Home > Il mio ricordo del 2.8.1980
abitavo molto vicino alla stazione, allora, al di la’ del ponte di galliera.mio padre era un
ferroviere in pensione da poco. quell’anno in quel giorno per una frattura ero sul letto. era
caldissimo e la finestra era aperta. ricordo il rumore fortissimo,
e lo smarrimento di non capire cosa fosse. poi da li’ a poco, una giovanissima amica figlia
anch’essa di ferroviere, si precipitò a casa mia: ella viveva nelle case adiacenti alla stazione e con
lo sgomento dei suoi 16 anni singhiozzando di paura e angosciata per i suoi genitori mi raccontò
della strage, della distruzione, dei feriti, del sangue, dell’autobus....aveva sentito quel boato
che aveva scosso la sua casa e dato che era sola in casa, era corsa in strada smarrita e pensò di
rifugiarsi da me. ho vissuto la strage dai suoi racconti e dai suoi occhi ingranditi dalla paura e
dalle lacrime.
nadia d’arco
Egregi,
essendo un handicap grave motorio che perciò è nell’impossibilità materiale a lasciare un
biglietto sull’autobus n. 37 vorrei che gentilmente allegaste le righe che vi invio di seguito al
messaggio, alle altre che i cittadini metteranno materialmente. grazie
nadia d’arco