Home > LA DRAMMATICA IRRESPONSABILITA’ DI CERTI POLITICI
LA DRAMMATICA IRRESPONSABILITA’ DI CERTI POLITICI
Publie le venerdì 4 luglio 2003 par Open-PublishingNei giorni scorsi, al Senato, una esigua maggioranza è riuscita a
restringere ulteriormente la già risibile portata della proposta di Legge
sulla sospensione condizionale della pena, il cosiddetto "indultino".
Si è voluto così mortificare per l’ennesima volta l’aspirazione dei
detenuti, di una parte della società civile e dello stesso Papa, ad un
provvedimento di indulto e ad una serie di riforme del sistema penitenziario
che costituiscono il passaggio più urgente di una Giustizia che voglia
davvero essere "più giusta" per tutti i Cittadini.
Queste scelte testimoniano un’assurda irresponsabilità politica che non può
essere coperta neanche dai polveroni mass mediatici di questi giorni,
costruiti ad arte speculando sulla sofferenza di alcuni Cittadini vittime di
reati.
E’ semplicemente vergognoso che invece di riflettere sul vertiginoso aumento
dell’autolesionismo e dei gesti di disperazione, aggravati anche da
situazioni sanitarie e di sovraffollamento disastrose, qualcuno arrivi a
mettere in discussione persino il già poco applicato diritto alla
sospensione della pena per i detenuti afflitti da malattie platealmente
incompatibili con la detenzione.
Di questa assurda situazione stanno discutendo i detenuti italiani, ed in
alcuni istituti - come Regina Coeli, Cagliari, Rebibbia Penale,
Civitavecchia, Viterbo e altri- sono già iniziate o stanno per iniziare
delle pacifiche iniziative di protesta per l’indulto e le riforme (oltre che
per i tanti e gravi problemi particolari di ogni carcere).
Queste e tutte le altre pacifiche iniziative che in ogni città i detenuti
vorranno organizzare (per uno o più giorni) troveranno il responsabile
sostegno della Papillon, la quale è convinta che la nostra battaglia può
vincere soltanto se è concretamente ripresa e sostenuta dai più diversi
ambiti della società civile.
In questa direzione, ci sembra significativo che nelle scorse settimane
migliaia di giovani abbiano circondato pacificamente i carceri di Rebibbia e
che la prossima settimana ancora in tanti manifesteranno vicino a Regina
Coeli, così come sono importanti i tanti momenti di confronto organizzati da
centinaia di parrocchie in tutta Italia per riflettere con i Cittadini sul
rapporto esistente tra l’emarginazione, l’illegalità e il carcere.
Ci auguriamo che nelle prossime settimane saranno al nostro fianco anche
quelle forze che proprio in questi giorni in Commissione Giustizia alla
Camera hanno saputo contrapporsi all’ulteriore tragica beffa contro i
detenuti, ed in particolare contiamo su quegli uomini politici che più di
altri hanno dimostrato concretamente di volersi battere per un
provvedimento di indulto che abbia un reale effetto positivo sull’incivile
situazione di sovraffollamento delle carceri.
A tutti i Parlamentari e Consiglieri Regionali e Comunali di ogni partito
chiediamo di recarsi nelle carceri in queste settimane, e ad ognuno di essi
chiediamo di adoperarsi affinché le Istituzioni a tutti i livelli si
assumano le loro responsabilità per la risoluzione dei più gravi problemi di
loro competenza.
Tutti insieme, dentro e fuori dalle galere, possiamo oggi provare a
rovesciare la tragica beffa votata dalla maggioranza del Senato, dando un
nuovo impulso alla nostra pacifica battaglia di civiltà.