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I poeti inascoltati

Publie le mercoledì 30 luglio 2003 par Open-Publishing

Una serata di poesia di alti contenuti morali e sociali rimasta inattesa e privilegio per pochi estimatori. Si è svolta presso la sala conferenze della libreria Knulp in via Madonna del Mare una serata di poesia con la partecipazione del poeta americano Jack Hirschman, uno dei poetri americani viventi più importanti, già compagno d’arte di Gregory Corso e di Lawrence Ferlinghetti e pacifista impegnato. Ad accompagnarlo in questa sua tappa a Trieste la sua compagna e anch’essa poetessa Agneta Falk, su invito del poeta concittadino Edvino Ugolini. La serata è stata anche occasione per illustrare le attività umanitarie dell’associazione Aiutiamoli a Vivere, con cui Ugolini collabora. Dopo la proiezione di un video girato ad aprile a Baghdad dallo stesso Ugolini, egli ha illustrato i progetti umanitari dell’associazione e ha annunciato la prossima missione in settembre a cui egli parteciperà. Dopo questo prologo dedicato al volontariato internazionale, è iniziata la lettura a due voci dei testi di Jack Hirschman letti prima in lingua originale dallo stesso Hirschman e poi in lingua italiana da Ugolini. Testi aspri che denunciano le complicità della società bene americana nella guerra all’Iraq e nel mantenimento nella miseria e nella emarginazione delle classi sociali più deboli. Guizzi di rivolta giusta contro le ingiustizie sociali in una società che si ritiene la migliore possibile. Poesie tratte dagli "Arcani" e da "Front Lines". E’ toccato poi ad Agneta Falk che ha deliziato i presenti con i suoi teneri versi d’amore, perché l’amore è l’unico sentimento che può salvare l’uomo dalla barbarie. Per rimanere tuttavia nel filone della poesia sociale, ha letto una poesia dedicata all’11 settembre, poesia ritenuta dallo stesso Ferlinghetti una delle migliori mai scritte sull’argomento. Le poesie sono state lette nella versione italiana dalla poetessa Marina Moretti. Per finire la serata Ugolini ha letto ed interpretato alcuni suoi testi tratti dalla sua ultima raccolta "Intrecci", di cui lo stesso Hirschman ha curato la traduzione in lingua inglese.
Una bellissima serata di cultura poetica contro. Serate come queste non sono molto frequenti in una città che definire bigotta mi sembra un eufemismo. I benpensanti preferiscono non pensare e passare il loro tempo al Molo IV o altrove gustando i soliti prodotti preconfezionati. Purtroppo gran parte dei giovani fa parte di questa maggioranza silenziosa di pecoroni che seguono le mode ed i trend, anche quelli più stupidi e fasulli. Un’ultima nota dolente sulla stampa locale che come al solito non ha dedicato il ben più minimo spazio all’iniziativa.

Edvino Ugolini
Poeta inascoltato