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La Corte penale internazionale si occuperà di Bush, Blair...
Publie le giovedì 8 maggio 2003 par Open-PublishingLa Corte penale internazionale si occuperà di Bush, Blair, Aznar, Schroeder
e Berlusconi
http://www.articolo21liberidi.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1547
Criminali di guerra
Il premier e il ministro Martino denunciati per l’appoggio agli Usa
di Loredana Morandi
La guerra all’Iraq si sposta in Tribunale. A Roma, ad esempio, sono stati
aperti due procedimenti: uno sul ministro della Difesa, Antonio Martino; l’
altro sul presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier italiano,
inoltre, sempre a causa della guerra, è stato denunciato al Tribunale penale
internazionale, assieme ai suoi pari europei Tony Blair, José Maria Aznar,
Gerhard Schroeder e, ovviamente, in compagnia del presidente degli Stati
Uniti, George W. Bush.
A denunciare Martino sono stati sei parlamentari dell’opposizione - Luigi
Malabarba e Tommaso Sodano di Rifondazione comunista, Piero Di Siena dei Ds,
l’autonomista altoatesino Oskar Peterlini, Francesco Martone e Loredana De
Petris dei Verdi - più alcuni membri di associazioni pacifiste e del Social
Forum Europeo. (segue)
La denuncia contro il ministro della Difesa, che la procura di Roma ha già
provveduto a inviare al cosiddetto Tribunale dei ministri, nasce dalla
concessione dell’uso delle infrastrutture pubbliche al transito di 26
convogli militari statunitensi, quelli contestati e contrastati dai
pacifisti con la campagna "Train stopping" (per gli atti di disobbedienza -
il blocco dei treni - sono già stati consegnati diversi avvisi di garanzia).
La denuncia dei parlamentari è motivata dal fatto, che la decisione di
Martino non è ancorata ad alcuna richiesta formale, ma a una semplice
telefonata dell’ambasciatore Usa e il libero transito dei treni carichi di
armi usate contro l’Iraq sarebbe in contrasto con gli articoli 11, 64 e 78
della Costituzione e con una mezza dozzina di trattati internazionali, oltre
che con la legge italiana che regola il traffico d’armi.
Berlusconi, invece, è oggetto dell’esposto presentato ad Orvieto dall’
avvocato Fausto Cerulli. Dalla Procura umbra l’incartamento è stato
trasferito a quella romana, competente per territorio. Secondo l’avvocato
Cerulli, il premier avrebbe messo a rischio la sicurezza nazionale. L’
illegale supporto bellico garantito agli Stati Uniti mentre erano ancora in
corso rapporti diplomatici con l’Iraq, cioè prima dell’espulsione del corpo
diplomatico e la partenza dall’Italia di contingenti militari americani
destinati a operazioni belliche è - sottolinea il legale - un’azione ostile
verso un paese straniero, che espone l’Italia al rischio di azioni
terroristiche.
La denuncia contro Berlusconi e gli altri premier arriva da Firenze, dove
risiede l’avvocato tedesco Joachim Lau, membro della Ialana (International
Association of Lawyers Against Nuclear Arms), un’associazione internazionale
di giuristi contro le armi nucleari. L’esposto del legale tedesco è stato
inviato alla Corte penale internazionale dell’Aja (che si occupa di
genocidi, crimini di guerra e contro l’umanità) che ha accolto la denuncia
contro Bush, Blair, Aznar, Berlusconi e Schroeder, aprendo un’indagine.
La Corte penale internazionale è stata costituita nel 1998, con il Trattato
firmato a Roma da 139 dei 160 paesi che aderisco all’Onu ed è stato
ratificato, finora, da 73 governi. Quello italiano lo ha fatto nel ’99. Gli
Usa, invece, non riconoscono questo organismo internazionale. Elementi
incriminanti a carico di Bush e Blair, per l’avvocato Lau, sarebbero gli
oltre mille ordigni già sganciati dall’aeronautica britannica e statunitense
sulle popolazioni civili e le città irachene nei primi due giorni del
conflitto. L’azione bellica di aggressione angloamericana, mancando del
presupposto dell’autodifesa, renderebbe i due leader occidentali «criminali
di guerra» e gli altri premier europei - Berlusconi, Aznar e Schroeder -
sospetti di aver posto in essere «politiche criminali» che li renderebbero
complici di Bush e Blair.