Il camerata gianluigi

Il camerata gianluigi ci ricasca, ancora e di nuovo. Il camerata gianluigi è il capitale della nazionale di calcio, mica uno così, è una personalità. Gli è scappato uno slogan fascista, proprio il 25 aprile, non per provocare; del resto il camerata gianluigi non è molto intelligente, lo sanno anche i cani sciolti di Torino. Si porta dietro la nomea di integerrimo, nonostante le accuse sul suo conto siano più che giustificate, finanche qualche allaccio con le scommesse.
Il camerata gianluigi mi fa rimpiangere le bande armate di un tempo, perché un cretino simile avrebbe avuto bisogno della scorta dell’esercito, per uscire di casa.
Gianluigi non conosceva il significato del numero 88, desiderava indossarlo per rappresentare quattro palle, cantava "boia chi molla" solo per stare vicino alla squadra, si faceva fotografare con la croce celtica, ma ne ignorava l’essenza, lo chiamano "camerata gianluigi" solo per goliardia.
Ma perché dovremmo passare per finti tonti? Per il bene della nazionale? Bé, io non ci sto, un essere come lui andrebbe isolato e preso a calci in culo giorno e notte, fino a che "boia chi molla", diventi "sono proprio una merda vivente"!