Home > Marco Camenish e il I maggio.
Amiche ed amici, compagne e compagni, grazie alla vostra solidarietä posso ancora sollevare la mia voce insieme alla vostra voce forte e combattiva. Un caro saluto a voi! E permettetemi aicuni semplici pensieri per il l. Maggio.
Abbiamo il l. Maggio. Abbiamo il l. Maggio nel bei mezzo della guerra. Fintanto ehe avremo il l. Maggio, avremo la guerra. I soldi, il lavoro salariale, il lavoro come attivitä gerarchicamente divisa da tutte le altre attivitä, l^accumulo di proprietä, la proprietä privata, la divisione sociale in classi significano sfruttamento e repressione. Sfruttamento e repressione e Guerra e porterä sempre a nuove Guerre. II l. Maggio e un giorno di lotta contro lo sfruttamento e l’oppressione. Ma lo sfruttamento e l’oppressione sono il nostro pane quotidiano. Perciö dobbiamo lottare ogni giorno per l’’abolizione del danaro, del lavoro salariato, dell’accumulo di proprietä e di proprietä privata, per l’abolizione della societä di classe, contro lo sfruttamento e la repressione della vita umana e della natura. Ed appena abbiamo portato a buon fine questa lotta contro lo sfruttamento e la repressione, potremo abolire il l. Maggio. Dunque, amiche, amici, compagne e compagni, portiamo a buon fine la lotta per l’abolizione del l. Maggio! E, fino allora, ogni giorno e un l. Maggio!
Commemoriamo l’8 marzo. Commemoriamo l’’8 marzo nel bei mezzo della guerra. Finche avremo l’8 marzo avremo la guerra. La cittä, la religione, i soldi, l’accumulo di proprietä, la proprietä privata, la schiavitü e la schiavitü salariale, la societä divisa in classi, la societä di massa, il controllo industriale e tecnologico, il corrispondente modo di produzione, di consumo e di progresso significano sfruttamento ed oppressione e possono nascere ed esistere solo nel patriarcato e nel sessismo e viceversa. II patriarcato non puö esistere senza Guerra ed avrä sempre bisogno di nuova Guerra, sempre, di tutti contro tutte e contro ogni cosa. L’8 marzo e una giornata di lotta contro il patriarcato. Ma la Guerra del patriarcato contro di noi e quotidiana. Perciö dobbiamo lottare quotidianamente contro il patriarcato, ed appena avremo portato a buon fine questa nostra lotta, potremo abolire l’8 marzo. Dunque, amici ed amiche, compagni e compagne, portiamo a buon fine la lotta per l’abolizione dell’S marzo! Ma, fino allora, ogni giorno e l’8 marzo!
Abbiamo tante altre giornate di lotta e di commemorazione. Per esempio il giorno della bambina e del bambino. Ma non e, accidenti a noi, ogni giorno un giorno del bambino e della bambina, della persona disabile, dell’ambiente, un giorno del lavoro, della donna, delle lesbiche e dei gay, delle persone oppresse, degli animali maltrattati, del detenuto e della detenuta ecc? Queste giornate hanno una cosa molto forte in comune, sono sempre e solo giorni delle vittime della guerra patriarcale di classe e di distruzione del mondo, per la conquista, lo sfruttamento ed il dominio.
Perciö, portiamo a buona fine la lotta, fino all’abolizione delle cause e delle ragioni, dei profittatori e dei guerrafondai di questa guerra permanente, fino all’abolizione di questa guerra permanente, fino all7abolizione di tutti questi giorni per tutte queste vittime di questa guerra permanente! E, fino allora, ogni giorno sarä una giornata di lotta affinche noi, tutte ed ognuno ed ogni cosa, cesseremo ad essere e diventare vittime!
Marco, galera di Pfäffikon, fine aprile 2003