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INUTILI PAGLIACCI
par Lucio Galluzzi
Publie le martedì 22 maggio 2012 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing
Non è ammissibile dopo morti per bombe e terremoto vedere lo spettacolo indecoroso dei politicanti che si scannano per la defunzione dei loro progetti ai ballottaggi.
Cinici e senza più alcuna faccia da mostrare, al mattino e il giorno prima, nel pomeriggio erano a battersi il petto a Brindisi, c’è arrivato anche quel miserabile essere omofobo, spargi odio, che finge d’essere filosofo, in realtà è semplicemente una concrezione di forfora e sebo: eppure non ha alcuna vergogna nel comparire per presenzialismo puro.
Sarebbe stata una buona occasione per tapparsi la cloaca, finalmente!, quella di ieri sera dopo i risultati del secondo turno.
Tacere e non apparire in video, evitando di aggiungere orrore a quello che già c’è.
Siccome sono cannibali puri, necrofili, presuntuosi, tristi pagliacci e soprattutto falliti sempre di più, non hanno taciuto.
Hanno fatto passerella, uno dopo l’altro, a raccontare le loro palle incredibili in ogni salotto televisivo, in ogni TG.
Oltre il 50% degli italiani li ha mandati a quel paese e non è andato a votare: dato storico per la nazione.
Quei pochi che lo hanno fatto, hanno scelto la vendetta.
I rovina Nazione, tutti, sono usciti cancellati dalla compagine "politica" italiana.
I ladroni padani hanno perso sette ballottaggi su sette.
Il troiame d’Arcore è sparito dai risultati, così come i poli, i polli, i polipi e annesse piovre.
Quelli che da sempre fanno finta d’essere opposizione, tramite il loro capo comico, hanno informato della vittoria schiacciante propria, avrebbero vinto, in ogni dove, unica forza che ha conquistato tutto; si sono dimenticati di dire che i candidati non erano i loro.
Tutti, nessuno escluso, a vomitare che il segnale elettorale è stato forte e chiaro e lo interpretano ad personam loro.
Ne danno letture che neppure I Soliti Idioti riuscirebbero ad essere così idioti.
Sorvolano sul vero messaggio dei risultati amministrativi: "andatevene a fare in culo!"
Se la prendono con il comico genovese, quando non gli tendono la mano tentacolare per proporgli già intesa e inciuci d’abitudine.
Non si rendono conto che i veri buffoni solo loro.
E non fanno neppure più ridere.
Come il ministro che è andato sul palco a Brindisi e, in mezzo al dolore e allo smarrimento per strage, si è permesso di iniziare a sciorinare la decantazione della bontà della scuola italiana.
Fischiato e contestato duramente, la gente gli ha anche urlato sciacallo, sorrideva spocchioso, mentre il sindaco accanto s’arrabbiava con la "sua" gente,. urlava che su quel palco c’era il sangue di Melissa e contestando lo sporcavano e insultavano i loro morti.
No!
Su quel palco c’era il regime, rappresentato dai molti che da anni "lavorano" per il potere assassino, quelle stesse persone che nulla hanno fatto per evitare il peggio, che è avvenuto e sta avvenendo.
Il ministro che elogia i beni della scuola, sa perfettamente come la Scuola Pubblica Italiana sia stata ammazzata dal sistema, e continua ad essere vilipesa dal governo dei banchieri/professori attuali che hanno programmato altri tagli dove ormai non c’è più da prendere nulla.
Quale cultura?
Quale patrimonio d’idee?
Quale futuro?
Non solo non hanno fatto nulla per evitare i suicidi per disperazione economica, sempre più terribili, due ogni 24 ore; ma gli sciagurati si sono prodigati, biunivoci, correi, contigui con il peggio: un governo tecnico che prende ordini dai ricattatori precedenti e da Berlino, dai massoni dei poteri forti e dalla finanza criminale mondiale ed europea.
Tutto era previsto, lo sapevano già, le squallide Cassandre lo dicevano da due anni: ed è avvenuto.
Gambizzazioni, bombe, trame oscure, strategia della tensione ancora e di nuovo.
Non è cambiato nulla.
Nella tangentopoli di poco tempo fa si era in crisi economica, ma guarda caso!, i partiti fallivano, i leader venivano cacciati, governo tecnico Amato, malessere sociale portato alle stelle, strategia della tensione: bombe!
Nella ladroneria partitocratica totale odierna si è nuovamente in crisi economica, ma riguarda caso!, partiti in bancarotta fraudolenta, governo tecnico Monti, imposto agli italiani dal Capo dello Stato che ha eseguito gli ordini di chi sa lui, disperazione sociale per povertà, strategia della tensione: bombe!
E gli italiani, metà, vanno ancora a votare/votarli, non conoscendo più il valore serio e costruttivo dell’uso giusto del forcone e dei calci in culo.
Le Elezioni non servono.
Servissero a qualcosa i partiti le avrebbero già abolite.
Lucio Galluzzi
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