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Larzac 2003,raduno contro le politiche dell’OMC

Publie le sabato 9 agosto 2003 par Open-Publishing

oggi, domani e domenica la Confédération Paysanne ed altre organizzazioni
sindacali francesi tengono, sull’altipiano del Larzac, un grande raduno di
lotta e di festa: "LE MONDE N’EST PAS UNE MARCHANDISE - TOUTES ET TOUS AU
LARZAC CONTRE L’ORGANISATION MONDIALE DU COMMERCE" in risposta e
preparazione delle prossime scadenze che si è data l’Organizzazione Mondiale
del Commercio. (http://www.larzac-2003.org)

Anche AltrAgricoltura ha voluto partecipare a questo importante momento di
comunicazione ed organizzazione contro le politiche liberiste che propongono
il cibo come una merce e non come rigeneratore della vita. Questa mattina
Vittorio,appena giunto sull’altipiano, ci ha chiamati per comunicarci con
poche parole il grande successo dell’iniziativa: "...sembra di vedere
Woodstock, è tutto un brulicare di tende e gente, distanze enormi, un
centinaio di ettari, colmi di No Global, e tutto deve ancora cominciare!"
Con AltrAgricoltura sono scesi sull’Arzac anche alcuni agricoltori del
CO.SP.A. Nazionale che portano con se, oltre le proprie esperienze di lotta
contro gli O.G.M., le quote latte, l’influenza aviaria, la blue tongue, una
lettera rivolta a José Bové ed alla Confédération Paysanne che vi proponiamo
di seguito:


CO.SP.A. Nazionale
Via Mantovana, 127/a - Madonna di Dossobuono (VR)
Tel.: 045 8622395 - Fax: 045 8649176 -

A Josè Bové

Caro Josè,
apprendo con enorme piacere che, finalmente, le tante iniziative promosse
fino ad oggi hanno portato alla tua liberazione.
Questa è una fase storica per il mondo agricolo. Ci stiamo confrontando con
un fronte compatto e ben organizzato rappresentato dalle poche
multinazionali che sono responsabili della mercificazione del cibo. Da
sempre i contadini di tutto il mondo hanno avuto come principali controparti
il clima e l’ambiente, oggi si trovano a doversi confrontare direttamente
con il mercato globale che, come in ogni altro ambito, sta prendendo
rapidamente il sopravvento snaturando completamente la logica delle
produzioni agricole. Il cibo non è una merce, la sua funzione è quella di
rigenerare la vita. La lotta per la Sovranità Alimentare unisce i percorsi
di tutti i contadini del mondo. Il riconoscimento della tipicità dei
prodotti agricoli tradizionali strettamente legati alle zone ed alle
tecniche di produzione rappresenta l’unica possibilità di contrastare il
fenomeno della delocalizzazione delle produzioni agrozootecniche e dell’
avvento delle colture geneticamente modificate, modello di omogeneizzazione
agricola e quindi di standardizzazione dei sapori e dei saperi.

La lotta, per noi, è iniziata alcuni anni fa, nel 1996, contro la PAC ed il
regime delle quote latte, in particolare del modo con cui queste vengono
assegnate e gestite, vera arma di distruzione di massa puntata sulle aziende
agricole in particolare ad indirizzo zootecnico e da questa esperienza
abbiamo capito quanto sia importante e grave il meccanismo attraverso cui si
stanno introducendo gli OGM in Europa. Negli ultimi anni abbiamo assistito
all’ eradicazione di gran parte del tessuto produttivo agricolo del nostro
paese e del resto d’Europa. Da quest’anno tutti i nostri associati hanno
richiesto che le sementi utilizzate fossero rigorosamente free OGM con
certificazione specifica sul lotto di provenienza e che i mangimi utilizzati
per l’alimentazione zootecnica provenissero da mangimifici completamente
convertiti al free OGM.

Con l’industrializzazione dei processi produttivi agricoli e zootecnici e le
politiche di acquisto dei colossi multinazionali della Grande Distribuzione
Organizzata che, per le note leggi della domanda e dell’offerta, fanno dell’
esasperazione produttiva l’unica possibilità di sopravvivenza per le
aziende, stiamo perdendo di vista la reale funzione dell’agricoltura.
Prodotti tipici, salvaguardia del territorio, avvicendamenti colturali,
tecniche di coltivazione, tradizioni legate ai territori e di conseguenza ai
popoli stanno scomparendo per far spazio alle monocolture cioè alle
produzioni di cibo per animali anziché per l’uomo. In questo panorama
trovano spazio ed occasione di profitto le grandi multinazionali
agrochimiche che possono così allargare a macchia d’olio i loro possedimenti
attraverso l’introduzione degli OGM che, di fatto, trasformano i cittadini
in moderni schiavi costretti a mangiare cibi uguali per sapore e contenuti
in ogni parte del pianeta.

Per queste ed altre ovvie ragioni i Comitati Spontanei di Produttori ed
Allevatori (COSPA) organizzeranno iniziative e manifestazioni in Italia che
culmineranno in una grande manifestazione nazionale il 14 ottobre. Se la tua
"parziale libertà" te lo dovesse permettere saremmo felici di averti al
nostro fianco così come noi ci siamo sentiti di dover essere presenti qui
sul Larzac emblematico luogo d’origine di quelle lotte che tanto hanno
contribuito a dare maggiore dignità e forza a tutti i contadini del mondo.
Un altro mondo è possibile !!!

Verona, 5 Agosto 2003

Vilmare Giacomazzi
(Presidente del CO.S.P.A. Nazionale)