Home > La polizia aggredisce i lavoratori della Fiat di Melfi Adesso Basta!!!
La polizia aggredisce i lavoratori della Fiat di Melfi Adesso Basta!!!
Publie le martedì 27 aprile 2004 par Open-PublishingFederazione Impiegati Operai Metallurgici
FIOM TRIESTE
Strada della Rosandra 58 TRIESTE
tel. 040 829681 fax 040 281296
e-mail: fiomts@supereva.it
La polizia aggredisce i lavoratori della Fiat di Melfi
Adesso Basta!!!
il 28 APRILE sciopero nazionale di 4 0re
A Melfi 5 mila lavoratori della Fiat e dell’indotto prendono il 20% in meno di stipendio rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani della Fiat, lavorano il 20% in più e devono fare il turno di notte per 15 giorni continuativi. In 12 mesi hanno ricevuto 5 mila lettere di provvedimenti disciplinari, alcuni delegati sindacali sono stati licenziati.
Dopo anni di richieste, scioperi e referendum unitari, hanno deciso di fare sul serio. La Fiat ha risposto con la chiusura più totale e con la richiesta di sconfessare e condannare gli scioperi. Nella notte tra venerdì e sabato Fim, Uilm e Fismic hanno firmato con la Fiat un altro accordo separato che scaricava i lavoratori in lotta. Il governo invece di svolgere un ruolo di mediazione ha scelto di appoggiare le spinte più oltranziste della Fiat.
"Siamo operai non delinquenti"
Il mattino del 26 aprile la Fiat e il governo hanno chiesto alle forze dell’ordine di attaccare i lavoratori in sciopero. Di fronte alle cariche i lavoratori si sono seduti in terra gridando: "Siamo operai non delinquenti". Sul sito di "Repubblica" e di altri quotidiani sono pubblicate fotografie impressionanti: si vedono i caschi blu della polizia che caricano a testa bassa i lavoratori a mani alzate. Ci sono stati una decina di feriti, ma i presidi continuano anche se si temono altre cariche.
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in una situazione di pressoché totale consenso dei lavoratori di Melfi verso lo sciopero. L’azione repressiva ha uno scopo opposto a quello dichiarato di garantire una fantomatica libertà di lavoro; anche dopo le cariche sono entrati nello stabilimento solo poche decine di capi reparto. La repressione ha lo scopo di intimidire i lavoratori in lotta e colpire il diritto costituzionale allo sciopero.
Non ERA PIU’ successo da 30 anni!
In un paese democratico non si aggrediscono i lavoratori che chiedono un salario normale, un orario di lavoro normale, ritmi e turni normali.
Quanto sta accadendo a Melfi si configura come un gravissimo attacco ai diritti di tutti i lavoratori e allo stesso principio costituzionale che garantisce la libertà sindacale.
Per questo motivo la FIOM di Trieste chiede a tutta la società civile e ai movimenti democratici di esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta, partecipando al presidio davanti alla Ferriera alle ore 12.30.
A Trieste le modalità dello sciopero sono:
mercoledì 28 aprile 4 ore di sciopero per tutti i metalmeccanici
Ultime 4 ore di ogni turno (Salvo indicazioni diverse da parte delle RSU)
Presidio e conferenza stampa alla Ferriera di Servola, ore 12.30
www.
progettoinformazione-ts.it
redazione@
progettoinformazione-ts.it