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Le analisi del dopo voto
par Antonio Recanatini
Publie le mercoledì 8 giugno 2016 par Antonio Recanatini - Open-PublishingMi emozionano le analisi di voto, del dopo voto, le varie sfaccettature e vedute, l’ambiguità nel commentarli; alla fine sono quasi tutti vincenti o quasi tutti perdenti, ma queste sono piccolezze.
L’importante è la discussione in merito, l’importante è farsi notare, uscire dalle tombe e cogliere l’occasione, come il caso di un certo La Russa. Io, addirittura, credevo fosse scomparso dalla scena del delitto, invece no, mi sbagliavo, c’è ancora.
La cosiddetta sinistra, quella social e radical chic, infuocata e frastagliata in mille pezzi, è quasi in fin di vita. Ogni pezzettino si definisce la "vera sinistra", ogni pezzettino con il suo opportunista preferito.
Sarà che invecchiando, forse forse non colgo bene l’analisi, anzi, a dirla tutta, non capisco il significato di sinistra.
Sono alle prime armi, quindi incapace di analizzare questo voto.
Noi non andiamo a votare, per noi è come andare allo stadio, infatti leggo anche una piccola diatriba tra chi ha visto la partita alla tv e chi ha rinunciato, perché non crede nelle farse. Non lo sapevate? Elezioni e calcio, qui da noi, per qualche stranissima combinazione, vanno a letto insieme.
L’intelligenza si fa negare, rimangono i mezzi busti, i mezzi consensi, le mezze idee, le mezze prese di posizione, le mezze misure, come alternativa.
Il sentimento ha dato buca, lasciando il posto al buonsenso, alla pacatezza, alla mediazione, all’abbraccio Fraterno tra mezzi uomini, un tempo avversari da salotto.
L’ideale, il progetto, l’identità, non hanno avuto posto, navighiamo in acque torbide, a largo e soli. Soli nel nostro risentimento quotidiano, soli nella nostra abulia, soli nei nostri limiti, tanto che l’egoismo pare sia il male minore.
Ogni analisi su questa tornata elettorale è incolore, scarna e patetica, un miscuglio grottesco, una pubblica esecuzione, un autogol.
Qualcuno ha scritto che la politica non è più credibile. Qui, ci sarebbe una correzione da fare, sono i politici ad essere sempre più inaffidabili.
Manca l’uomo ovunque, esistono solo esemplari che ne raffigurano l’esistenza e lo specchio è in quei partiti e partitini, nati per abbruttire una scena già mostruosa.