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Il «pugno di ferro» dei flic

Publie le domenica 9 maggio 2004 par Open-Publishing

Ifrancesi le chiamano «bavures», sbavature. Ma sono i maltrattamenti che
la polizia riserva ai fermati per diversi motivi.

Pestaggi, insulti e in
alcuni casi omicidi, aumentati quasi del 50% dopo che l’ex ministro
dell’interno Nicolas Sarkozy ha deciso l’introduzione dei «superflic» e
della politica della tolleranza zero. Il dato è contenuto nel rapporto
della Commissione nazionale di deontologia della sicurezza (Cnds)
presieduta da Pierre Truche. Nel corso del 2003 gli abusi sono stati 70
contro i 40 del 2002 e i 20 del 2001.

A colpire, come ha detto lo stesso
Truche è «la frequenza statistica, tra le vittime, di persone straniere o
dal nome a consonanza straniera». I due morti per maltrattamenti, citati
nel rapporto, si trovavano entrambi su un aereo che doveva rimpatriarli.

Il primo, un argentino di 52 anni è morto per asfissia perché costretto a
restare piegato indue, con la testa tra le ginocchia sotto una coperta, in
fondo all’aereo che doveva riportarlo a Buenos Aires. Stessa sorte è
toccata ad un somalo di 25 anni: uno dei poliziotti, ha raccontato una
hostess, si è seduto sulla sua schiena piegata mentre un altro teneva le
sue braccia dietro la schiena e la testa pendeva nel vuoto. Tra i casi di
maltrattamenti quello di un automobilista che è svenuto a causa di una
crisi di diabete, appena fermata l’auto in doppia fila.

Ha ripreso
conoscenza grazie ai calci di quattro poliziotti che volevano sottoporlo
all’alcotest, ed è stato abbandonato dagli agenti che hanno anche rubato
alcuni oggetti nella vettura. Il rapporto della Cnds è anche un pesante
atto di accusa contro Sarkozy (oggi a capo del dicastero dell’economia). A
novembre, quando era ancora a capo del ministero degli interni, lo
«sceriffo» aveva dichiarato: «Da 19 mesi, non c’è più stata alcuna bavure».

il manifesto