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"IL POPOLO VIENE PRESO A CALCI DAL POPOLO SU MANDATO DEL POPOLO"

par Lucio Galluzzi

Publie le sabato 10 ottobre 2015 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

MARINO SI DIMETTE: I NAZIFASCISTI LIBERANO ROMA?

Ogni tanto mi viene la voglia forte di scrivere ancora qualcosa "di politico".
Spero che anche questi rari impeti se ne vadano del tutto.
Tanto gli italiani non leggono, non studiano, hanno altro da fare, cioè il nulla da praticare giorno e notte ed io non ho più molto tempo da perdere.
Seghe continue che tra poco saranno anche handsfree.
E poi, quando si imbattono in una storia, loro malgrado, o si girano da un’altra parte, o si coprono occhi orecchie e bocca, oppure per bene che gli vada guardano solo le figure.
Anche sul loro guardare le figure c’è da dire qualcosa: le immagini devono essere belle eh! I loro occhi già serrati dalle cataratte della incultura di massa, hanno bisogno di iconografie accomodanti.
Basta dare uno sguardo ai social network [Facebook è il primo per idiozia seminata e coltivata con continua e indefessa dedizione, dai fessi in esercito], e ci si rende subito conto dello squallore assoluto, senza speranza, che regna: un’invasione di video ’molto comici’, che fanno ridere solo i disperati [guardi quanti mettono "mi piace" e/o condividono le puttanate e vedi che sono migliaia e migliaia], le immancabili, interminabili sequele di gattini, cagnolini, cuccioletti batuffolosi e dudu dadadà, le foto delle procacissime ragazze/donne che cambiano gli scatti alla loro foto del profilo... e hanno tutte delle tette enormi, bene in vista... e se hanno paura che non si vedano le vere misure, evidenziano con scollature, camicetta sbottonatissina o t-shit elasticizzata con obbligo di rigoni orizzontali... a anche qui le condivisioni e i mi piace-quanto sei bona-che begli occhi che hai-complimenti per gli occhiali... sono a centinaia.


Tutta questa desolazione è sorretta da quella che ormai e diventata la dittatura dei "cittadini grillini" che inondano di spam continuo ed irrefrenabile: noi siamo i migliori, tutti in prigione, se pensi che noi dobbiamo governarti condividi subito [altrimenti sei un coglione, NdA], tutto Di Battista minuto per minuto, eccoci siamo i più buoni, noi i più puliti, noi gli unici che meritiamo.
Poi capita che dalle maglie della compulsione per promuovere il loro mito di personalità, scappa qualche errore, come quello della Lombardi che tesse le lodi delle buone cose che si sono nel fascismo e in Casa Pound o dell’altro cialtrone che è "come Mandela e Pertini" e amoreggia con Salvini e Salvini amoreggia con lui e tutti e due strizzano l’occhiolino ai Manganelli d’Italia e a quella Alemanna che è la Meloni.
In ultimo, ci sono le ricorrenze: in questi giorni quella della morte del "Che": evvai con il "Che" in tutte le salse, magliette, poster, foto dal cadavere, aforismi e rivoluzione ora e subito, Hasta la Vista, El Pueblo Unido...
I fatti veri, quelli che accadono realmente, la Storia di questa Italia ridotta a feudo di pochi indegni, la conclamata dismissione di ogni lotta di classe per Decreto Governativo, la Costituzione della Repubblica stuprata da un manipolo di indegni che cambiano casacca tra un processo per bancarotta fraudolenta. truffa continuata e aggravata, corruzione, inciuci fascio/piddini... i fatti veri, per l’appunto, finiscono soffocati, nascosti, quelli non sono da condividere, tantomeno da leggere; mica c’è una bella fotarella del Che per contorno, neppure Vittorio Arrigoni, pensa te!, manco un cagnetto abbandonato da far adottare, ma a una compagna eh!
Ed è esattamente così, nella disinformazione sciacalla, insegnata dal Regime, imposta dai TG, quotidiani, talk show, imitata in tutto e per tutto dai fruitori della merda, peggiorata pure!, rimandata in loop dalle greggi di pecore in attesa non cosciente di macello proprio, che avviene il crimine massimo e nessuno se ne deve accorgere, nessuno deve sapere.
Sciacalli e avvoltoi, senza un minimo di vergogna che riconsegnano, per esempio, Roma ai fascisti, e festeggiano pure.


