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Il limite valicato

Publie le venerdì 23 gennaio 2004 par Open-Publishing

Andare il giro per il mondo è la cosa più bella. Andare in luoghi nei quali non ti senti sola nè una idiota assieme ad altri idioti è un privilegio che, per ora, spetta ancora a pochi.

. Ma io credo che se si potesse fare un elenco delle cose più importanti dellaltro mondo possibile, questa meriterebbe uno dei primi posti. È capitato a noi, a quelle decine di migliaia di persone [gli organizzatori ora parlano di 275 mila iscritti ufficiali più una quantità sterminata di persone che entra e esce dappertutto] che hanno avuto la fortuna di capitare a Mumbai nel momento giusto. Qui si tocca con mano, ora e crediamo da ora in poi in modo permanente, che qualcosa di straordinario, inaspettato e, passatemi lenfasi, magico sta succedendo.

Non è un bilancio, non si può fare con il forum che non ha ancora chiuso i battenti e con la manifestazione di domattina [appuntamento a mezzogiorno a August Kranti e poi in marcia per quattro ore fino al Forum] che potrebbe riservare altre sorprese. È cercare di comunicare più che altro stati d’animo che sono, correggetemi se sbaglio, un ingrediente fondamentale della nuova politica dei movimenti. Un Forum che ha cambiato probabilmente le persone che lo hanno vissuto, certamente cambierà Porto Alegre 2005 ed è destinato a cambiare anche la geografia del mondo antiliberista.

Che si scopre al tempo stesso più fragile e più forte, non completamente consapevole, fino ad oggi, che a latitudini tanto differenti, con persone così diverse, in luoghi scomodi e faticosissimi ci fossero delle comunanze che assomigliano a legami fraterni. Fare forum diventa, da oggi in poi, sinonimo di fare società, e tutto quello che abbiamo voglia di mettere nelle nostre valigie al ritorno [ammesso che si abbia voglia di partire], oltre ai colori, i suoni, gli odori, i cibi buonissimi, gli abiti straordinari, è una inconsueta leggerezza. La lieve percezione di un limite che è possibile valicare