisizione di una gran parte del bosco. Dimentica di sottolineare due cose.
La prima è che attualmente la comunità origgese può disporre dei benefici effetti derivanti dall’esistenza dell’intero bosco. Non di una sua parte, grande o piccola che sia, ma dell’intero bosco.
Se venisse accettata la proposta caldeggiata dal sindaco, comunque una parte di questo patrimonio si perderebbe. Senza possibilità di reperire sul "mercato" alcunché di simile.
La seconda cosa che non viene adeguatamente evidenziata è che la cessione di una parte del bosco riguarda solo una delle proprietà comprese nella zona F, zona ora prevista come verde.
Una volta concesso ad un proprietario di costruire su parte del suo appezzamento, sarebbe difficile poter negare ad altri la stessa cosa, a condizioni analoghe.
E sappiamo tutti che la lista dei pretendenti è già piena…
Concedere il permesso di costruire un albergo, od anche una semplice casupola, significherebbe l’inizio della fine dell’intera zona F.
Inoltre l’acquisizione della proprietà del bosco non costituisce automaticamente garanzia di salvaguardia del patrimonio boschivo.
Questa amministrazione già è in procinto di cedere a privati, per edificarvi sopra, un’area di proprietà comunale destinata a fruizione pubblica in viale Resistenza, adducendo a giustificazione la necessità di reperire fondi per interventi di salvaguardia urgente del patrimonio comunale. Giustificazione risibile, per un comune che da anni chiude il proprio bilancio con un netto attivo…
Siamo convinti che il modo migliore per salvaguardare adeguatamente il Bosco del Conte e le aree verdi comprese nella zona F sia rinforzare i vincoli a tutela della destinazione a polmone verde di tale porzione di territorio, inserendolo in un parco sovracomunale.
E per fare un parco non è necessario che il Comune acquisisca la proprietà dell’area.
Il nostro pensiero è che non si debbano permettere variazioni di destinazione in zona F.
Che non si debba accettare alcun progetto che preveda cemento al posto di alberi.
Non cambiamo in peggio.
Miglioriamo invece ciò che già abbiamo, facendo il parco sovracomunale.
Gli Amici del Bosco di Origgio