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La televisione comunitaria di Peccioli, chiusa.
Publie le giovedì 25 settembre 2003 par Open-PublishingPeccioliTV - La televisione comunitaria di Peccioli
Il Ministero delle Telecomunicazioni preannuncia l’oscuramento di
PeccioliTV.
Comunicato stampa del Comune di Peccioli (Pisa)
Alla fine di luglio l’amministrazione comunale di Peccioli ha avviato, prima
in Italia, una sperimentazione di radiodiffusione televisiva all’interno di
un cono d’ombra (un area dell’etere inutilizzata). Come per le oltre 100
telestreet attualmente operanti in Italia, anche l’impianto trasmittente
adottato a Peccioli è assolutamente non professionale e può essere captato
solo da poche centinaia di metri, l’amplificatore di segnale, infatti, può
essere paragonato a quello di un banale walkie talky.
Durante la sperimentazione sono state riportate in diretta TV due serate
teatrali all’aperto e proprio in questi giorni il progetto entra in fase
operativa con le diretta della messa e del consiglio comunale e la differita
delle feste rionali. A latere sono in preparazione alcuni percorsi formativi
che possano coinvolgere tutti i cittadini interessati alla realizzazione del
palinsesto di PeccioliTV.
E’ pervenuto al sindaco Macelloni, dal Ministero delle Comunicazioni,
l’ordine di disattivazione in via amministrativa dell’impianto che sarà
eseguito, ad opera del personale tecnico incaricato dal Ministero, il giorno
26 p.v. alle ore 11.
L’amministrazione Comunale di Peccioli non nega che la TV opera senza
concessione e dunque in un regime di illegalità, ma ha sempre concepito
questa iniziativa nei termini di battaglia civile per rivendicare l’uso
comunitario dell’etere, in sintonia con l’art. 21 della Costituzione
Italiana. Quello che oggi è illegale potrebbe essere legale domani (come
Rete4, che opera su tutto il territorio nazionale senza concessione e sarà
presto graziata dal DdL Gasparri e che, finora, non ha ricevuto ordinanza di
disattivazione né altre sanzioni).
Pertanto, questa Amministrazione:
conferma l’intero palinsesto delle trasmissioni e l’organizzazione di
percorsi formativi e seminari teorici per consegnare il futuro della
sperimentazione nelle mani degli stessi cittadini che potranno così
sfruttare gli aspetti positivi della televisione;
respinge l’ordine del Ministero e annuncia una grande battaglia legale per
rompere le logiche del monopolio a favore di tutti i cittadini;
invita tutte le altre Istituzioni pubbliche locali ad intraprendere azioni
simili.
Peccioli (Pisa), 26 luglio 2003.
*** nota in data odierna:
L’Amministrazione Comunale di Peccioli,
fa seguito ai comunicati dei giorni precedenti per le seguenti precisazioni:
il Ministero della Comunicazione ha fatto pervenire ordinanza di
disattivazione in relazione alla sperimentazione "PeccioliTV", la
televisione comunitaria di Peccioli.
Il movimento delle Telestreet, cui PeccioliTv si ispira ed aderisce, opera
in Italia per mezzo di oltre cento micro-emittenti, la caratteristica
fondamentale di tutte le esperienze stà nel fatto che queste trasmissioni
non disturbano nessuno, dato che approfittano di canali non utilizzati da
altre emittenti, i cosiddetti coni d’ombra. Si tratta quindi di iniziative
di libertà che il Ministero delle Comunicazioni stà oggi cercando di
fermare, a Senigallia e a Peccioli, per il momento.
Come annunciato questa Amministrazione intende opporsi a questo
provvedimento con tutte le armi legali a sua disposizione ed ha oggi dato
mandato ai propri avvocati.
A dirigere il pool è stato incaricato lo Studio Legale del Prof. Guido
Calvi, difensore della telestreet di Senigallia, penalista del Foro di Roma
(e senatore DS), che collaborerà con l’avvocato Mario Bovina (civilista) e
Roberto Manfervisi (amministrativista) del Foro di Bologna.