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Informazione a stelle e strisce

par Antonio Recanatini

Publie le domenica 28 dicembre 2014 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
4 commenti

In Malesia, un’alluvione sta devastando la costa orientale, si contano cinque morti e 160 mila, ripeto centosessantamila, sfollati. In Indonesia pare si sia perso un aereo con 162 passeggeri, tra cui sedici bambini e un neonato. L’informazione ritiene siano notizie poco importanti, come Siria, Ucraina, Kobane, Palestina, parte dell’Africa in conflitto, l’Afganistan e le polveriere nel deserto e tutte le stragi fuori dal tracciato. Poco importante è anche il Jobs Act che causerà un disagio sociale senza precedenti, anzi alcune notizie sono state completamente rimosse, tipo la trattativa stato-mafia-vaticano. In ogni caso, tutto ciò par poca cosa di fronte alle divise states presenti al funerale di uno di loro, alle proteste dei poliziotti a stelle e strisce che ricordano l’uccisione di un altro collega pochi giorni prima. Scusate, ma quella è la terra dei cowboy con la pistola e degli sceriffi con stella e pistola, non il covo della bella gente!
L’informazione filo Usa sta producendo talmente tanti idioti, talmente tanti che sembra di vivere nel paese degli infanti e dei sordi, dove un telefonino da digitare è più importante della persona che si ha di fronte.
La nostra stessa identità è a rischio, sono a rischio i propositi, le ambizioni, lo stesso futuro è a rischio, l’informazione è l’elemento chiave per la produzione di idioti con il codice a barre e il pin.

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Messaggi

  • scusami ma non è certo colpa "dell’informazione USA"( solita teoria complottista?)ma di sensibilità occidentale in generale. Un aereo che cade è una notizia che ci interessa perchè può, in teoria, accadere a chiunque di noi che viaggia ed ovviamente gli occidentali viaggiano molto. Al contrario di un’alluvione in Malesia con una decina di morti non interessa a nessuno e, ritengo, il 99% degli occidentali neanche sa dov’è la Malesia. Un giornale vende copie e quindi pubblicità ( negli USA molta di più perchè non ci sono "aiuti all’editoria" che in realtà sono, ne più ne meno che mazzette per un’informazione addomesticata)e quindi pubblica articoli interessanti. Se ci pensi ci sono molti pià articoli sul lato B di Kim Kardashan( chi????) che sulla fame in Darfur.
    michele

    • strano che tu abbia da ridere sulle prime due righe, spero leggerai anche il resto. Ho lavorato venti anni nell’editoria. Venti lunghi anni, Michele, forse, dico forse... saprò qualcosa. Addirittura hai parlato di complottismo, che dire, pensala come ti pare, ma evita di parlare di aiuti, perché gli aiuti all’editoria ci sono per un motivo certo. Basta farsi camminare il cervello, almeno una volta l’anno!

  • Resta il fatto che, in tutto il mondo, solo l’Italia ha " aiuti all’editoria" che sono uno spreco di danaro pubblico( quindi delle tasse mie e tue) per foraggiare giornalisti allineati ale versioni governative. Proprio perchè lavori nell’editoria dovresti sapere che tutti i giornali " selezionano" le notizie sulla base di diversi criteri e cioè1) a chi dà fastidio;2)veline di governo;3) interesse generale;4) pubblicità più o meno velata
    michele