Home > Monti contestato dai terremotati emiliani
Dopo la sconfitta dei partiti che lo sostengono alle recenti elezioni amministrative, un altro brutto colpo per il premier Mario Monti, accolto oggi a male parole da alcuni terremotati emiliani.
Il presidente del Consiglio è arrivato verso le nove a Sant’Agostino, il centro del Ferrarese più colpito dallo sciame sismico che ha messo in ginocchio tre province negli ultimi giorni. Appena è arrivato in paese, con il suo codazzo di collaboratori e guardie del corpo, Monti è stato contestato da alcuni cittadini che lo hanno accolto gridandogli: «Vergogna, ladri, potevi stare a casa». Le più attive nella contestazione sono state alcune donne che non hanno trovato posto nella tendopoli allestita dalla protezione civile e che hanno dovuto quindi trascorrere la notte in alcune automobili, al freddo e sotto la pioggia.
Semplici cittadini, hanno spiegato, «decisi a far sentire la propria voce in un momento difficile in cui, oltre alla paura» per il terremoto si sente anche «disagio per le tante tasse, per l’Imu» e per il rischio che le spese della ricostruzione del dopo terremoto pesino sulla cittadinanza. «Poteva stare a casa - ha spiegato una signora - è venuto perchè questo è un circo mediatico. Abbiamo tanti problemi, c’è rabbia e paura. Da uno Stato ci si aspetta quello che lo Stato dovrebbe fare: fischiamo per esprimere il nostro malcontento».
Monti se lo doveva aspettare, dopo che nei giorni scorsi è trapelata la notizia che l’esecutivo ha in programma di sottrarsi al pagamento dei danni ai cittadini in caso di terremoto e che non sospenderà il pagamento dell’Imu, la famigerata tassa sugli immobili, neanche nelle zone disastrate. Un progetto che dopo le proteste trasversali suscitate sarebbe in via di sospensione. Sospensione che però non ha evitato le sacrosante contestazioni a Monti.
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