Bandiere dei grillini accanto a quelle di Casa Pound e Forza Nuova davanti al Campidoglio perché "finalmente Marino si è dimesso" e magari Alemanno non era poi così tanto male, direbbe la Lombardi.
Quella che tanto piace a Salvini, la Meloni, eletta ad Atreju come la "vera successora di Almirante", perché Fini era un "senzacoglioni", pompata e già sponsorizzata dai poveri diavoli a futuro sindaco della Capitale... anche da quel deficiente di Giovanni Lindo Ferretti [ex CCCP, CSI, PGR, NdA], premiato sul palco, sempre di Atreju, dalla Manganella d’Italia in persona, come icona del nuovo fascismo giovanile.
Nel bel mezzo delirante della disinformazia, cioè di quel nulla di cui la maggior parte degli italioti che usano la Rete, si occupa, Salvini sta preparando, insieme a Maroni e altri consociati suoi la sua candidatura a sindaco di Milano e anche a Presidente del Consiglio, perché il pagliaccio che abbiamo adesso non basta, ce ne vuole uno ancora più squallido.
Le pecore senza più un solo neurone non hanno memoria, quindi sono già morte, non ricordano del Lusi, Trota, Bossi, Fiorito, Cota mutande verdi, Gentilini, Galan, il Mose, la Polverini, Formigoni, Don Verzé, Carminati, Buzzi, Odevaine, Banda della Magliana, Nar...


Non ricordano più quelli che oggi applaudono a Marino dimesso.
Sono contenti e come in ogni Asilo Mariuccia che si rispetti: batti-batti-le-manine...
Per una poltrona e qualche sgabello al Campidoglio stanno alzandosi dal catafalco tutti i peggiori, Gasparri compreso.
I fascisti irrompono in squadra nottetempo in Piazza Campidoglio e va tutto bene?
"Compagni" che si stanno spellando pure loro le mani, insieme ai nazifasci, però... pubblicano le foto del "Che", mettono commenti e "mi piace" ai vomiti di Salvini lo retwittano... "Marino se ne è andato=Roma liberata!"?
L’ANPI richiama alla gravità del momento al Comune di Roma, però l’appello è "mangiato vivo" dalle poppe dell’amica di turno, dalla torta di castagne, ridi che ti passa, tze tze e grande cocomero, c’è un gattino da salvare, nuove tecniche vegane per pulirsi il colon e conquistare un po’ di Buddha...
"Queste masse hanno fatto dei conti un po’ maldestri. Siamo retti e governati da una massa di ignoranti, di imbecilli, di persone anti estetiche, di non persone estetiche, non hanno nemmeno un etica da rivendere... Cos’hanno scoperto [le masse, NdA]? Dicono... ma a questo punto votiamo, votiamo, votiamo... A furia del voto, voto, ho votato, sono votato, facciamoci votare, facciamoci eleggere, sono passati a candidarsi. Appena alfabetizzati non gli rimane che candidarsi pur di non far niente. E’ questa la fine dell’italietta, dello stivale, dell’europina, del mondicino, quello dell’essere passato da elettore a candidato, a eletto. Tanto siamo pari [vedi i ’cittadini’ grillini per esempio, NdA]. E così le masse vengono anche qui da Costanzo a lasciarsi distruggere, non da Costanzo perché io a volte lo vedo allibito, a lui non resta che prenderne atto, tutto sommato... Di queste masse che si credono protagoniste e invece sono davvero consumate, sono in balia di quel tritatutto che è il linguaggio, nemmeno del simbolico!, hanno smarrito ogni senso patologico del crimine... non abbiamo dei criminali rispettabili più... a livello da interesse da atlante di medicina legale, no, no! Abbiamo dei falliti come criminali, ora che poi hanno sistemato tutta Cosa Vostra... lì... o quasi tutta: addio rispettabilità! 
Davvero le masse se la passano giustamente malaccio. Qualcuno, ed era anche lui un genio, ha detto che la democrazia a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo su mandato del popolo." [Carmelo Bene, 1995]

Lucio Galluzzi

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