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Milano, le destre xenofobe a raduno Rete Antifascista: "Bisogna fermarli"
par MASSIMO PISA
Publie le martedì 3 luglio 2012 par MASSIMO PISA - Open-Publishing"Convegno pericoloso, prefetto e questore intervengano per bloccare l’appuntamento"
Il sindaco Pisapia: "Io non sono tranquillo. E la città è Medaglia d’oro della Resistenza"
Il tam tam e l’indignazione. L’orda delle destre estreme europee in arrivo a Milano e il fermento del fronte antifascista. Che bussa fino a Palazzo Marino per ottenere la pubblica manifestazione di «sconcerto e amarezza» da parte del sindaco Giuliano Pisapia. Non di più. Perché l’eventuale decisione di bloccare l’annunciato raduno «contro il mondialismo plutocratico», e solo per motivi di ordine pubblico, potrebbe essere solamente il questore. Il pomo della discordia è il convegno dell’Alleanza europea dei movimenti nazionali, organizzato all’Hotel Michelangelo da Roberto Jonghi Lavarini per venerdì e sabato.
«Crisi dell’Europa e dell’euro», il tema in cartellone. In realtà, è l’occasione per le destre xenofobe europee di contarsi e fare il punto della situazione, forti di consensi e seggi in crescita. Tant’è che sono annunciati l’ungherese Bela Kovacs di Jobbik, Bruno Gollnisch del Front National lepenista, Nick Griffin del British National Party. E ancora esponenti dell’ultradestra slovena, portoghese, belga, polacca, spagnola, svedese e ucraina, oltre a Luca Romagnoli di Fiamma Tricolore. Non annunciato, ma temuto, l’arrivo dei neonazisti greci di Alba Dorata, famigerati per i loro exploit mediatici in campagna elettorale. Porte chiuse il primo giorno, dibattito pubblico sabato mattina.
Allarme basso in questura, viste le assenze di Hammerskin, Casa Pound e Forza Nuova, ma occhi aperti se
monteranno polemiche e voglie di presidio dal fronte antagonista. Ma la voce, montata sui social network, è già sfociata in prese di posizioni ufficiali. La Rete Antifascista, che riunisce Camera del Lavoro, Arci, associazioni e comitati antifascisti di zona, sottolinea la propria «preoccupazione per la venuta in città di esponenti del peggior razzismo e antisemitismo europeo» e lancia due appelli: a prefetto, questore e partiti democratici «affinché un simile raduno, pericoloso per la convivenza civile e democratica, non abbia luogo», e al sindaco «perché manifesti la propria contrarietà, qualificando come non gradite le persone e le forze che vi vorrebbero partecipare». Critica anche l’Anpi per la «grave offesa a Milano», e nuova richiesta a Palazzo Marino di un messaggio di «pubblica indignazione».
Chiamato in causa, Giuliano Pisapia risponde: «Milano è città Medaglia d’oro della Resistenza, e già per questo non sono tranquillo di fronte a un annunciato convegno di questo tipo. C’è un problema in Europa, rappresentato da chi pensa che la crisi si possa risolvere cercando capri espiatori e aumentando le discriminazioni razziali, sessuali e religiose. Ma dalla crisi si esce rafforzando i diritti».