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Il 4 ottobre a Roma contro la guerra, il liberismo e il razz

Publie le mercoledì 23 luglio 2003 par Open-Publishing

Il 4 ottobre a Roma contro la guerra, il liberismo e il razzismo

Il documento approvato dall’assemblea del movimento italiano a Genova

Il 4 ottobre a Roma contro la guerra, il liberismo e il razzismo

Il 4 ottobre si apre a Roma la Conferenza Intergovernativa. I Capi di Stato
e di Governo dell’Europa, capitanati da Silvio Berlusconi, proveranno a
tradurre in trattati costituzionali il risultato della Convenzione.

All’Europa liberista di Maastricht e del Patto di Stabilità, all’Europa
che alza i muri contro i migranti e che, senza assumere il ripudio della
guerra, lavora invece alla costituzione di un esercito europeo, il 4 ottobre
noi opporremo un’altra Europa: quella dei popoli e della pace, l’Europa
del Forum Sociale Europeo e del 15 febbraio.

La nostra Europa si basa su alcuni semplici principi: è antiliberista, ripudia
la guerra e tutti i razzismi, fa della democrazia e della partecipazione
valori fondanti.

E’ l’Europa che difende i beni e i servizi pubblici, lo Stato sociale, il
lavoro. E dunque si batte contro gli attacchi alle pensioni, alla mercificazione
della scuola, della salute, della cultura e contro la progressiva precarizzazione
della vita intera. La nostra è l’Europa dei diritti sociali, a partire da
quello al lavoro e a un’esistenza dignitosa. E’ un’Europa che privilegia
la costruzione di spazi pubblici, in cui la società sostenibile e il rispetto
dell’ambiente siano punti inaggirabili, e dove le differenze di genere,
le identità sessuali, le libertà civili non siano negoziabili.

E’ l’Europa che ripudia le guerre senza se e senza ma.

Contraria all’aumento delle spese militari e all’ipotesi di un esercito
europeo, la nostra Europa lavora per la pace anche là dove si svolge la
guerra, con missioni civili e la solidarietà internazionale. Ma anche qui,
dove la guerra viene alimentata: per questo abbiamo manifestato il 15 febbraio,
per questo teniamo appese ai balconi le bandiere della pace. Per questo
vogliamo la fine dell’occupazione militare dell’Iraq e il ritiro delle truppe
italiane, così come da tempo chiediamo la fine dell’occupazione della Palestina.

La nostra è l’Europa della cittadinanza universale. Dove non esistono discriminazioni
di razza, religione e sesso. Un’Europa aperta, accogliente, senza centri
di detenzione e in cui nessuno/a è straniero/a.

La nostra è l’Europa della partecipazione: locale, nazionale, sovranazionale.
L’esperienza della democrazia partecipata non ha nulla a che vedere con
il metodo oligarchico adottato dalla Convenzione presieduta da Giscard D’Estaing.

Dopo Firenze, dopo il 15 febbraio e il 12 aprile e in preparazione del Forum
sociale europeo di Parigi, il 4 ottobre daremo un nuovo impulso a un processo
costituente di un’altra Europa. Un processo aperto, comprensivo delle forme
più articolate del conflitto sociale, delle diverse soggettività e dei tanti
movimenti che compongono il nostro movimento. Un processo che valorizzi
le resistenze sociali e i progetti alternativi. Un processo che culmini
nel 2004 nella convocazione degli Stati Generali dell’altra Europa.

Facciamo appello alla molteplice società civile, alle forze sociali e politiche,
con cui in questi anni abbiamo incrociato strade e percorsi, a costruire
insieme questo appuntamento: ci rivolgiamo a coloro che hanno realizzato
il Fse di Firenze, il 15 febbraio, per avviare un confronto perché il 4
ottobre sia una giornata fondativa dell’altra Europa. Questo impegno vivrà
anche in altre mobilitazioni. Ci sono infatti altri appuntamenti, eventi,
scadenze di lotta, percorsi diversi che intendiamo promuovere, sostenere
e attraversare.
 Le mobilitazioni in occasione dei tanti vertici europei che si svolgeranno
quest’anno in Italia a partire dall’appuntamento di Riva del Garda del 4,
5 e 6 settembre, da quello di Roma per le politiche abitative del 30 e 31
ottobre e di S. Patrignano il 5 e 6 ottobre in occasione del vertice dei
ministri dell’Istruzione e degli Affari sociali.
 I momenti di mobilitazione che fanno vivere questi contenuti, come quello
di Rifondazione del 27 settembre, la Marcia Perugia- Assisi del 12 ottobre,
la giornata di mobilitazione sulla scuola contro la riforma Moratti del
26 settembre, lo sciopero generale della Fiom del 17 ottobre.
 I principali appuntamenti del movimento internazionale: il Wto a Cancun
in settembre, il Forum Sociale Europeo a Parigi in novembre, il Forum Sociale
Mondiale in India a gennaio.

Genova, 19 luglio 2003