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I sindaci toscani: Fuori l’acqua dai negoziati del Wto
Publie le venerdì 25 luglio 2003 par Open-PublishingLA CAMPAGNA
I sindaci "Basta mercificare l’acqua"
Un documento da dare al parlamento europeo
SERENA WIEDENSTRITT
Dal coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei servizi idrici sul
territorio all’obiettivo finale di garantire quaranta litri di acqua
gratuita per ognuno nel mondo. Prosegue la campagna "Acqua bene di
tutti". Forte l’opposizione a qualsiasi prospettiva di privatizzazione e
di mercificazione dell’acqua da parte dei sindaci toscani, delle
associazioni, dei movimenti e di tanti cittadini. Così procedono le
iniziative toscane nell’ambito dell’anno mondiale per l’acqua.
I sindaci toscani ieri sono partiti dalla situazione locale: un viaggio
in battello sull’Arno e la richiesta ai cittadini di firmare l’appello
lanciato al meeting di San Rossore. L’esigenza di includere i servizi
idrici fra i beni essenziali, come l’istruzione e la sanità e di
escluderli dalla categoria dei servizi a rilevanza industriale, quelli di
cui va incoraggiato il consumo e su cui si può guadagnare alzando i
prezzi, si sta facendo urgente, secondo il sindaco di Pontassieve, Mauro
Perini, e il sindaco di Lastra a Signa, Carlo Moscardini, promotori
dell’appello insieme a Legambiente e Arci Toscana. «L’intenzione non è
quella di eliminare l’imprenditorialità dalla gestione dell’acqua - hanno
spiegato ieri i sindaci - noi proponiamo di adottare una sorta di
democrazia partecipativa nell’amministrazione di questo bene. Per esempio
attraverso delle forme di gestione dei servizi idrici che vedano al loro
interno dei rappresentanti dei cittadini».
Nei prossimi giorni l’appello continuerà a girare fra associazioni e
cittadini, si raccoglieranno le firme da presentare al presidente della
Regione Claudio Martini, ma l’idea è quella di far arrivare il documento
fino al Parlamento europeo a Bruxelles. «Probabilmente accadrà a
settembre - ha aggiunto Perini - in concomitanza con la ripresa della
discussione in Regione della legge sui servizi. Il punto di vista toscano
sul governo dell’acqua vede in prima linea i diritti dei cittadini a
godere di un bene essenziale, che non può in nessun caso essere
considerato un prodotto industriale».
Sempre in settembre la presentazione dell’appello verrà a coincidere con
il vertice di Cancun, che porrà il problema, dicono gli organizzatori
della campagna, dell’allargamento della mercificazione di beni e servizi.
Contro queste prospettive finora hanno preso posizione, oltre a diversi
sindaci dell’area fiorentina e di tutta la Toscana, associazioni e
movimenti, da Rete Lilliput a Altracittà, e alcuni intellettuali, da
Sergio Staino a Franco Cardini.