Home > Il paese pare al bilico del caos
Carissimi amici,
il paese pare al bilico del caos,
ora mi trovo negli uffici nell’UNOPS a Huehuetenango e stamattina abbiamo ricevuto Codice Giallo
dalla Capitale, è il penultimo avviso nella scala degli avvisi di pericolo prima del rosso, per il
avviso per il quale dovremo stare chiusi negli uffici.
In realtà il caos si registra a Città del Guatemala, io mi trovo a Huehuetenango dove la
situazione pare tranquilla.
Questo è successo.
Stamattina, sia a Huehuetenango che a Città del Guatemala, erano previste manifestazioni di
studenti dell’Università contro la decisione della Corte costituzionale che ha dato il via libera alla
candidatura di Rios Montt alle presidenziali.
Nella notte giravano notizie che si stessero preparando dei pulman per raggiungere la capitale ma
nessuno pareva sapere da parte di chi e per quale motivo.
E’ successo che dopo l’inizio della manifestazione universitaria a Città del Guatemala sono
arrivati oltre 30 pulman pieni di persone incappucciate e armate di fucili, macete, bastoni….., queste
sono persone che appoggiano Montt.
Infatti proprio ieri Montt ha fatto una dichiarazione (dopo la decisione della Corte Suprema di
Giustizia di ritardare o cercare di fermare la sua candidatura anticostituzionale (vedi articolo
mandato in spagnolo)) dicendo che nei prossimi giorni lui non risponde delle azioni o delle violenze
che la base sociale del suo partito può organizzare (F.R.G.) se lui non ottiene immediatamente
l’approvazione legislativa anche della Corte Suprema di Giustizia per partecipare alla campagna
elettorale.
E così i fedeli a Montt, sono pronti a tutto per il proprio Generale genocida.
I manifestanti sono scappati onde evitare uno scontro tanto grande e si sono chiusi
nell’Università San Carlo. Mentre la capitale andava nel caos, questi criminali incappucciati si sono diretti
alla sede della Corte Suprema della Giustizia.
Nel frattempo il clima si è surriscaldato, in circostanze da chiarire è morto il giornalista
Hector Ramirez (del Canale 7); dicono che sia morto a causa di infarto dopo essere stato perseguito
dalle forze dell’FRG ma gli stessi hanno posto resistenza a restituire il corpo……..
Le scuole hanno sospeso le lezioni e chiuso gli edifici. Tutti i negozi hanno chiuso le
saracinesche.
La polizia non è scesa nelle strade.
Questo perché il controllo delle forze armate è proprio in mano a Montt (Capo del Consiglio) e
Portillo (Capo del Governo ma marionetta di Montt), quei poteri che sicuramente hanno organizzato
questo evento.
Il Ministro dell’Interno si è dimesso, un atto in più per dimostrare che non ha il controllo della
situazione.
Il tutto pare una chiara strategia dell’FRG per mettere il paese nel caos se Montt non ottiene
l’autorizzazione alla candidatura. "Da qui non ci muoviamo fino al momento in cui otteniamo
l’iscrizione del generale Efrais Rois Montt" questa la dichiarazione degli insorti.
Ora, mentre qui sono le 15.30 (ed in Italia le 23.30) Portillo ha ordinato (dopo la sollecitazione
pubblica dell’ambasciatore statunitense) attraverso comunicati per radio e televisione
all’esercito di uscire nelle strade della Capitale. Ci stiamo interrogando il perché abbia dato l’ordine
all’esercito e non alle forze di Polizia.
In un comunicato stampa di CONAVIGUA si denunci quanto organizzato oggi dalle forze dell’FRG.
Lo stesso comunicato termina cosi:
POR LA MEMORIA DE NUESROS MARTIRES, NO MAS VIOLENCIA!
Assurdi:
Rioss Montt ha sostenuto che la Costituzione vieta a chi ha organizzato dei golpe di candidarsi
alle presidenziali. Ma siccome la Costituzione è dell’85 e lui il gople l’ha fatto nell’’82, può
candidarsi alle elezioni.
Jorghr Arevalo, del partito di Montt ha detto che la stampa non può dimostrare che quelli che
stanno organizzando questa cosa siano del loro partito (perché sono icappucciati e non si
riconoscono!).
Speriamo che la situazione si vada distendendo.
Altrimenti le conseguenze potrebbero essere a catena e questo, in un paese dove fino a non molti
anni fa c’erano dittatori e guerriglie armate, non sappiamo dove porterebbe.