Home > La disobbedienza comunicativa
Un progetto multimedia, che vuole essere un crosspoint di linguaggi
diversi dell’agire comunicativo, alimentato da tre
sperimentazioni/articolazioni: GlobalMagazine una rivista mensile, un
circuito radiofonico satellitare, GlobalRadio, e una (contro)
televisione, GlobalTV.
Il Global Project nasce da uno spazio politico nuovo che è quello
della disobbedienza; di fronte all’imbroglio dei media "democratici",
apparentemente neutrali ma in realtà orientati al mantenimento e alla
riproduzione del potere, rivendichiamo la nostra appartenenza ad un
contesto politico chiaro, condiviso con reti sociali reali che fanno
della sperimentazione di pratiche e forme delle resistenze al
neoliberismo, il loro modo di attraversare e vivere il movimento dei
movimenti e le lotte per la costruzione di "un altro mondo
possibile".
La nostra comunità pratica la comunicazione per creare uno spazio
pubblico mediatico, attraversabile dalle moltitudini, con la
consapevolezza che non c’è separazione tra azione e comunicazione,
tra prassi e produzione di senso, tra vita e desideri.
I media oggi sono campo di conflitto e strumenti del conflitto, in
quanto mezzi e luoghi di produzione, economica e dell’immaginario
collettivo, messi a valore dalla società del biopotere. Per noi non
si tratta di agire una comunicazione più giusta o più bella, ma di
distruggere il pensiero unico per creare nuove libere comunità
dell’intelligenza collettiva.
Nella società della comunicazione non è di ulteriori informazioni che
abbiamo bisogno, anche se fossero le più "vere" e obiettive
possibili, ma dell’uso ricombinato di quella "eccedenza" creativa che
proviene dalla cooperazione e dalle relazioni della moltitudine messa
al lavoro, e che non è più comprimibile e regolabile dai sistemi di
controllo e regolazione neoliberista. Ricombinare e usare contro il
comando questa forza dell’intelletto prodotta da tutti, significa per
noi organizzarsi nella guerriglia comunicativa.
Una guerriglia comunicativa in continuo movimento che sperimenta
nuovi linguaggi e cerca di contribuire alla più ampia scrittura di
una nuova narrazione globale e collettiva che sappia moltiplicare le
pratiche di resistenza ed esodo in forma costituente.
Global Project è entrato in azione a novembre 2002 nelle giornate di
Firenze, da quel momento non ha mai smesso di attraversare frontiere,
camminare col Movimento dei movimenti.
Ed ora, in quello che si ostinano a chiamare "dopo guerra", il Global
Project seguirà la carovana in Iraq lanciata dall’associazione
YaBasta che attraverserà Palestina e Giordania e si terrà in
contemporanea con Evian dove i movimenti saranno a manifestare il
rifiuto della legittimita’ del G8.
L’1 2 3 giugno 2003 si terra’ ad Evian in Francia nel cuore
dell’Europa, ma blindato in un enorme zona rossa, il vertice del G8.
La prima riunione del G8, un vero e proprio "consiglio di guerra",
occasione per spartizioni e rese dei conti tra i potenti. Mentre da
tutta Europa si raggiungerà Evian per contestare il G8,
contemporaneamente la carovana raggiungerà Amman.
Dalla Giordania entreremo in Iraq per sostenere con una presenza
attiva e visibile i progetti di cooperazione e solidarietà che
parecchie associazioni ed ONG stanno iniziando con la rete sociale
irachena fuori dalla connivenza con le truppe di occupazione.
Global Project in action
30 maggio - 8 giugno
Carovana dell’Ass.ne Ya Basta in Iraq e Palestina
28 maggio - 3 giugno Mobilitazioni contro il vertice del G8 di Evian
Global Radio trasmetterà da Ginevra presso la Casa delle Associazioni
(Maisons des Associations) Rue de Savoises, 15. Global Radio si
ascolta in internet dal sito www.globalradio.it e dal satellite Hot
Bird Frequencies 11199,66 Mhz - Polarizzazione Verticale - Symbolrate
27500 - Goldbox channel 499
Immagini, video e testi sui siti
www.tvglobal.org - www.globalmagazine.org