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IL LICENZIAMENTO DI SALVATORE GRIDA RISCOSSA
Salvatore Balnino è stato nuovamente licenziato dal Trust Plastrom di
Asti. I motivi sono futili "presunto diverbio con un capo" ( che
ritratta e chiede scusa), ma tanto basta alla direzione aziendale per farlo
fuori,
per togliere di mezzo la pecora nera che con onestà, cocciutaggine e
abnegazione propugna e tutela i diritti dei lavoratori; e per di più
Salvatore si è
reso colpevole di organizzare i Cobas in fabbrica !!
Salvatore l’ha fatta davvero grossa!! Nonostante il clima pesante che si
respira nelle fabbriche -con la povertà del salario, con l’aumento dei ritmi
e della produttività, con la liquidazione dei diritti, con i pesanti
obblighi aziendali e i provvedimenti disciplinari - Salvatore non si piega,
anzi infonde coraggio e incalza i compagni a rialzare la testa promovendo i
Cobas, la speranza per il cambiamento e la ripresa di diritti e di conquiste
per tutti. Lo fa ad Asti, cittadina "tranquilla" , dominata dal letargo
della concertazione, la politica di subalternità alle imprese che ha fatto
precipitare l’occupazione e le tutele sotto la soglia delle compatibilità.
L’apertura della sede Cobas ad Asti è davvero troppo per il padronato!
Meglio eliminare subito questo agitatore, prima che la pianta dia altri
frutti!!
Licenziato in tronco, una pesante minaccia rivolta a tutti i lavoratori:
"Ecco cosa vi tocca se fate entrare i Cobas in fabbrica, se vi mettete a
contestare e a scioperare,.. Fate attenzione!"
La direzione della Trust Plastrom ha fatto male i conti, così facendo i
Salvatore si moltiplicheranno: non si possono azzerare dignità e
capacità con la vigliaccheria del licenziamento, con un atto illegale,
arbitrario e vendicativo, che verrà presto rimosso e fatto ingoiare a chi
l’ha voluto!
La Direzione della Trust Plastrom e il padronato artigiano devono
sentirsi proprio tronfi per adottare una misura così forcaiola, oppure sono
stati malconsigliati dagli eventi: non hanno capito che tipo di risorsa
rappresentano gli 11 milioni di SI al referendum sull’estensione dell’
articolo 18, né qual è il livello della rivolta che monta contro le continue
misure antisociali volute dalla Confindustria e dal Governo Berlusconi.
" L’altra società" che invoca e promuove la giustizia sociale e la
solidarietà a carattere universale, che fa della difesa di ciascuno la
tutela di tutti, non mancherà di sposare la causa di Salvatore,
oltremodo per rimuovere simili ingiustizie proprie del sistema
capitalistico,
che agisce senza il benché minimo consenso brandendo solo il suo potere
dispotico.
A Salvatore, alla sua famiglia, ai suoi compagni di lavoro e di lotta,va l’
affetto e il sostegno della Confederazione Cobas, l’impegno totale per
l’ annullamento del licenziamento e per la diffusione di una vasta rete
Cobas capace di rappresentanza elettiva e di rapporti di forza nel tessuto
Artigiano, Piemontese, Nazionale, che sono le armi vincenti per sfidare
e piegare un padronato violento e sopraffattore.
Roma, 27/7/03 CONFEDERAZIONE COBAS
Sede Nazionale, Roma -V.le Manzoni n.51