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Il dopo G8
In piazza contro l’assoluzione di Placanica momenti di tensione a Palermo
Genova - "Verita’ per Genova, verita’ per Carlo". Un enorme striscione, a
caratteri neri su un telo rosso, rappresenta la protesta, silenziosa e
simbolica, del popolo dei no global genovesi. Ieri il "Movimento Carlo
Giuliani" e’ sceso in piazza per ribadire il suo no alla decisione di
archiviare il processo sulla morte del giovane manifestante. Un presidio
iniziato poco dopo le 17 in piazza De Ferrari, nel cuore del centro
genovese. Un centinaio di persone si sono sedute sui gradini di Palazzo
Ducale, che proprio nel luglio 2001 ospito’ il vertice dei G8. Qui hanno
steso lo striscione e silenziosamente hanno trascorso un paio di ore,
conversando con Giuliano Giuliani, il padre del giovane manifestante
ucciso, e con don Andrea Gallo, della comunita’ di San Benedetto al Porto,
che ha lanciato un appello affinche’ si riapra l’inchiesta e si formi una
commissione d’indagine parlamentare. Poco, intorno alle 19, una tappa in
piazza Alimonda dove Carlo Giuliani perse la vita a causa del colpo di
pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica. Qui e’ stato deposto un
mazzo di fiori. Un’iniziativa che ha trovato seguito anche in altrecitta’
italiane: la piu’ importante si e’ tenuta a Roma davanti alla sede del
Consiglio Superiore della Magistratura. Qui si e’ svolto un presidio,
organizzato dai Disobbedienti, per chiedere "verita’ e giustizia" per Carlo
Giuliani. Al centinaio di persone che ha manifestato, e’ stata anche
distribuita una lettera rivolta ai giudici "che hanno assolto gli assassini
di Stato" in cui criticano i magistrati ma anche una parte di sinistra da
loro giudicata "giustizialista". Piu’ movimentata, invece, l’iniziativa di
protesta che si e’ svolta a Palermo, davanti al comando dei Carabinieri di
corso Vittorio Emanuele. Secondo quanto riferito da Giusto Catania,
segretario provinciale del partito di Rifondazione Comunista, "alcuni
agenti di polizia avrebbero caricato una cinquantina di giovani che stavano
manifestando pacificamente contro l’archiviazione delle accuse a Mario
Placanica". I manifestanti, sempre secondo le parole di Giusto Catania, si
sarebbero visti strappare uno striscione su cui campeggiava la scritta
"Omicidio di Stato, omicidio legalizzato. Vergogna". Un episodio per cui i
depuatti di Prc hanno annunciato di voler presentare un’interrogazione al
ministro degli Interni. Licia Casali